Acne: quali sono le erbe per sconfiggere questo fastidioso inestetismo



L'acne è un'infiammazione delle ghiandole pilosebacee che si manifesta principalmente con la comparsa  di papule, pustole (normalmente definite brufoli), comedoni (o punti neri), cisti superficiali suppurate (ovvero noduli duri contenenti pus) e nei casi più gravi fistolizzazioni (quando le cisti si uniscono nella profondità della cute). 

Quest'affezione della pelle, in genere, si limita alle parti grasse del viso, la cosiddetta zona T che comprende fronte, naso e mento. Inizia perlopiù quando ci si avvicina alla pubertà, può normalmente essere circoscritta all'adolescenza, ma a volte si prolunga anche oltre la trentina. 
Di solito l'acne vulgaris guarisce nel giro di pochi anni, senza lasciare cicatrici. L'acne nodulare, invece, dura molto più a lungo e spesso ha pesanti conseguenze estetiche, poiché può lasciare cicatrici sgradevoli da vedersi. 

In età adolescenziale, l'acne è normale. La causa è uno squilibrio ormonale, ovvero un'eccessiva attività delle ghiandole sebacee che vengono stimolate dall'abnorme attività ormonale: la ghiandola sebacea, in risposta agli ormoni maschili (testosterone) presenti sia negli uomini che nelle donne (in queste ultime in misura inferiore), produce un eccesso di sebo. 
Nelle ragazze è facile che l'acne compaia se il ciclo mestruale non è regolare, in tal caso occorre cercare di regolarizzare il più possibile le mestruazioni. 

Prima di scoprire quali sono i rimedi naturali che ci possono aiutare in caso di acne, cerchiamo di capire qual'è l'origine psicosomatica di questo disturbo della pelle. 

Da un punto di vista fisico, la pelle è il rivestimento esterno del corpo ed è costituita da uno strato profondo, il derma, e da uno strato superficiale, l'epidermide. Essa rappresenta la protezione del corpo, in permanente contatto con il mondo esterno. 

Sul piano emozionale, la pelle, in genere, è in rapporto con l'auto-valorizzazione nei confronti dell'esterno, ovvero il valore che ci diamo rispetto agli altri. Poiché si tratta dell'involucro del corpo, essa rappresenta l'immagine che abbiamo di noi stessi
Qualsiasi problema alla pelle è connesso con un senso di vergogna nei confronti di se stessi. L'individuo che presenta un problema alla pelle è un individuo che presta eccessiva attenzione a ciò che gli altri possono pensare di lui e ne presta troppa anche al proprio giudizio. Non si consente di essere appieno se stesso e di mostrare la propria vera natura, finendo per auto-rifiutarsi. E' una persona molto sensibile a tutto quello che accade intorno a lei, che si lascia troppo facilmente toccare dagli altri e che ha difficoltà ad accettarsi e ad amarsi per com'è. 

L'acne colpisce soprattutto il viso, questo ci dice che la persona che soffre di acne prova una tale vergogna, a tal punto da avere paura di "perdere la faccia".
Quando il problema di pelle presenta anche pus, vuol dire che la persona ha l'impressione che ci sia del marcio, tanto da provocare questo problema per mantenere le distanze. 
D'altronde, un grave problema di pelle è un ottimo mezzo per tenere lontano gli altri. La pelle, infatti, se da un lato consente di entrare in contatto con le altre persone, dall'altro lato può anche essere un mezzo per non avere nessun contatto. 
Se la persona prova vergogna per com'è, può arrivare al punto di rifiutarsi di affezionarsi ad un'altra persona e di servirsi del proprio problema alla pelle come scusa: diventa allora intoccabile e vorrebbe cambiare pelle, nel senso di cambiare completamente.

Questo problema cutaneo ci parla dunque di una persona che non si ama, che non sa amarsi e che ha scarsa autostima

L'acne pertanto non è altro che un modo che la persona trova per respingere gli altri, affinché non venga osservata troppo da vicino. 

Si tratta di un disturbo che colpisce in prevalenza gli adolescenti, proprio perché essi sono troppo esigenti con loro stessi e facilmente provano vergogna. Spesso si sforzano di essere diversi da come sono realmente, per compiacere uno dei genitori o entrambi. 

Per risolvere definitivamente questo problema, occorre comprendere cosa succede sul piano mentale nella persona che è colpita da questo inestetismo. 

Più il problema alla pelle è manifesto, più indica che il modo di pensare della persona e le credenze che ha nei confronti di se stessa la disturbano nel profondo e quindi è urgente provvedere. 
E' fondamentale che la persona si renda conto e si conceda di essere umano, che comprenda che è normale avere delle debolezze, dei limiti e delle paure, ma non per questo deve credere di non valere nulla. E' importante capire che il valore di una persona proviene da ciò che il suo cuore esprime, ovvero dalla persona speciale che è nel profondo e non da quello che avviene nel mondo fisico.

Il primo passo da compiere per risolvere questo problema è dunque capire quale è l'atteggiamento mentale che ci impedisce di essere noi stessi e di esprimere la nostra individualità autentica. 

Spesso l'adolescente crede di dover essere come il genitore del suo stesso sesso, oppure è talmente reattivo nei confronti di quel genitore che fa di tutto per essere il suo opposto. In ogni caso, sia per un motivo che per un altro, l'adolescente finisce per non essere mai se stesso. Per guarire, è necessario che egli riprenda contatto con se stesso, riconosca di essere una persona speciale ed impari ad esprimere se stesso e la sua individualità.

Se la persona che ha l'acne non è più in età adolescenziale e quindi il problema persiste, vuol dire che quella persona sta continuando a vivere le stesse ferite di quando era adolescente. E' fondamentale, in tal caso, ritornare mentalmente al periodo dell'adolescenza per verificare che cosa è accaduto, in modo tale da poter cambiare la percezione che si ha di se stessi. 

Se invece l'acne insorge in età adulta, può darsi che la persona che ne viene colpita abbia rimosso le ferite vissute durante l'adolescenza per non soffrire, soprattutto quelle che minacciavano la propria individualità. In tal caso, è importante verificare cosa è accaduto poco prima del manifestarsi dell'acne. In tal modo, si scoprirà cosa ha risvegliato ciò che si è vissuto in età adolescenziale. 

Qualunque sia l'età in cui si presenta tale disturbo, ciò che il corpo ci sta dicendo è che abbiamo bisogno di aumentare la nostra autostima e di riconoscere la bellezza che c'è in noi. 

Per ricostruire la propria immagine, consiglio di fare un semplice esercizio che consiste nell'annotare le proprie virtù, i propri pregi su un diario e ogni giorno aggiungerne uno alla lista. Può essere d'aiuto anche verificare con gli altri che percezione hanno di noi. Il nostro giudice interiore, generalmente, è più critico rispetto a quanto lo siano gli altri.

Vediamo ora quali sono le erbe che ci possono aiutare in caso di acne. 

Bardana

Un rimedio che Madre Terra ci offre per curare l'acne, così come tutti i problemi alla pelle, è la bardana. E' usata tradizionalmente come depurativo, prevalentemente in caso di irritazioni ed eruzioni cutanee, quali l'acne, i foruncoli e le dermatiti. 
La bardana può essere usata in tutti i casi in cui l'organismo deve incrementare i processi eliminativi: acne, foruncoli, eczema traggono beneficio dalla sua proprietà di stimolare i processi eliminativi dalle cellule. 
La bardana è un noto rimedio disintossicante nella medicina erboristica sia occidentale sia orientale ed è considerata la pianta per eccellenza per depurare l'organismo dalle scorie, inclusi i metalli pesanti. Di questa pianta si usano la radice, le foglie e i semi.  La radice è diuretica, diaforetica e depurativa, combatte il colesterolo nel sangue e abbassa il tasso di glicemia; le foglie sono antipruriginose, antisettiche e cicatrizzanti e possono essere usate come impacco per acne e foruncoli; i semi hanno proprietà diuretiche e depurative e sono purgativi. 
E' una pianta, dunque, che si presta ad essere usata in caso di acne sia internamente sia esternamente. 
La bardana va utilizzata con cautela perché anche piccole quantità possono scatenare inizialmente un peggioramento dei sintomi, soprattutto nel caso in cui la si stia assumendo per curare disturbi della pelle. Proprio per questo motivo, anziché usarla da sola, viene abbinata a rimedi quali il tarassaco e la cicoria, che ne bilanciano l'azione disintossicante. 

Tarassaco

La bardana viene tradizionalmente abbinata al tarassaco ( se vuoi saperne di più in merito al tarassaco, puoi leggere il mio post https://agape-ilritornoallamadreterra.blogspot.com/2021/09/tarassaco-il-potere-depurativo-del.html) per preparare una bevanda tonica e depurativa. 
Anche il tarassaco è noto per essere un potente disintossicante e depurativo del fegato (se vuoi saperne di più in merito alla depurazione del fegato, leggi il mio post a riguardo https://agape-ilritornoallamadreterra.blogspot.com/2021/10/fegato-come-depurarlo-in-modo-naturale.html).
Sia che lo si assuma come cibo, come  succo o come decotto, è efficace per disintossicare l'organismo e per depurare il fegato e i reni. Quando nel nostro organismo sono presenti troppe tossine, esse si accumulano a livello del fegato e dei reni e spesso è proprio la nostra pelle a suonare il campanello d'allarme, poiché queste tossine manifestano la loro presenza con eruzioni cutanee, acne, macchie della pelle e cellulite. 
Al tarassaco sono attribuite anche proprietà antinfiammatorieipoglicemiche, stabilizza infatti i livelli di zucchero nel sangue, e ipocolesterolemizzanti, ovvero promuove l'eliminazione biliare del colesterolo in eccesso e ne riduce l'assorbimento.
Essendo un depurativo del sangue, la radice di tarassaco è molto utile nei casi di disturbi cronici della pelle come acne, foruncoli ed eczemi, soprattutto se associata alla radice di bardana. 

Cicoria

Un'altra pianta molto utile in caso di acne è la cicoria. Di essa si usano la radice e le foglie: entrambe hanno proprietà depurative, disintossicanti, diuretiche e leggermente lassative.
Questa pianta può essere assunta come verdura fresca (si possono mettere le foglie fresche in insalata, oppure la si può lessare), in infuso o decotto per depurare il sangue, i reni e il fegato. Si possono effettuare anche dei bagni e degli impacchi per le affezioni della pelle. La radice cotta e pestata e il succo possono essere applicati sulla pelle per una maschera rinfrescante, emolliente e decongestionante. 
La radice viene utilizzata anche in decotti per problemi del fegato, spesso miscelata ad altre radici dalle proprietà simili, come quella del tarassaco e della bardana. 

Viola tricolor

Un'altra pianta molto utile in caso di acne è la viola tricolor o viola del pensiero. E' un rimedio tradizionale nei disturbi della pelle e anche dei bronchi. E' una pianta antinfiammatoria, disintossicante, depurativa, diuretica ed espettorante. Di essa si utilizzano la radice, i fiori e le foglie. La radice è purgante, i fiori e le foglie sono depurative del sangue, emollienti e tossifughe. 
Questa pianta è molto apprezzata per la sua azione depurativa in presenza di problemi alla pelle quali l'acne, l'eczema e la psoriasi. In particolare per l'acne, il mercato offre opercoli in cui la viola tricolor è associata alla bardana, al tarassaco e ad altre erbe depurative.
Oltre che attraverso gli opercoli, la viola del pensiero può essere assunta per uso interno come tintura o infuso.

Vediamo qualche esempio di cura per curare l'acne.

In caso di acne eccessiva, è molto efficace bere la tisana di bardana, tarassaco, cicoria e viola tricolor. L'importante è che contenga il 50% di bardana, poi l'altro 50% può essere composto anche da altre erbe a piacimento, purché depurative. 
Per avere risultati evidenti, si consiglia di preparare il decotto mettendo un cucchiaio di miscela nell'acqua, di farlo bollire per 10 minuti e lasciare poi in infusione per altri 10 minuti. Va bevuto per tre volte al giorno. 

Se non avete tempo di prepararvi la tisana, sappiate che sono efficaci anche gli estratti secchi, l'importante è che contengano sempre la percentuale più alta di bardana. 

In presenza di tanti brufoli, occorre somministrare anche l'estratto secco di semi di pompelmo che è un antibiotico naturale. Dato il loro potere antibatterico, antivirale e antiossidante, i semi di pompelmo sono un valido rimedio sia per migliorare l'elasticità della pelle, sia per combattere i funghi, sia contrastare l'invecchiamento precoce, l'acne e l'herpes. 
In commercio si trovano anche delle lozioni con i semi di pompelmo per lavarsi il viso. 
Un altro rimedio, ad uso esterno, è il gel di aloe pura, il quale secca ed è anche antinfiammatorio. Si può usare contemporaneamente anche la lozione di semi di pompelmo e si può prendere l'estratto secco di semi di pompelmo ad uso interno. In tal modo si agisce sia dall'interno che dall'esterno. 

Quando l'acne compare in età adulta, può essere che ci sia anche un problema ormonale. In tal caso, se ad essere colpiti sono gli uomini, si consiglia di prendere lo zinco nella misura di un misurino una volta al giorno. 
Invece, se ad esserne colpite sono le donne, occorre prendere zinco-rame e manganese-cobalto a giorni alterni (da mettere sotto la lingua). 

Quando si schiaccia un brufolo, visto che è inevitabile che lo si faccia, consiglio di mettere subito dopo dell'argilla (mescolata con dell'acqua fredda), di lasciarla seccare e poi rimuoverla. 

Spesso chi soffre di acne, fa delle maschere di argilla. Se però la pelle è molto sensibile, si consiglia di evitare di farle in quanto l'argilla fa arrossare la pelle. Come crema, conviene applicare il gel puro di aloe, magari mescolato con un po' di olio di calendula (da evitare l'olio di oliva). 

Anche lavarsi con il sapone di zolfo può aiutare. 

Quindi per riassumere: in caso di acne, per uso esterno possiamo effettuare una maschera di argilla due volte a settimana (da evitare in caso di pelle sensibile), fare delle spugnature più volte al giorno con decotto di bardana e applicare sulla pelle un leggero strato di gel puro di aloe e, se necessario, una lozione di semi di pompelmo; per uso interno si può assumere per tre volte al giorno il decotto di bardana, associato ad altre erbe depurative, oppure opercoli con estratto di bardana ed eventuali altre erbe depurative. Nei casi più gravi, si deve aggiungere anche l'estratto secco di semi di pompelmo. 

In questo post, ho cercato di spiegarvi qual'è l'origine psicosomatica dell'acne, e più in generale dei disturbi legati alla pelle, e quali sono le cure naturali per sconfiggere questo fastidioso inestetismo. 

I rimedi naturali sono nostri grandi alleati ma, se vogliamo guarire davvero, il primo passo è capire qual'è la causa alla base del disturbo e cercare di eliminarla, in modo da evitare che si ripresenti. 

Purtroppo, la società odierna ci ha insegnato a curare i sintomi con le medicine e a non preoccuparci di scoprire qual'è la causa che sta alla base del disturbo o della malattia. 

Ogni disturbo di ordine fisico ha un'origine psicosomatica: è la manifestazione, il segnale di un problema esistente sul piano emozionale e sul piano mentale inconscio. Quando il corpo ci parla per mezzo di un disturbo o di una malattia, lo fa per aiutarci a prendere coscienza di un nostro modo di pensare o di un nostro comportamento che non è benefico per noi. Spesso questo modo di pensare o questo atteggiamento è inconscio; nonostante ciò nuoce comunque al nostro essere nel suo intero. Quando il disturbo in questione si manifesta, è per dirci che è tempo di mutare quel certo modo di pensare o di abbandonare un dato comportamento o una data convinzione non benefica. Il disturbo fisico ci dice, dunque, che abbiamo raggiunto il nostro limite fisico, emozionale e mentale. 

Se ci limitiamo a far scomparire il sintomo senza soffermarci sulla causa profonda da cui ha avuto origine questa malattia, allora presto o tardi il disturbo o la malattia si ripresenteranno, magari anche in forma più grave. Solo scavando in profondità dentro di noi e portando alla luce i disagi che abbiamo a livello mentale, emozionale e spirituale, potremo davvero guarire la nostra Anima e, di conseguenza, il nostro corpo. 


 







 




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