Tarassaco: il potere depurativo del dente di leone, ottimo alleato del nostro fegato

 


Il Tarassaco, il cui nome botanico è Taraxacum officinale Weber, conosciuto anche come Dente di leone, è un ottimo depurativo per il nostro fegato. Rimedio naturale tra i più versatili, il Tarassaco può essere mangiato in insalata o impiegato come depurativo di fegato e reni. E' una delle piante predilette dagli erboristi proprio per il suo delicato effetto depurativo: la sua radice viene, infatti, consigliata per ogni tipo di intossicazione, nonché per i disturbi cronici della pelle e le infezioni recidivanti. 

Alcuni fanno risalire le origini del nome Tarassaco ai termini greci taraxis, che significa disordine, squilibrio, e akas che significa rimedio. E' un rimedio molto conosciuto dalla medicina popolare. 

Appartiene alla famiglia delle Composite., è un'erbacea perenne che trova il suo habitat ideale in ogni luogo, soprattutto nei prati, nei campi erbosi, lungo le strade e sulle rive dei corsi d'acqua. E' una pianta originaria dell'emisfero boreale, ma cresce spontanea nella maggior parte del globo, la troviamo ovunque, dal mare a oltre 1500 metri di altitudine, spesso con carattere infestante. Ha una radice lunga, carnosa, cilindrica, a fittone. Le foglie si presentano roncinate, oblunghe, con nervatura mediana, lisce, disposte in rosetta radicale dal cui centro si eleva lo scapo floreale. Da marzo a settembre, dalle radici si forma lo stelo fiorale con fiori raccolti in un capolino apicale giallo ligulato. Il capolino all'apice dello scapo è formato da un centinaio di fiorellini gialli ligulati. 
Per quanto concerne i frutti, l'infruttescenza ha l'aspetto di una palla piumosa, chiamata comunemente "soffione", ed è composta da piccoli semi dotati di un caratteristico pappo che ne facilita la dispersione per la disseminazione. Con l'aiuto del vento, i frutti si staccano, ondeggiano nell'aria per poi posarsi delicatamente a terra grazie al pappo che funge da paracadute. I bambini amano soffiare sull'infruttescenza, per loro rappresenta un gioco divertente. 
Dalle foglie e dagli steli, se tagliati, fuoriesce una linfa biancastra, un latice amaro. Occorre prestare attenzione ai bambini, in quanto si sono riscontrati casi di intossicazioni di bambini che hanno succhiato la linfa lattiginosa dai fusti floreali.

Di questa pianta si utilizzano la radice, i fiori, le foglie fresche e i boccioli. La radice viene raccolta in autunno e alla fine dell'inverno, viene lavata, tagliata e fatta essiccare. Le foglie fresche e i boccioli si raccolgono in primavera, mentre i fiori in estate. A scopo alimentare vengono usati i fiori non ancora schiusi. Le foglie sono ricche di ferro e vitamine A e C, sono ottime in insalata e favoriscono la funzionalità renale ed epatica. La radice stimola l'appetito, quindi è efficace in caso di inappetenza o in caso di anoressia.

I principali componenti di riferimento del Tarassaco sono: principi amari, vitamine, sali minerali, aminoacidi alcaloidi, tarassina e tarassosterolo, colina, inulina e levulina.

Il Tarassaco è un potente disintossicante, diuretico, digestivo, leggero lassativo, depurativo del fegato, colagogo, coleretico, antireumatico e anticolesterolo. 

La sua radice, amara ma non troppo, agisce sullo stomaco, sul fegato e sul pancreas, migliorando la secrezione dei succhi gastrici e della bile. La radice, proprio per le sue proprietà colagoghe e coleretiche, aumenta la produzione della bile e facilita il suo deflusso dal fegato all'intestino. Al Tarassaco vengono anche attribuite proprietà antinfiammatorie, ipoglicemiche, stabilizza infatti i livelli di zucchero nel sangue, nonché stimolanti l'attività pancreatica e ipocolesterolemizzanti, ovvero promuove l'eliminazione biliare del colesterolo in eccesso e ne riduce l'assorbimento grazie all'alto contenuto in fitosteroli e fibre solubili  La radice è molto indicata soprattutto per la depurazione del fegato (se vuoi saperne di più sulla depurazione del fegato, leggi il mio post https://agape-ilritornoallamadreterra.blogspot.com/2021/06/fegato-come-depurarlo-in-modo-naturale.html).

Diuretica per eccellenza, la foglia di Tarassaco agisce in particolare sui reni e sulla loro funzionalità, favorendo anche il dimagrimento. Il nome popolare di questa pianta è "piscialetto", il quale allude chiaramente alla proprietà diuretica delle foglie, dovuta in buona parte all'elevato contenuto di potassio. Della proprietà diuretica del Tarassaco sono responsabili, oltre al potassio, anche i flavonoidi che stimolano la diuresi, favorendo l'eliminazione dei liquidi in eccesso. E' consigliata pertanto la sua assunzione in caso di lievi infiammazioni del tratto urinario, come adiuvante dei disturbi urinari minori. 
Anche la radice ha proprietà diuretiche, sebbene in minor misura rispetto alle foglie. La radice esercita un effetto più spiccato sulla funzionalità epatica e in generale sulla digestione. 

Il Tarassaco è anche molto efficace per abbassare la pressione arteriosa, proprio per l'alto contenuto di potassio. In tal caso va assunto previo consulto del proprio medico.
Delicato depurativo del sangue, la radice di Tarassaco si è rivelata utile anche in molti casi di disturbi cronici della pelle come acne, foruncoli ed eczemi, soprattutto se associata a piante come la bardana e l'echinacea (se vuoi saperne di più in merito alle proprietà dell'echinacea, leggi il mio post https://agape-ilritornoallamadreterra.blogspot.com/2021/09/echinacea-un-potente-aiuto-per-le.html). Proprio per questa sua funzione depurativa, aiuta anche a combattere la ritenzione idrica. 

Tra le piante tradizionalmente utilizzate per la loro azione depurativa, il Tarassaco può essere scelto in caso di disturbi reumatici e articolari come complemento a piante più specifiche. Alcuni studi hanno già evidenziato una certa attività antinfiammatoria del Tarassaco.

Sia che lo si assuma come cibo, succo o decotto, è efficace per disintossicare l'organismo e per depurare il fegato e i reni. 
E' una pianta che fa comprendere come sia labile il confine che separa l'alimento dalla pianta officinale. Le foglie più tenere sono tipicamente utilizzate in insalata, specialmente in primavera. Sono amare e, mangiate come primo piatto a tavola, stimolano e preparano l'apparato digerente ad una buona digestione. Le rosette intere, composte dalle giovani foglie primaverili, si possono consumare crude in insalata oppure si possono lessare e cucinare come gli spinaci. Hanno un sapore amarognolo, però costituiscono un alimento davvero vitaminico e depurativo. Con le foglie è possibile anche preparare la tisana, si prepara con 5-10 grammi di foglie in infusione in acqua bollente per 10 minuti, la si può assumere da una a tre volte al giorno. I boccioli, ancora chiusi, si conservano sotto olio dopo averli scottati in acqua e aceto e si consumeranno come i capperi. I capolini floreali si possono friggere dopo averli passati nella pastella.  

In erboristeria e nei negozi specializzati si trova una grande offerta di Tarassaco in varie preparazioni: la radice essiccata per decotti; estratti secchi o liquidi e succhi di pianta fresca. Per aiutare le funzioni del fegato, il decotto della radice si deve assumere due volte al giorno. In sostituzione del decotto ci sono anche gli estratti. In caso di ipercolesterolemia è necessario protrarre l'assunzione per alcuni mesi e sarà fondamentale una corretta alimentazione. Il succo della pianta fresca è utile per schiarire le efelidi e il decotto per pulire la pelle. 
In caso di problemi digestivi, si consiglia di assumere il decotto della radice essiccata, nella dose di 3-4 grammi, fino a tre volte al giorno. In alternativa si possono assumere compresse rivestite che contengono 300 mg di estratto secco, da assumere una  o due volte al giorno. Per quanto riguarda la tintura madre, si consiglia di assumere 35 gocce dopo i pasti principali. Se i sintomi persistono oltre le due settimane, si consiglia di consultare il medico.
Se invece si vuole sfruttare l'azione diuretica di questa pianta, si consiglia di assumere la radice e le foglie in decozione o in infusione, anche associate ad altre erbe che svolgono la stessa azione. 
E' buona pratica anche effettuare la tarassacoterapia, ovvero una cura stagionale che prevede l'assunzione di Tarassaco per una decina di giorni. E' un'ottima abitudine, ad ogni cambio di stagione, per depurare l'organismo e tenerlo pulito da tossine e scorie.

Il Tarassaco normalmente è ben tollerato, però in alcuni casi può causare acidità gastrica per il contenuto in sostanze amare. Pertanto non va assunto in presenza di gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera peptica. In rari casi si sono manifestati anche fenomeni allergici, dovuti alla presenza di lattoni sesquiterpenici. Bisogna anche fare attenzione in presenza di calcoli biliari o di occlusione delle vie biliari. In tali casi, prima dell'assunzione, è necessario consultare il medico. 
Il Tarassaco non va assunto anche in caso di insufficienza renale e nel caso si stiano seguendo determinate terapie farmacologiche. 
Poiché la radice e le foglie contengono un'elevata quantità di potassio, se si stanno già assumendo integratori o supplementi dietetici del minerale, occorre fare attenzione in quanto potrebbe derivare un apporto dietetico di potassio eccessivo. Si consiglia, quindi, di evitare tale associazione soprattutto se la funzionalità renale è già compromessa. Se la funzionalità renale è buona, è difficile che si verifichi un eccesso di potassio nel sangue, tuttavia eccedere con questo minerale è comunque sempre controindicato. 
Poiché il Tarassaco ha la capacità di aumentare l'acidità gastrica, è facile che interferisca con i farmaci antinfiammatori non steroidei, aumentandone gli effetti gastrolesivi. Dunque, il mio consiglio è, prima dell'assunzione, di rivolgersi al proprio medico o comunque di consultare un erborista di fiducia.

Il Tarassaco è una pianta eccezionale, che ci aiuta a disintossicare l'organismo e a liberarci dalle tossine che accumuliamo soprattutto nel nostro fegato. Io ho preso la buona abitudine di assumere questa pianta ad ogni cambio di stagione, proprio per aiutare il mio organismo a depurarsi. Vi consiglio di provare, vi accorgerete in poco tempo dei benefici che regala. Ha un gusto un po' amarognolo, ma ricordate che le sostanze amare sono sempre quelle più efficaci per disintossicarsi. Mantenere l'organismo libero da tossine ci permette di alzare le difese immunitarie, in tal modo il nostro sistema immunitario potrà difenderci contro l'attacco di qualsiasi agente patogeno e, visto che stiamo andando verso l'inverno, vi consiglio l'assunzione di questa pianta vivamente. 
La Madre Terra ci ha fornito tutto ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene, le piante sono qui per aiutarci. Lasciamo che ci aiutino e ringraziamole sempre con amore per l'aiuto che ci danno. 

 


 




 







 

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