I chakra: cosa sono e cosa possiamo fare per mantenere puliti questi importanti centri di energia vitale
L'Universo è composto da vorticanti ruote di energia. Se osserviamo i fiori, i tronchi degli alberi, i pianeti, ci accorgiamo che tutti sono composti da piccole ruote interne, che ruotano a loro volta sulla grande ruota della Terra. Nel nucleo interno di ciascuno di noi ruotano sette centri principali di energia che vengono chiamati chakra. Ogni essere vivente, compresa la Terra, possiede dei chakra.
I sette chakra principali, nel loro insieme, sono l'espressione di una completezza che integra Mente, Corpo e Spirito.
Oggi vi parlo di questi importantissimi centri energetici perché dal loro equilibrio dipende il nostro benessere fisico, emozionale, mentale e spirituale. Dobbiamo, dunque, imparare a prendercene cura giornalmente.
Possiamo definire i chakra come centri di attività per la ricezione, l’assimilazione e la trasmissione dell’energia vitale. Ho preso questa definizione dal libro "Chakra ruote di vita" di Anodea Judith, vi consiglio di leggerlo perché è davvero completo e vi spiega in modo approfondito tutto ciò che c'è da sapere su questi importanti centri energetici.
La parola "chakra" in sanscrito, antica lingua orientale che risale al secondo millennio a.C., significa "ruota" o "vortice". I chakra sono centri di energia vitale. Ognuno dei sette chakra principali si trova vicino ad una ghiandola endocrina e favorisce il flusso dell'energia vitale lungo il corpo, garantendo il funzionamento ottimale dell'organismo.
Per capire l'importanza dei chakra occorre, prima di tutto, prendere coscienza del fatto che ogni essere umano è dotato di un corpo fisico e di diversi corpi energetici sottili, questi ultimi invisibili ad occhio nudo. Questi corpi invisibili sono come dei livelli di energia sovrapposti che, per ampiezza, superano il piano precedente e allo stesso tempo lo compenetrano.
Il primo involucro è il nostro corpo fisico, il quale può essere visto e percepito. Ogni cellula di questo corpo vibra di energia a bassa frequenza, che si manifesta nella materia fisica visibile. Lo possiamo toccare ed è composto da pelle, tessuto muscolare, ossa, organi, fluidi, fibre e cellule.
Vi sono poi sei corpi sottili: il corpo eterico o corpo vitale, il corpo astrale o corpo emozionale, il corpo mentale, il corpo spirituale o corpo causale, il corpo buddhico o corpo cosmico ed infine il corpo nirvanico.
Vediamo nello specifico ognuno di essi.
Il corpo eterico o corpo vitale è l'emanazione energetica prodotta da ogni essere vivente che circonda il suo corpo fisico, è il corpo di energia sottile più strettamente legato al corpo fisico ed è l'involucro dei chakra.
Viene definito anche doppio eterico perché è la copia esatta del corpo fisico. Ha la stessa forma del corpo fisico e delle sue componenti organiche, possiede una vera e propria anatomia energetica che corrisponde a quella fisica.
Questo corpo sottile è il guardiano del corpo fisico e ne assicura la protezione e la sopravvivenza quando la coscienza è assente. E' lui che, durante il sonno, permette al corpo fisico di rigenerarsi.
Attraverso questo campo di energia siamo costantemente in comunicazione con tutto ciò che ci circonda e trasmettiamo e riceviamo messaggi dai corpi energetici degli altri. Il corpo eterico ci permette, dunque, di comunicare con il mondo attorno a noi e con le altre persone attraverso i loro corpi di energia.
Questo corpo energetico possiede l'energia più densa ed è tramite esso che avvengono gli scambi energetici tra il corpo fisico e i corpi sottili. Dal suo spessore è possibile capire la salute e la vitalità fisica dell'individuo. Più il corpo eterico è spesso, più l'individuo è dotato di energia fisica. Quando un soggetto ha molta energia fisica, è possibile percepire sopra la sua testa un chiarissimo alone bianco.
Corpo astrale
Il corpo astrale o corpo emozionale è meno denso e ha un'energia più sottile di quella del corpo eterico. E' associato ai nostri sentimenti interiori, è la parte emotiva che ci contraddistingue. Esso permette l'espressione di istinti, passioni, emozioni, sentimenti e desideri di ogni tipo. In esso fluttuano sia le emozioni e i sentimenti più bassi (come rabbia, tristezza, collera etc) sia le emozioni e i sentimenti più elevati (come l'amore, la compassione, il coraggio, l'empatia etc). Proprio per tale motivo, il campo energetico del corpo astrale è soggetto a continui mutamenti, sia nella densità che nel colore, i quali dipendono dall'umore e dal grado evolutivo dell'individuo.
La nostra energia emozionale è creata dalle nostre esperienze, può trattarsi di esperienze profonde e traumatiche - compresi ricordi di vite precedenti, di relazioni passate e presenti - di schemi di pensiero, di credenze o ancora di convinzioni acquisite durante la crescita. Il corpo emozionale, proprio perché riflette lo stato emotivo dell'individuo, rappresenta dunque il fulcro del sentire.
Esso ci consente di spostarci sui piani astrali. Mentre il corpo eterico può spostarsi solo di qualche metro dal corpo fisico, il corpo astrale è in grado di percorrere distanze considerevoli. Questi trasferimenti del corpo astrale si chiamano comunemente viaggi astrali.
Proprio perché il corpo astrale è la sede delle emozioni umane, esso condiziona la visione e la percezione che abbiamo della realtà. Gli squilibri del corpo astrale si traducono in squilibri e malattie sul piano fisico.
Corpo mentale
Il corpo mentale è il veicolo della mente o dell'intelletto, è la sede dei pensieri, dell'immaginazione e del ragionamento. Ha un'energia più fine rispetto a quella del corpo astrale. Esso è costituito dall'unione della mente con gli organi di percezione ed è il corpo adibito alla formulazione del pensiero. E' con il corpo mentale che visualizziamo e realizziamo ogni creazione mentale.
Un corpo mentale armonico manifesta la volontà autentica del cuore, basata sull'ascolto interiore e sull'intuizione, per cui l'intuizione si fa pensiero. Quando invece i pensieri diventano ossessioni e conflitti, allora si crea un disequilibrio che può portare ad uno squilibrio o ad una malattia a livello fisico.
Il corpo mentale è più sottile del corpo astrale e possiede un'aura - detta aura mentale - che compenetra il corpo astrale, il corpo eterico e il corpo fisico. Si divide in due parti principali: il corpo mentale inferiore, che è in relazione diretta con il corpo astrale, e il corpo mentale superiore che è sotto l'influsso del corpo spirituale.
Corpo spirituale
Il corpo spirituale o corpo causale è l'essenza dello Spirito. E’ la nostra parte divina ed immortale. Si tratta di una struttura ulteriore che non può essere compresa e percepita se non attraverso una certa attività interiore.
E' la sede dell'Anima.
Legato al karma, registra tutto ciò che accade in questa vita e nelle altre. E' il corpo della Coscienza superiore. In esso ritroviamo le qualità più elevate: ispirazione, intuito, conoscenza diretta, creatività, fede.
La meditazione agisce direttamente su questo corpo.
Corpo buddhico
Il corpo buddhico o corpo cosmico è associato alla chiarezza di visione e alla consapevolezza cosmica. E' la sede della volontà, dell'amore e dell'intelligenza divina. Si manifesta solo nei santi o negli esseri umani che hanno integrato il corpo causale e scelto o accettato di reincarnarsi nuovamente per compiere una missione ben precisa. E' il piano evolutivo delle Anime che hanno integrato il corpo spirituale o ego.
Il corpo buddhico ci permette di entrare in comunicazione con le nostre Guide spirituali. Sono pochi gli esseri umani che riescono ad accedervi. E' uno stato di profonda gioia rappresentato dall'integrazione tra il Buddha, ossia la consapevolezza del Sé, e il Cristo interiore, ossia l'amore incondizionato.
Quando c'è uno squilibrio nel corpo buddhico, si verifica un ristagno di flusso energetico nelle aree corrispondenti degli strati spirituale e nirvanico e la cristallizzazione della coscienza nel giudizio.
Corpo nirvanico
Il corpo nirvanico o corpo divino è associato alla pura coscienza, alla cessione di separazione e dualità. E' in relazione con la divinità, rappresenta la massima evoluzione spirituale che si manifesta con il sentirsi immerso totalmente nell'unità con Dio. Solo gli esseri illuminati possono accedervi.
Si tratta del corpo direttamente legato al piano di Dio. Una volta raggiunto quest'ultimo piano, siamo in grado di reintegrare la Coscienza divina.
Uno squilibrio nel corpo nirvanico comporta un ristagno di flusso energetico nelle aree corrispondenti di tutti gli altri strati e la cristallizzazione della coscienza nel dualismo.
Come già detto, ci sono sette centri energetici principali che si trovano all'interno del corpo eterico e si intrecciano con il corpo fisico. Sono situati uno sopra l'altro partendo dalla base della colonna vertebrale fino ad arrivare alla sommità della testa. Ci sono poi più di 20 chakra minori, come quelli sui palmi delle mani, sulle ginocchia, sulle piante dei piedi, i chakra delle orecchie situati all'interno della testa sopra le orecchie fisiche e così via.
Quando i chakra sono sani, bilanciati e aperti, vibrano in maniera costante secondo un movimento circolare e anche le parti del corpo corrispondenti sono sane. Quando invece un chakra è bloccato, danneggiato o chiuso, l'equilibrio del centro energetico stesso è disturbato e questo ha delle conseguenze sulla salute della parte del corpo fisico corrispondente.
I nostri canali energetici sono influenzati da tutto ciò che ci succede. Essi irradiano e assorbono energia di continuo.
Ogni chakra è connesso alle questioni che attirano solitamente la nostra attenzione: i soldi, la carriera, le relazioni, i desideri, le aspirazioni, i progetti per il futuro e gli obiettivi da raggiungere. Se abbiamo pensieri basati sull'amore e sulla fede, i chakra funzionano perfettamente, la vita e l'energia scorrono senza ostacoli e ci si sente pervasi da sensazioni di beatitudine, armonia e abbondanza. Se abbiamo pensieri negativi, i chakra vengono ostruiti da un'energia densa e cupa. Quando l'energia non scorre liberamente, ci si sente apatici ed instabili.
Quando l'energia è bloccata o comunque non segue il flusso naturale, ad esempio perché sopprimiamo un sentimento o un'emozione, o soffochiamo un'azione per paura, il corpo può creare una barriera protettiva nella forma e nella struttura del nostro tessuto. Osservando la struttura fisica dei muscoli di una persona, è possibile dunque individuare le parti del corpo dove sono racchiuse le energie represse. La conseguenza non è necessariamente la malattia, tuttavia ne deriva un limite di espressione attraverso il corpo fisico che può causare disagio nelle aree correlate.
Ogni chakra riflette un aspetto della nostra crescita personale: un disturbo nel primo chakra può manifestarsi con un problema nel trovare lavoro e guadagnare; un disturbo nel secondo chakra può manifestare un problema nel relazionarsi con gli altri, nel vivere la vita con gioia e nel perseguire il proprio scopo di vita; un disturbo del plesso solare può manifestarsi con mancanza di autostima o con un atteggiamento di prevaricazione sugli altri, e così via.
Se desideriamo rimanere in ottima salute e vivere pienamente la nostra vita, è necessario che l'energia fluisca costantemente attraverso il nostro sistema. E’ utile, quindi, lavorare sui chakra proprio al fine di eliminare programmazioni vecchie, disfunzionali o negative che possono crearci blocchi.
La forma e il contenuto dei chakra sono in gran parte il risultato della ripetizione di schemi delle nostre azioni nella vita quotidiana. Oltre a tali schemi, ci sono altri fattori che intervengono: la famiglia, l'ambiente sociale, la forma del corpo fisico, la condizione in cui siamo nati e le informazioni provenienti dalle vite precedenti. Attraverso il coinvolgimento con il mondo esterno, gli schemi all'interno dei centri energetici tendono a perpetuarsi. Proprio per tale motivo, è facile rimanere bloccati nell'azione auto-perpetuante di un chakra: in pratica rimaniamo bloccati in uno schema che ci tiene ad un particolare livello di coscienza, sia che si tratti di un rapporto, di un lavoro, di un'abitudine o semplicemente di un modo di pensare.
Per eliminare i blocchi, è necessario ripulire i chakra dai vecchi schemi negativi affinché l'energia vitale possa risalire ai piani superiori.
I chakra sono associati ai sette livelli fondamentali di coscienza. Quando sperimentiamo l’apertura di un chakra, sperimentiamo anche una più profonda comprensione dello stato di coscienza associato a quel livello.
I chakra ruotano tutti ma ad una velocità differente: quelli situati nella parte inferiore del corpo ruotano più lentamente rispetto a quelli situati nella parte superiore e nel capo. I primi sono legati a questioni di tipo materiale, mentre i secondi sono legati a problematiche di tipo spirituale.
Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì il concetto di Gerarchia dei bisogni. Egli elaborò la cosiddetta Piramide di Maslow che è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari - necessari alla mera sopravvivenza dell'individuo - ai più complessi di carattere sociale. Secondo Maslow, l'individuo si realizza prendendosi prima cura dei bisogni di base e poi progressivamente dei bisogni superiori. I livelli di bisogno concepiti da Maslow sono i seguenti:
- bisogni fisiologici (respiro, fame, sete, riparo, sonno, sesso),
- bisogni di sicurezza e protezione (sicurezza fisica, di salute, morale, familiare, di lavoro, di proprietà),
- bisogni di appartenenza e affettività (affetto familiare, amicizia, intimità sessuale),
- bisogni di stima, di prestigio e di successo (autostima, autocontrollo, realizzazione, rispetto reciproco),
- bisogni di realizzazione di sé (realizzazione della propria identità e delle proprie aspettative, creatività, accettazione, assenza di pregiudizi).
Ha una tonalità di arancione. Se è in equilibrio e pulito appare con una luce arancione brillante, quando è ostruito assume una sfumatura color arancione bruciato.
E' il centro energetico che ci collega alla nostra giocosità e alla gioia di vivere. Quando ci sentiamo al sicuro, ci viene voglia di giocare, di goderci la vita, di esplorare l’ambiente, desideriamo l'avventura. Quando diventiamo troppo seri o troppo rigidi con noi stessi, limitiamo la nostra creatività, il nostro potenziale e la gioia di vivere.
Il chakra sacrale è influenzato da pensieri e sentimenti relativi: alla ricerca dei piaceri fisici (cibo, bere, sesso o emozioni forti); alle dipendenze (da alcol, droghe, cibo e altre sostanze) e al proprio corpo (esercizio fisico, qualità del sonno, peso, salute e aspetto esteriore). Quando siamo troppo preoccupati o stressati da problemi riguardanti il nostro corpo, il chakra sacrale si contrae e si ostruisce. Come conseguenza potremmo sentirci stanchi e apatici. Se invece siamo ossessionati dalla forma fisica, il chakra sacrale diventerà molto grande ma sarà comunque ostruito. Ricordo che non c'è nulla di male nel possedere un chakra di grandi dimensioni, ciò che importa è che i chakra siano tutti di eguali dimensioni e tutti purificati.
Terzo Chakra o Plesso solare (Manipura): è localizzato nel plesso solare, tra l'ombelico e lo sterno. E' associato al potere personale e all'energia metabolica. Il suo elemento è il Fuoco.
Ruota più velocemente rispetto ai primi due e il suo colore è un giallo vivace. Quando il plesso solare è pulito e in equilibrio, sembra un sole che emana raggi di un'intensa luce gialla e bianca. Quando è ostruito, il giallo diventa opaco e assume tonalità marroni.
Il terzo chakra ci connette al sé, all'immagine di sé e alle credenze che abbiamo su noi stessi. Questo centro energetico è connesso anche al potere personale e a quanto siamo in grado di riappropriarci del nostro potere personale.
Se il plesso solare non è in equilibrio, l'ego ha il sopravvento, si ha la sensazione di doversi accaparrare il potere, di dover esercitare la forza per raggiungere i propri scopi o per ottenere qualcosa che si desidera.
Il chakra del plesso solare è influenzato da pensieri e sentimenti relativi: al potere (paura o desiderio di essere potente, timore verso figure autoritarie, ossessione per la dominanza sugli altri etc) e al controllo (paura di essere controllato o di perdere il controllo, desiderio di controllare se stessi, gli altri o di avere il controllo in ogni situazione). Se abbiamo paura che gli altri cerchino di controllarci o sopraffarci, il chakra del plesso solare apparirà piccolo e di un colore giallo scuro. Se invece siamo assillati dalla conquista di potere o dal desiderio di controllare gli altri, allora il centro energetico si espanderà e assumerà un colore giallo opaco.
Se ci liberiamo da tutte le paure e dalle ossessioni che bloccano il plesso solare, esso tornerà a risplendere.
Fino al terzo chakra abbiamo a che fare con l’ambiente, con i nostri bisogni di base, con le relazioni e con il nostro sé: in pratica con tutto ciò che ha a che vedere il modo in cui funzioniamo nel qui e ora.
Il chakra del cuore è il ponte che connette il mondo tridimensionale dei tre chakra più bassi con il mondo spirituale dei tre chakra superiori.
Quarto Chakra o Chakra del cuore (Anahata): è localizzato al centro del petto ed è associato all'amore. Il suo elemento è l’Aria. E' il primo dei chakra superiori, quelli connessi alle questioni spirituali.
Il chakra del cuore ruota a velocità medio-alta ed è di colore verde smeraldo. Quando è pulito e in equilibrio, sembra uno smeraldo brillante, avvolto da un fascio luminoso di luce bianca. Se è ostruito, ha una colorazione verde scura.
A livello di questo centro energetico, siamo pronti ad interagire con altre persone. E' il chakra legato ai rapporti, alle relazioni, all'amore verso se stessi e verso gli altri. Per avere delle relazioni sincere e sane, occorre aver lavorato prima sui tre chakra inferiori. Se, quando iniziamo un rapporto intimo, abbiamo lavorato sui primi tre centri energetici, ci sentiremo sicuri, in quanto non ci porteremo dietro le problematiche legate alla famiglia, ameremo noi stessi, sapremo chi siamo e ci sentiremo bene verso noi stessi. A questo punto saremo pronti per condividere l'amore con un'altra persona. Purtroppo non succede quasi mai così.
Nel chakra del cuore impariamo dalle altre persone, in particolare dalle persone con cui viviamo e interagiamo quotidianamente. Se riusciamo a vedere le persone - che ci fanno perdere l'equilibrio, la pazienza o che ci fanno arrabbiare - come degli insegnanti, abbiamo la possibilità di imparare le nostre lezioni con amore.
Una delle virtù più importanti che si impara nel chakra del cuore è quella del perdono. Perdonare vuol dire smettere di incolpare qualcun altro della propria miseria. Bisogna assumersi la responsabilità del modo in cui ci si sente. Non possiamo impedire ad un’altra persona di essere quello che è, ma possiamo controllare il modo in cui noi reagiamo all'altra persona. Per guarire noi stessi dobbiamo diventare maestri del perdono. Possiamo guarire solo quando riusciamo a lasciare andare qualunque persona ci abbia fatto soffrire o abbia avuto un effetto negativo su di noi. Il perdono è la forma più potente di guarigione, non solo fisica ma anche guarigione di tutti gli ambiti della vita. Dobbiamo imparare a benedire gli altri, a non giudicarli anche se secondo noi hanno torto.
Il chakra del cuore è influenzato da pensieri e sentimenti connessi: alle relazioni (con i familiari, con i partner del passato o con il coniuge, con gli amici, i colleghi, gli insegnanti etc); all'amore (amore divino e del nostro Io superiore, amore romantico, amore platonico o familiare); all'attaccamento alle persone (codipendenza, dipendenza da relazioni disfunzionali o fissazione per qualcuno); al perdono di se stessi o di altri (persone vive, morte, amici o membri della famiglia etc) e alla chiarosenzienza (vale a dire alle percezioni sottili, all'intuizione o alla guida divina attraverso sensazioni fisiche o emotive).
Ogni timore legato alla possibilità di offrire e ricevere amore causa la contrazione e l'ostruzione del chakra del cuore. Le dipendenze e le ossessioni nelle relazioni provocano, invece, un ampliamento del centro energetico e il suo blocco.
Se tale chakra non è in equilibrio, la persona non potrà sperimentare la gioia profonda dell'amore vero.
Spesso l'unione e l'intimità con un'altra persona generano paure, d'altronde a tutti è capitato di rimanere delusi da una relazione sentimentale. Proprio per tale motivo tendiamo ad associare all'amore il dispiacere e la sofferenza. In tal modo, però, si finisce per alzare barriere nel chakra del cuore al fine di evitare di perdere il controllo e innamorarsi. Dobbiamo però comprendere che l'amore è la fonte del nostro potere, di tutto ciò di cui abbiamo bisogno e che desideriamo. E' la nostra essenza divina.
L'equilibrio del chakra del cuore è fondamentale anche per lo sviluppo dell'intuito, ossia della chiarosenzienza. Più il chakra del cuore è aperto e armonizzato, più le percezioni scaturiscono intense e precise.
Quinto Chakra o Chakra della gola (Vishuddha): è localizzato nella gola, è associato alla comunicazione e alla creatività. Il suo elemento è il Suono.
Esso ruota velocemente ed è di colore azzurro. Se è in equilibrio appare di un azzurro intenso, altrimenti avrà un colore più cupo.
Il quinto chakra è il centro energetico in cui ci connettiamo con le nostre Guide spirituali, con gli Esseri di luce. Questa comunicazione con gli Esseri di luce può avvenire in diversi modi, essi ci guidano in modo tale che possiamo ricevere i messaggi nel modo più adatto a noi. Occorre imparare a fare attenzione ai messaggi più sottili, in quanto le Guide si fanno sentire in modo forte solo se ci troviamo in una condizione di vita o di morte. Spesso fanno di tutto per portarci un messaggio, il problema è che noi siamo costantemente distratti da qualcosa - in quanto riceviamo continuamente stimoli inutili dal mondo esterno, ad esempio dal cellulare - e non prestiamo attenzione.
E' fondamentale ascoltare le sensazioni improvvise che abbiamo nel corpo o quando avvertiamo qualcosa di strano. Le sensazioni nel corpo durano pochissimo, in quanto subentra subito la mente razionale e poi tutta una serie di aspetti che riguardano l'ambiente che ci circonda, la famiglia, nonché le convinzioni e le credenze che ci portiamo dietro.
L'unico modo per riuscire ad ascoltare le nostre Guide è allontanarci dal caos che ci circonda, riconnetterci alla nostra parte saggia, diventare neutri e rimanere in ascolto.
Nel quinto chakra inizia la nostra comunicazione con la mente universale. A volte ci capita di dire qualcosa di talmente saggio da stupirci delle nostre stesse parole. Ciò significa che in quel momento stiamo attingendo ad un livello di saggezza superiore. In questo centro energetico, abbiamo la capacità di parlare da un livello superiore di comunicazione.
Il chakra della gola è influenzato da pensieri e sentimenti relativi: al manifestare la propria verità (a se stessi, alle persone che amiamo, ai conoscenti, ai clienti, ai colleghi, ai superiori e al pubblico in generale); al comunicare (attraverso il canto, la scrittura, le parole, le opere d'arte, la canalizzazione e l'insegnamento); al chiedere di soddisfare le proprie esigenze (agli Angeli, alle persone care, ai colleghi, ai superiori e a se stessi).
Il timore legato alla comunicazione fa contrarre il chakra della gola e spesso causa malesseri fisici in quell'area. L'ossessione per la comunicazione, invece, stimola eccessivamente il chakra della gola causandone lo squilibrio e un eccessivo ingrossamento.
Sesto Chakra o Terzo occhio (Ajna): è localizzato nel centro della fronte, tra gli occhi, è associato alla chiaroveggenza, all'intuizione e all'immaginazione. Il suo elemento è la Luce.
Si chiama terzo occhio perché ci dà la capacità di vedere o di percepire altre dimensioni, dove il tempo non è lineare. Il terzo occhio è l'occhio del nostro vero io, l'Io superiore.
Nel sesto chakra siamo distaccati da quello che è percepibile attraverso i nostri cinque sensi, vediamo dal nostro occhio interiore. Molti già vedono in questo modo, ma non ne sono consapevoli. Alcune persone vedono dei colori intorno alle altre persone, alcuni vedono i fantasmi, altri gli Angeli, altri le Fate. Dipende dalla dimensione a cui siamo collegati. Spesso abbiamo una preferenza: ad esempio a molti bambini viene facile andare nel mondo delle Fate.
Il terzo occhio registra tutto ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo nella nostra vita. Registra anche le emozioni provate da tutte le persone con cui entriamo in contatto.
Questo chakra è leggermente diverso dagli altri, perché possiede un occhio al centro. Attorno c'è un centro energetico che emette un intenso colore indaco con scintille bianche e lampi viola.
Il terzo occhio è influenzato da pensieri e sentimenti relativi: al futuro (desiderio o riluttanza di percepire chiaramente che cosa è previsto per noi); al passato (visioni di eventi dolorosi e tragici in questa vita o in una vita precedente); alle credenze sugli spiriti (il desiderio o il timore di vedere Angeli o apparizioni).
Quando il chakra del terzo occhio è pulito, percepiamo chiaramente l'occhio del nostro Io superiore che ci osserva. Se intravediamo una palpebra abbassata su di esso, significa che è chiuso. Il terzo occhio potrebbe addirittura, in alcuni casi, apparire coperto da una specie di schermo che impedisce una visione spirituale completa.
Settimo Chakra o Chakra della corona (Sahasrara): è localizzato sulla sommità del capo, è associato alla saggezza, alla comprensione e alla coscienza trascendente. Il suo elemento è il Pensiero.
Con il chakra corona ci colleghiamo a tutto ciò che è, ossia con lo Spirito. Un settimo chakra in equilibrio ci fa sentire connessi a Dio, non c’è più separazione, tutti facciamo parte dello stesso piano più grande. Se capiamo che siamo tutti Uno, è più facile accettare gli altri anche se non siamo d’accordo con loro.
In questo centro energetico, troviamo anche il contatto con le intenzioni degli Spiriti per la nostra vita, la missione per cui ci siamo incarnati, lo scopo più grande che abbiamo per la nostra incarnazione.
Questo chakra è legato alla chiarocognizione, ossia alla consapevolezza delle cose, l'abilità di capire e ricevere pensieri, informazioni e idee dalla mente divina o dall'inconscio collettivo. Chi possiede un'abilità del genere molto sviluppata è in grado di cogliere la creatività e l'inventiva di cui è ricco il mondo spirituale.
Il chakra della corona è influenzato da pensieri e sentimenti relativi: alla religione o alla spiritualità; alla guida divina (sentimenti che emergono dal ricevere indicazioni e suggerimenti dalla fonte universale); alla fiducia (la volontà o meno di ricevere informazioni o dati precisi dal mondo eterico senza sapere come ciò avvenga).
Quando il chakra della corona è pulito, risplende di un favoloso viola intenso con scintille di luce color diamante. Se invece il chakra della corona è ostruito da emozioni non guarite, pensieri tristi legati alla guida divina o esperienze negative con la religione, appare scuro come un cielo notturno.
- Per il chakra radice sono adatti il rubino, il granato, il diaspro rosso, la tormalina nera e volendo anche l'occhio di tigre;
- per il chakra sacrale consiglio la corniola e l'ematite;
- per il plesso solare ho ottenuto ottimi risultati con il quarzo citrino, l'occhio di tigre, l'avventurina gialla, il topazio giallo, l'ambra e il diaspro giallo;
- per il chakra del cuore in assoluto consiglio il quarzo rosa e lo smeraldo, ma danno ottimi risultati anche la rodocrosite, l'avventurina, la tormalina rosa e verde;
- per il chakra della gola i miei preferiti sono l'acquamarina e il turchese ma potete usare anche l'agata blu e il topazio blu;
- per il terzo occhio consiglio il lapislazzuli, l'ametista, la sodalite e lo zaffiro;
- per il chakra corona la sugilite, la labradorite, la selenite e l'ametista.
Commenti
Posta un commento