Liberiamoci dai lacci della malattia: guarigione sia!
Durante un corso che ho frequentato, una ragazza che ho conosciuto mi ha consigliato una lettura che è stata davvero illuminante. Il libro in questione si intitola: "La medicina sottosopra. E se Hamer avesse ragione? "(gli autori sono Giorgio Mambretti e Jean Séraphin). Io non credo alle coincidenze e, se mi è stato consigliato, è perché dovevo leggerlo.
Questo non è un libro che solitamente si decide di comprare spontaneamente in libreria, diciamo che è uno di quei libri che si leggono perché qualcuno ce lo mette tra le mani o ce lo consiglia in un determinato periodo della nostra vita in cui magari ci troviamo a dover risolvere qualche conflitto interiore, di cui magari non siamo neanche pienamente consapevoli.
Poiché sono convinta che, quando si acquisisce la consapevolezza che siamo venuti su questa Terra per compiere un percorso di crescita spirituale ben preciso, i nostri Spiriti Guida e i nostri Maestri Spirituali ci forniscono gli strumenti che ci possono aiutare a guarire il nostro cuore e la nostra Anima - perché non c'è guarigione fisica che non passi prima attraverso una faticosissima guarigione spirituale - ho la certezza che questo libro non è stato un caso ma l'ennesimo strumento di guarigione che le mie Guide mi hanno messo tra le mani. Inizialmente magari non si fa caso ai segni che ci danno, perché è difficile afferrarli al volo. Siamo abituati a ragionare con la nostra mente e ad ignorare il nostro intuito. Per cogliere al volo i messaggi che le Guide ci vogliono comunicare, dobbiamo allenarci costantemente a sentire quella vocina interiore che ci suggerisce sempre il percorso più corretto da seguire. All'inizio sbaglieremo sicuramente, non capiremo nulla, ci sentiremo affranti e abbandonati a noi stessi, spesso ci verrà voglia di gettare la spugna e di ritornare sulla vecchia e rassicurante strada sbagliata che ci viene indicata dalla mente. Non facciamolo, continuiamo a seguire i segnali, proviamo a decifrare i messaggi che le Guide ci inviano. Ad un certo punto, senza neanche rendercene conto, ci accorgeremo che qualcosa è cambiato in noi, perché abbiamo smesso di ascoltare la mente e stiamo seguendo quella piccola vocina interiore che con costanza e pazienza è riuscita finalmente ad avere la meglio sulla sua antagonista.
Vi ho fatto questa premessa semplicemente per dirvi che, se state leggendo questo post, non è un caso. Il vostro Io Superiore è riuscito ad avere la meglio sulla vostra mente e vi ha condotti fin qui perché l'unica cosa che desidera è che voi possiate guarire. Quindi non abbiate paura e continuate a leggere. Il risultato di questo lungo e tortuoso percorso è la libertà di essere chi siete veramente e non tutte le maschere che avete deciso di indossare per compiacere gli altri, per essere amati dagli altri o per paura di non essere accettati per quello che siete realmente. Abbiate il coraggio di svelare a voi stessi la vostra vera identità, vi assicuro che dopo vi sentirete liberi in un modo che non avete mai sperimentato. Per poter arrivare a godere d questa meravigliosa libertà, dovete prima guarire. E chi meglio di Hamer può aiutarci a farlo?
Nella prefazione di questo libro gli autori raccontano l'incontro di Hamer con una donna, la moglie del sindaco di un villaggio che si trovava nelle vicinanze della frontiera austriaca. Quando la donna incontra il dottor Hamer, esclama: "Caro dottore sono felice di incontrarla: lei mi ha salvato la vita!". Hamer in quell'occasione rimase sorpreso in quanto non la conosceva e non l'aveva mai incontrata prima. A quel punto la donna le raccontò che due anni prima si era ammalata di una grave forma di leucemia per la quale non c'era alcuna cura. La donna trascorse i primi giorni dalla notizia in uno stato di sconforto, fino a quando un abitante del villaggio le portò uno dei libri del dottor Hamer. Dopo aver letto tutto il libro, la donna capì che la leucemia è una fase di guarigione, quindi smise di prendere tutte le medicine e incominciò a ricercare dentro di sé quali erano stati i conflitti che l'avevano indotta ad ammalarsi. Risolti i conflitti, la donna guarì e non si ammalò più.
Sembra pura fantascienza ma non è così. leggendo questo libro vi renderete conto che è davvero possibile guarire a patto, però, di mettercela tutta per risolvere i propri conflitti. La maggior parte delle persone preferisce non affrontare le emozioni scomode che attraversano il cuore. Anch'io spesso, in passato, mi sono ritrovata a provare emozioni negative e conflitti a cui non avevo voglia di pensare e che quindi ho volutamente ignorato. Ho preferito lasciarli lì pensando che rimanessero bloccati in qualche punto imprecisato della mia Anima senza provocare danni. Purtroppo, però, non è così, quelle emozioni negative e quei conflitti irrisolti non rimangono per così dire "congelati" in qualche anfratto, ma si muovono intorno al cuore costruendo una corazza di tristezza e di solitudine, intorno al fegato depositando rabbia e collera, nei polmoni riducendo l' ossigeno a nostra disposizione, e così via fino a ridurci ad esseri viventi privi di amore per se stessi e per gli altri, e fino a trasformare le nostre Anime in deserti dove non vi è alcuna possibilità di incontrare un'oasi in cui abbeverarsi.
Il dottor Hamer con la sua Nuova Medicina e le sue leggi fondamentali ci ha fornito uno strumento per guarire. Non perdete quest'occasione di guarire solo per paura di affrontare i vostri demoni. Si supera tutto. Non vi voglio intortare dicendovi che è facile. Anzi tutto il contrario, è molto difficile ma vi garantisco che abbiamo tutto il supporto che ci serve per poter affrontare ogni difficoltà che incontreremo, abbiamo dentro di noi la forza per superare ogni paura e ogni tipo di conflitto che verrà alla luce. Alla fine di questo cammino, potrete incontrare il vostro vero Sé e ne rimarrete estasiati.
Concordo con gli autori di questo meraviglioso libro laddove scrivono che, affinché una nuova scoperta venga alla luce, bisogna che i tempi siano maturi, che almeno una parte dell'umanità abbia raggiunto un certo grado di evoluzione al fine di guidare gli altri sullo stesso cammino. In questo percorso tortuoso ci si deve ricordare che siamo guidati da un disegno più grande di noi, di cui non siamo a conoscenza, ma che possiamo decidere di accogliere con coraggio e con la fede nel cuore, con la convinzione che saremo sempre sostenuti dalle nostre Guide.
Il grande errore che la medicina tradizionale fa è di descrivere la malattia come qualcosa contro cui combattere perché è brutta, cattiva e pericolosa. E quindi l'unica soluzione è quella di eliminare questa orribile bestia con qualsiasi mezzo, dolce o violento che sia.
La scoperte di Hamer invece ci conducono ad un concetto di malattia del tutto nuovo: la malattia è la risposta appropriata del cervello ad un trauma esterno, e fa parte di un programma di sopravvivenza della specie. Secondo Hamer, dunque, una volta risolto il trauma, il cervello inverte l'ordine e l'individuo passa in fase di riparazione. Trovo che il contributo dato dal dottor Hamer all'umanità sia straordinario, in quanto egli, con la sua Nuova Medicina, consente a chi lo desidera di capire davvero come funziona l'essere umano, fornendogli uno strumento strepitoso per affrontare i propri conflitti e superarli, al fine di evitare che si traducano in una malattia.
Per arrivare a questo concetto di malattia, Hamer si è basato sulla propria esperienza di malato di cancro, sull'osservazione di più di ventimila casi di patologie diverse, cercando ogni volta di individuare il denominatore comune, vale a dire il trauma che era all'origine della patologia. Le cinque leggi della Nuova Medicina sono state ormai verificate da altri medici e terapeuti in Europa su migliaia di pazienti, e si sono rivelate esatte e riproducibili, dunque scientifiche.
Secondo Hamer "E' da migliaia di anni che l'umanità ha sperimentato che in definitiva tutte le malattie hanno un'origine psichica e ciò è ormai un assunto scientifico solidamente inscritto nel patrimonio della conoscenza universale; solo la medicina moderna fa di noi esseri animati, un sacco pieno di formule chimiche".
Vediamo in breve quali sono queste cinque leggi fondamentali, inscritte nel codice genetico di ogni organismo vivente. L'intento è quello di spronarvi a leggere questo libro. Leggetelo più e più volte, fino a quando i concetti chiave riportati in esso non saranno diventati parte di voi.
Prima legge - La legge ferrea del cancro "il trauma è il primo detonatore": ogni malattia è causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere. Un concetto chiave, di cui dobbiamo tenere conto se vogliamo comprendere la Nuova Medicina, è il seguente: allo scopo di continuare la specie, l'uomo ha sviluppato con il passare del tempo dei programmi biologici di sopravvivenza che sono diventati automatici e si sono inscritti nel suo cervello e nelle sue cellule. Un altro concetto fondamentale è l'esistenza di un legame imprescindibile tra mente, cervello e corpo. L'uomo è un tutt'uno composto di: emozioni, che vengono vissute da ciascuno in modo del tutto personale; cervello che è la centrale di comando per la sopravvivenza e la continuazione della specie; e corpo, il quale è l'unico campo di azione a disposizione del cervello. Fino a quando la medicina tradizionale non riconoscerà nell'uomo la coesistenza di questi tre aspetti, non riuscirà mai a capire il significato della malattia né tanto meno le sue leggi di funzionamento. Se il trauma emotivo che ci colpisce viene vissuto in maniera drammatica, se ci coglie impreparati come un fulmine a ciel sereno, se l'emozione finisce per avere il sopravvento sulla ragione, se viviamo questo trauma in completa solitudine senza lasciare che qualcuno ci possa aiutare, rimuginando continuamente su di esso, e se non riusciamo a trovare una soluzione soddisfacente, allora il cervello entrerà in azione mettendo in moto un programma biologico per la sopravvivenza dell'individuo. L'intensità del trauma emotivo subito determinerà la gravità della malattia, mentre il tipo di emozione sperimentata al verificarsi del trauma determinerà la parte del corpo che verrà colpita dalla patologia.
La malattia è dunque un simultaneo squilibrio a livello psichico, cerebrale e organico dovuto ad un trauma emotivo. Se ci rendiamo conto di ciò, abbiamo già fatto il primo passo verso la guarigione.
Seconda legge - le due fasi della malattia "niente esiste senza il suo contrario": tutte le malattie hanno due fasi, solitamente di analoga durata. La prima fase è quella di stress ed è definita simpaticotonia, in quanto entra in azione il sistema simpatico. Questa fase va dal trauma alla soluzione del problema. La seconda fase è definita vagotonia, in quanto entra in azione il sistema parasimpatico (vago). Questa fase va dalla soluzione del problema al ritorno alla normalità.
La medicina ufficiale ha suddiviso le malattie in malattie fredde e malattie calde. Nelle malattie fredde, il paziente ha la pelle fredda, le estremità fredde, è in un continuo stato di stress, non dorme e perde peso. In questo gruppo rientrano patologie come il cancro, l'angina pectoris, le neurodermatiti, le psicopatologie e così via. Nel gruppo delle malattie calde, invece, troviamo tutte le infezioni, i reumatismi, le allergie, le eruzioni cutanee e così via. In realtà questa suddivisione non è corretta, nessuna di quelle che la medicina tradizionale definisce malattia calda o fredda è una malattia, si tratta di una delle sue due fasi. Ogni malattia presenta una fase fredda, fase di simpaticotonia, ed una fase calda o di riparazione, fase di vagotonia. Prima quindi c'è la fase fredda e poi segue quella calda di riparazione, una volta superato il trauma.
Il superamento del trauma è dunque la chiave di volta per passare in fase di riparazione.
Terza legge - il sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie equivalenti. "Al di là della complessità, tutto è semplice": con il termine ontogenetico si fa riferimento alla vita embrionale dell'individuo. Hamer parla di malattie equivalenti in quanto non solo i tumori ma tutte le malattie si comportano secondo l'enunciato delle cinque leggi. Nella prima tappa dell'evoluzione, la vita appare sotto forma di cellula, un piccolo organismo molto semplice che, per continuare la specie, deve respirare, mangiare, eliminare e riprodursi. Con il passare dei secoli, questa cellula, per sopravvivere in un ambiente ostile, si associa ad altre cellule e diventa un organismo pluricellulare. Ciò che avviene nel ventre materno, in qualche modo ripercorre tutti gli stadi dell'evoluzione. A partire dal nono giorno di formazione. appaiono l'endoderma, il mesoderma e l'ectoderma, da cui si sviluppano poi i vari tessuti e gli organi. Dall'endoderma deriveranno gli organi cosiddetti arcaici, essenziali al primo stadio della vita: quelli della respirazione, della digestione, dell'eliminazione e della riproduzione. In questo stadio esiste qualcosa che diventerà il cervello. Da questa prima tappa dell'evoluzione della vita sulla terra, l'uomo moderno ha ereditato i conflitti che riguardano "il boccone": un boccone di cibo, di aria, un boccone da espellere (nutrirsi, respirare, eliminare). I conflitti consistono nel non poter afferrare il boccone, non poterlo ingurgitare, non poterlo digerire ed infine non poterlo eliminare. Nella seconda tappa dell'evoluzione, una volta risolto il problema della sopravvivenza, l'organismo pluricellulare deve continuare a perfezionarsi per difendersi dal mondo che lo circonda. Nel ventre materno, intanto, l'embrione continua a perfezionarsi, appare il mesoderma cerebellare da cui deriveranno tutte le membrane di protezione (derma, pleura, peritoneo, pericardio), i cui comandi si trovano nel cervelletto in formazione proprio in questa fase. Da questa seconda tappa dell'evoluzione, l'uomo moderno ha ereditato tutti i conflitti relativi alla paura di essere aggredito, di subire un'aggressione contro la propria integrità fisica. Fanno parte di questo stadio anche tutti i conflitti relativi al sentirsi colpiti nella propria integrità morale, attacchi che verranno vissuti sulla pelle esterna. Nella terza tappa dell'evoluzione, questo piccolo organismo dovrà sviluppare uno scheletro, dei muscoli, dei tendini, tutto ciò che gli renderà possibile il movimento, in quanto ora dovrà muoversi per esplorare l'ambiente circostante. E' il momento in cui compare il sistema osseo e il sistema muscolare. Anche il cervello del piccolo embrione comincia a svilupparsi, fa la sua comparsa il midollo cerebrale. A questa terza fase corrisponde nell'uomo lo sviluppo del senso del proprio valore, è un problema di valutazione personale, individuale. In questo stadio si presenteranno tutti i conflitti di svalutazione di sé. Nella quarta ed ultima tappa dell'evoluzione, si affinano gli organi sensoriali che permettono di entrare in comunicazione con gli altri individui. Nel piccolo embrione si perfezionano gli organi sensoriali e i condotti di collegamento: retina, epidermide, laringe, esofago, mucose del naso e della bocca, coronarie, vie biliari, sistema nervoso e nervi motori. Compare la corteccia cerebrale. Sul piano psichico, si assiste ad una proiezione di sé in un contesto più vasto e complesso. Il cervello sceglierà sempre la soluzione più immediata ed efficace per risolvere biologicamente una situazione di stress dalla quale l'individuo non sa come uscire.
Per riassumere, si può dire che al verificarsi di un evento conflittuale inatteso, senza una soluzione apparente, un conflitto che viene vissuto in solitudine, la patologia si esprime contemporaneamente a livello mentale, cerebrale ed organico. E' la prima fase, detta di simpaticotonia, che si manifesta: a livello mentale con uno stato di stress permanente; a livello cerebrale con un cortocircuito della parte del corpo determinata dal tipo di emozione subita; e a livello organico con la proliferazione cellulare (tumore) per gli organi comandati dal tronco cerebrale e dal cervelletto, oppure con la lisi (perdita di sostanza) o ancora con il blocco funzionale (paralisi) per gli organi comandati dal midollo cerebrale e dalla corteccia cerebrale.
Solo eliminando il conflitto sarà possibile passare alla seconda fase, detta di vagotonia, la riparazione vera e propria che si manifesta: a livello mentale con il ritrovamento della quiete; a livello cerebrale con la rigenerazione dei circuiti elettrici; a livello fisico con la caseificazione (processo di riduzione ad opera dei batteri) o con l'incistarsi del tumore per gli organi comandati dal tronco cerebrale e dal cervelletto, con la ricostruzione della lisi o lo sblocco funzionale per gli organi comandati dal midollo cerebrale e dalla corteccia cerebrale.
Quarta legge - il sistema ontogenetico dei microbi "operai specializzati agli ordini del cervello": contrariamente a quanto ho sempre creduto, i microbi in realtà sono gli artefici del recupero della salute, sono loro che si occupano di riparare i danni durante la fase di vagotonia. Il cervello invia l'ordine a virus, funghi e batteri. Secondo tale sistema, i microbi lavorano solo nella seconda fase della malattia, vale a dire quella di riparazione, attivandosi nel momento della risoluzione del conflitto e fino a riparazione avvenuta, dopodiché ritornano inattivi. Pertanto i microbi non sono dei nemici ma degli alleati che lavorano per noi agli ordini del nostro cervello. Se li distruggiamo, ritardiamo e rallentiamo la fase di riparazione che avviene comunque alla risoluzione del conflitto.
Non posso non scrivere due righe a proposito dei vaccini, i quali impediscono ai batteri di svolgere il loro lavoro. Teniamo presente che, senza tali batteri, alcuni importanti processi di trasformazione non possono avere luogo. Con i vaccini si crea all'interno del nostro corpo il caos, in quanto esso non è più in grado di discriminare fra ciò che è utile e ciò che è dannoso: da qui deriva che il nostro sistema immunitario viene indebolito e si originano le cosiddette malattie da immunodeficienza. Con questo non voglio dire che tutti i vaccini siano inutili e controindicati: ad esempio se ci rechiamo in paesi lontani veniamo a contatto con microbi che il nostro organismo non riconosce e a cui non si è adattato, in tal caso corriamo il rischio di contrarre malattie a volte anche mortali, quindi in tali occasioni i vaccini sono necessari.
Il messaggio che però voglio trasmettervi è che il nostro organismo è una macchina perfetta che sa come guarire, il punto fondamentale è che dobbiamo consentirgli di mettere in moto il processo di autoguarigione.
Quinta legge - La legge della Quintessenza: tutti i comportamenti dell'uomo, e quindi anche le malattie, sono determinati da programmi speciali di sopravvivenza inscritti nel cervello da sempre. La malattia è la soluzione biologica perfetta del nostro cervello, l'ultima possibilità di sopravvivenza. Ogni cellula, ogni elemento costitutivo del corpo umano, opera in armonia e per il bene del nostro organismo, in base ad una comunicazione che avviene in modo perfetto sui vari livelli. Il nostro corpo sa, poiché è inscritto nelle sue cellule, cosa è meglio per lui, e il cervello mette in atto il programma più adatto per farci sopravvivere. Per questo motivo, ogni tanto avviene un riaggiustamento che ci si ostina a chiamare malattia.
La malattia pertanto ha sempre un senso: essa è utile, necessaria, importante per l'individuo e per l'evoluzione della specie.
Mi rendo conto che quest'ultima affermazione sembra dettata da pura pazzia, è per tale motivo che vi consiglio di leggere questo libro. Scoprirete che ha tutto senso e se si inizierà a guardare la malattia con occhi diversi, a non considerarla come tale ma come un'opportunità, allora qualcosa dentro di noi potrebbe cambiare, una maggiore consapevolezza ci potrebbe condurre alla guarigione.
Con questo articolo, non sto consigliando di non recarsi dal medico se abbiamo una malattia o un problema di salute grave, o di non curarsi con le medicine se necessario. Quello che vi consiglio di fare è di provare, quando avete un piccolo disturbo, ad individuare il conflitto che c'è dietro. Se lo farete, vi accorgerete che una volta individuata e risolta la causa che è alla base di esso, il disturbo cesserà di esistere. Il mio intento è quello di farvi capire che siamo in grado di fermarci prima della malattia. Se impariamo ad osservarci e ad ascoltarci, se affrontiamo i nostri conflitti emotivi cercando di capire da dove hanno origine, se individuiamo ed eliminiamo la causa che li scatena, allora la malattia non si presenterà.
E ditemi, non sarebbe bello un mondo senza più persone afflitte dalle malattie?
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