Alimentazione Ayurvedica: alcune semplici regole per il nostro benessere



La Medicina ayurvedica è orientata al mantenimento della salute e della vitalità mediante la prevenzione e l'osservazione di uno stile di vita adeguato e di una corretta alimentazione.

L'alimentazione ayurvedica è alla base di uno stile di vita sano basato sui principi dell'antica scienza indiana dell'Ayurveda.

Vediamo cosa dice uno dei tre testi sacri principali dell’Ayurveda in merito all'alimentazione:

“Esiste una sola tipologia di cibo, quello che viene consumato. Il cibo può avere due origini, vegetale o animale. Possiede due caratteristiche principali, può essere benefico o dannoso nel tempo.
Ci sono quattro modalità di consumarlo: bevendo, masticando, morsicando e leccando. Può avere sei sapori: dolce, salato, amaro, acido, piccante e astringente.
Può avere venti qualità, ovvero: pesante da digerire, leggero da digerire, caldo, freddo, oleoso, secco, lento, veloce, stabile, mobile, morbido, duro, vischioso, non vischioso, liscio, ruvido, sottile, grosso, semisolido, liquido.
Le ulteriori suddivisioni del cibo sono innumerevoli, come innumerevoli sono le combinazioni e i metodi di preparazione”. (Charaka Samhita)

Secondo la scienza ayurvedica, la salute e il benessere passano attraverso una dieta adatta al proprio tipo di costituzione (ovvero i Dosha).

Per comprendere le regole alimentari dell'Ayurveda occorre capire il concetto dei Dosha, ovvero principi costituzionali, energie che sono il risultato della combinazione dei cinque Elementi nell'uomo, vale a dire Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra (se vuoi approfondire i cinque elementi secondo la Medicina Tradizionale Cinese, leggi il mio post a riguardo https://agape-ilritornoallamadreterra.blogspot.com/2021/11/i-cinque-elementi-nella-medicina.html). 

Secondo l'Ayurveda, ogni essere umano ha la sua combinazione unica di tre Dosha - Vata, Pitta e Kapha - che influenzano la propria costituzione e il proprio benessere. Pertanto, la prima cosa da fare è capire qual'è il nostro Dosha predominante e adattare la nostra dieta in modo da mantenerlo in equilibrio.

E' importante sapere che il Dosha Vata porta in sé le caratteristiche degli elementi Etere Aria; il Dosha Pitta porta in sé le caratteristiche dell'elemento Fuoco, mentre il Dosha Kapha porta in sé le caratteristiche degli elementi Acqua Terra. ((se vuoi scoprire come ritrovare energia e forza vitale attraverso l'Ayurveda e i Cristalli, leggi il mio post a riguardo (se vuoi scoprire come ritrovare energia e forza vitale attraverso l'Ayurveda e i Cristalli, leggi il mio post a riguardo).

Secondo l'Ayurveda, è importante scegliere per la propria dieta alimenti freschi e naturali, ed evitare quelli processati, ovvero quelli che contengono conservanti, coloranti artificiali o additivi chimici. E' importante, inoltre, scegliere sempre cibi di stagione.

Per l'alimentazione ayurvedica è necessario anche mantenere un equilibrio tra i sei sapori fondamentali che essa identifica in: dolce, acido, salato, piccante, amaro e astringente. 

Infatti secondo quest'antica scienza, gli alimenti sono classificati in base al sapore e a ciò che è percepibile attraverso i sensi. Ad ogni pasto, si dovrebbero ingerire alimenti che contengono tutti i sei sapori, combinati tra loro nella giusta proporzione.

Analizziamo insieme i sei sapori.

SAPORE DOLCE

Il gusto dolce è costituito dagli elementi Terra e Acqua. Tende pertanto ad aggravare Kapha, mentre è indicato per Vata e Pitta, ovviamente sempre se consumato nella giusta quantità. 
Il sapore dolce è quello tipico dei dolci e della frutta, di tutti gli alimenti che contengono carboidrati, quindi farinacei, riso e pasta. In dosi equilibrate, il gusto dolce ha proprietà calmanti e fornisce senso di soddisfazione. Tuttavia, poiché Terra e Acqua sono elementi freddi, porta in sé la freddezza che può inibire la digestione, soprattutto se consumato a fine pasto. 

SAPORE ACIDO

Il sapore acido è composto dagli elementi Terra e Fuoco. E' quindi sconsigliato per Pitta e Kapha, mentre tende a riequilibrare Vata. E' il sapore tipico del limone, dello yogurt, dei frutti aspri, dell'aceto e dei cibi fermentati. Con il suo calore e la sua umidità, fornisce nutrimento e stimola la circolazione e l'eliminazione dei liquidi. Inoltre, grazie alla presenza dell'elemento Fuoco, ha anche un effetto leggermente riscaldante
Per un soggetto Vata, quindi, un sapore acido a fine pasto stimola e favorisce la digestione. 

SAPORE SALATO

Il sapore salato è costituito dagli elementi Fuoco e Acqua. Tende pertanto ad aggravare Pitta e Kapha, mentre riequilibra Vata. E' riscaldante e mediamente umido, proprio perché è costituito da Fuoco e Acqua
Il gusto salato favorisce e facilita la digestione, e mantiene l'equilibro minerale. Stimola la ritenzione idrica ma non facilita l'aumento di peso. 
Occorre, però, fare attenzione perché un consumo eccessivo di questo sapore tende a ripercuotersi sui reni e può anche provocare problemi di ipertensione. 
L'utilizzo di sale contenuto nelle alghe e del sale aromatizzato è, quindi, preferibile a quello del sale semplice che si usa comunemente in cucina. 

SAPORE PICCANTE

Il sapore piccante è costituito dagli elementi Aria e Fuoco. Non è quindi indicato per Pitta, è consigliato per Kapha e più moderatamente per Vata perché comunque contiene l'elemento Aria
Il sapore piccante è quello del pepe, del peperoncino, dei ravanelli, della senape e della paprika, tutti alimenti che stimolano la digestione. 
Secondo l'Ayurveda è altamente consigliato consumare le spezie mediamente piccanti o mescolate con alimenti dal sapore dolce. 

SAPORE AMARO

Il sapore amaro è quello delle erbe e delle radici amare. Rientrano in questa categoria cibi come la cicoria, la lattuga, la catalogna, la rucola , nonché gli ortaggi a foglia scura. 
Il gusto amaro è composto dagli elementi Aria e Etere. Tende pertanto ad aggravare Vata, mentre è indicato per Pitta e Kapha. 
Può alleggerire un pasto particolarmente pesante, favorisce la digestione degli amidi e stimola l'attività del fegato, della cistifellea e del pancreas. 
Secondo la medicina ayurvedica, è consigliabile il consumo di erbe mediamente amare (come ad esempio il carciofo, la cicoria etc) piuttosto che quello di alimenti fortemente amari. 
Capta spesso che il soggetto Vata ami questo sapore, ma è meglio che lo assuma in quantità moderate  e magari mescolato con alimenti dal sapore dolce. 

SAPORE ASTRINGENTE

Il sapore astringente è composto dagli elementi Aria ed Etere. E' il sapore tipico dei frutti acerbi, delle bevande tanniniche e dei frutti di bosco, ovvero tutti alimenti che tendono a legare la bocca. 
E' un sapore che riequilibra Pitta e Kapha, mentre il soggetto Vata deve consumarlo in quantità moderate. 
Consumato con moderazione, secondo l'Ayurveda, è depurativo del sangue, cicatrizzante ed espettorante. Essendo astringente, può aggravare i disturbi all'intestino (in particolare al colon) soprattutto in un soggetto Vata, mentre è riequilibrante per Pitta e Kapha. 

Combinare in modo adeguato i sapori e le loro proprietà facilita la digestione e l'assorbimento dei cibi. 

Scopriamo quali sono altre buone abitudini alimentari da seguire secondo questa antica scienza indiana.

L'Ayurveda è un vero e proprio percorso nella consapevolezza. E' fondamentale comprendere che il cibo che consumiamo non produce solo l'effetto immediato di saziarci, ma agisce nel lungo periodo sull'equilibrio dei Dosha e quindi sullo stato di salute del nostro organismo. 

Le regole che stiamo per conoscere sono, pertanto, un invito a prestare attenzione alla modalità con cui ci alimentiamo e a diventare consapevoli delle conseguenze che ne derivano per il benessere del nostro corpo.

1. Secondo l'alimentazione ayurvedica, l'uso di erbe e spezie è vivamente consigliato per migliorare la digestione, promuovere l'equilibrio e apportare benefici alla propria salute. Ad esempio, se si desidera alleggerire un cibo pesante come i farinacei, è sufficiente aggiungere un pizzico di zenzero o di cardamomo. 

2. L'Alimentazione ayuevedica riconosce una grande importanza anche ad Agni, il fuoco digestivo: mantenere Agni sano, consumando pasti leggeri e digeribili, evita il sovraccarico del sistema digestivo. 

3. Per l'Ayurveda è fondamentale anche considerare le qualità degli alimenti, come caldo/freddo, umido/secco e pesante/leggero, al fine di bilanciare l'effetto sul corpo. E', inoltre, importante prestare attenzione al modo in cui si prepara il cibo: una cottura lenta e leggera è preferibile per preservare il valore nutrizionale degli alimenti. 

4. Altra regola importante è masticare con lentezza ogni boccone: occorre mangiare con calma. Masticare un boccone dopo l'altro è importante per una buona digestione, perché il Dosha Pitta stimola la produzione degli enzimi digestivi già nella saliva. 

5. E' bene mangiare solo quando lo stomaco è vuoto: occorre mangiare solo dopo aver digerito il pasto precedente. Ogni fase digestiva richiede l'intervento di Agni, il fuoco digestivo, pertanto è fondamentale rispettare i tempi di ogni fase della digestione. 

6.Altra regola importante è assumere cibo nella giusta quantità: secondo la tradizione ayurvedica, occorre riempire un terzo dello stomaco con cibo solido, un terzo con liquidi e lasciare un terzo libero per favorire la digestione. Si deve, dunque, mangiare in modo da sentirsi sazi ma non gonfi o appesantiti. 

7. E' bene prediligere i cibi tiepidi: l'Ayurveda consiglia di consumare cibi cotti, perché più facili da digerire, non troppo caldi né troppo freddi. Gli alimenti freddi e crudi richiedono più energia per la digestione e sono sconsigliati soprattutto per i soggetti Vata

8. Altra regola fondamentale è combinare i cibi in maniera adeguata al fine di facilitare la digestione. Alcune associazioni, come per esempio latticini e pesce, diverse proteine di origine animale, latticini e cibi acidi, risultato difficili da digerire. 

9. Occorre scegliere bevande adatte durante i pasti: l'Ayurveda consiglia di bere acqua naturale e di evitare latte, bevande fredde, nonché bevande zuccherate, E' sconsigliato inoltre assumere alcool e caffè dopo i pasti,  in quanto il primo aumenta l'acidità e il secondo inibisce la digestione. 

10. Per l'Ayurveda è importante anche l'ora in cui si mangia. Per una corretta digestione e assimilazione del cibo, la colazione è consigliata tra le 6 e le 10 del mattino, il pranzo andrebbe consumato entro le ore 14, quando il fuoco digestivo è al massimo della sua potenza, ed infine la cena dovrebbe essere consumata poco dopo le ore 18, in quanto tra le 14 e le 18 il fuoco digestivo diminuisce. 

11. Per l'Ayurveda il cibo è sacro, quindi mangiare è un'attività che deve essere svolta in un ambiente tranquillo e silenzioso, in uno stato mentale e interiore di pace e calma, in solitudine o in compagnia di persone amorevoli e piacevoli..

Il mio consiglio è di rivolgersi ad un esperto di Ayurveda per avere una dieta personalizzata in base al Dosha predominante e alle proprie esigenze. 

L'Ayurveda è una scienza davvero interessante, ricca di spunti e di informazioni utili per mantenere il nostro organismo sano e in salute. Per raggiungere questo risultato è importante nutrirsi in modo corretto. Ricordiamoci che il cibo può essere sia la fonte del nostro benessere sia la fonte dei nostri mali. 

E' dunque importante imparare ad alimentarsi secondo la propria costituzione e seguendo le regole illustrate sopra, al fine di migliorare e rinforzare la salute del nostro organismo, della nostra mente e del nostro spirito. 














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