Che cos'è la Fitoterapia: perché curarsi con le piante

 

Il termine Fitoterapia deriva dal greco phyton, pianta, e therapeia, cura, e rappresenta la prima forma di medicina utilizzata dall'uomo. In presenza di condizioni di salute più o meno gravi, gli uomini, sin dall'antichità, hanno sempre cercato rimedi provenienti dal mondo naturale, in particolare dalle piante. Nel corso del tempo, grazie al loro potere curativo, le piante medicinali hanno continuato ad occupare un posto importante nella cura delle malattie. 

L'utilizzo delle piante risale molto probabilmente all'uomo primitivo quando cominciò ad osservare il comportamento dei diversi animali: le loro abitudini, la capacità di cibarsi, l'attitudine a scegliere i cibi buoni e sani, scartando quelli velenosi o tossici e, soprattutto, la loro abilità istintiva a curarsi con erbe specifiche per la salvaguardia della salute. Un esempio è dato dai bovini e dagli ovini, allevati al pascolo brado, i quali cercano e brucano la gramigna che, malgrado sia considerata un'erba infestante epidemica dei coltivi, è utilissima a questi animali per prevenire e/o dissolvere eventuali calcoli biliari, nonché per mantenere efficiente l'attività epatica e sopperire nel contempo a certe carenze nutrizionali. Anche i cani e i gatti, se lasciati liberi nei prati, spesso si fermano a consumare foglioline tenere della stessa gramigna e di altre graminacee, al fine di aiutare la propria digestione o quando hanno necessità di rigettare cibi avariati. 

Da qui nasce la Fitoterapia. 

La Fitoterapia è tuttora molto diffusa e, tra le varie specie vegetali esistenti, sono migliaia quelle definite piante officinali, ovvero capaci di curare. 

Sono considerate piante officinali le specie botaniche dotate di proprietà terapeutiche (medicinali), organolettiche (aromatiche e profumate) e cosmetiche, oppure provviste di una o più peculiarità, ad esempio piante medicinali-aromatiche o medicinali-aromatiche-cosmetiche.

Il termine generico pianta officinale deriva da "officina farmaceutica" od "officina dei semplici" che era il laboratorio farmaceutico-spezieria del Rinascimento, dove venivano accuratamente preparati prodotti-farmaci da specie vegetali e da minerali.

Con l'avvento della chimica e dei primi farmaci di sintesi, purtroppo, la Fitoterapia è stata accantonata per essere poi riscoperta, negli ultimi decenni, sia come metodo integrativo da affiancare a quello convenzionale sia come rimedio più dolce con meno controindicazioni ed effetti collaterali.

Vediamo quali sono i motivi per cui i rimedi fitoterapici sono visti con sospetto.

I rimedi fitoterapici sono caduti in disgrazia, presso medici e scienziati, nel XIX e nel XX secolo, paradossalmente ciò è stato dovuto al fatto che si trattava di prodotti naturali. Mentre i farmaci convenzionali sono, per lo più, formati da un unico principio chimico, i rimedi erboristici possono comprenderne varie centinaia. Pertanto, per i ricercatori è davvero un compito arduo scoprire come una pianta produca certi effetti e identificare i componenti responsabili di quegli effetti. Proprio per questo motivo, è sembrato più semplice porre l'attenzione sui singoli componenti chimici che, se necessario, possono essere estratti dalle piante medicinali e purificati. 

I rimedi erboristici sono visti con sospetto anche perché sono soggetti a variazioni naturali: stagioni diverse danno raccolti leggermente diversi. Le piante medicinali devono, infatti, essere accudite scrupolosamente, raccolte nel periodo giusto e trasformate in modo appropriato, se si vogliono ottenere risultati ottimali. 

L'accusa più seria che è stata mossa ai farmaci erboristici è che sono facilmente oggetto di contraffazione. A riguardo, quello che mi sento di dire è che, quando si desidera acquistare un rimedio fitoterapico, occorre rivolgersi alle erboristerie e magari evitare acquisti su internet, a meno che non siano effettuati direttamente dai siti delle case erboristiche ufficiali.

Vediamo ora, invece, quali sono i punti di forza dei rimedi erboristici.

Noi esseri umani ci siamo evoluti insieme alle piante, usandole come cibo e come cura. I rimedi erboristici sono spesso adattabili alla struttura fisica di ciascun individuo e, in genere, funzionano con i processi fisiologici propri del corpo. Se li si usa seguendo le indicazioni prescritte, si rivelano estremamente sicuri ed efficaci. 

La ricerca medica approva numerosi rimedi erboristici chiave, di cui sono state attestate sia l'efficacia sia la sicurezza. In ogni caso anche gli altri rimedi erboristici, pur non trovando un riscontro positivo nella medicina tradizionale, vantano un uso tradizionale di lunga data a riprova della loro validità.

Un altro punto di forza è che alcuni fitoterapici possono essere assunti per lunghi periodi in basso dosaggio. Molti rimedi erboristici, se assunti per lunghi periodi, hanno un'ottima capacità di prevenire malattie o il peggioramento di sintomi esistenti. Si è constatato che molte cure con le piante medicinali sono in grado, non solo di prevenire le malattie, ma anche di tonificare l'organismo.

Non dimentichiamo poi che, in quanto prodotti naturali, sono una risorsa permanente e rinnovabile e, se crescono in modo naturale, possono avere un impatto positivo anche sull'ambiente.

Vediamo ora quali sono i casi in cui possiamo ricorrere alla Fitoterapia. 

Si può tranquillamente ricorrere alla Fitoterapia per: curare problemi acuti comuni come tosse, raffreddore, mal di testa ed eruzioni cutanee; problemi cronici come leggere depressioni, artriti, artrosi e vene varicose; nonché per prevenire l'insorgere di malattie e, in generale, migliorare lo stato di salute. 

Pur essendo naturali, i rimedi erboristici possono avere effetti collaterali, pertanto vanno usati sempre con accortezza e dietro consiglio di un erborista di fiducia. Inoltre, ci tengo a precisare che, se si sta seguendo una cura medica, non va assolutamente interrotta l’assunzione delle medicine prescritte, per iniziare una cura di erbe. Vi consiglio, in questo caso, di chiedere al medico o all'erborista di fiducia quale può essere il miglior iter da seguire.

Per quanto concerne i problemi lievi, i rimedi erboristici sono molto indicati per i problemi di salute quotidiani, sempre osservando le precauzioni standard che devono essere seguite quando ci si cura da soli o in casa. In caso di dubbio, è fondamentale consultare l'erborista di fiducia, soprattutto se si tratta di curare i bambini. 
Di solito, con i rimedi fitoterapici si verifica un miglioramento graduale e progressivo dei sintomi, ma in caso di disturbi quali mal di testa, tosse, mal di gola, flatulenza o gonfiore addominale, il sollievo può arrivare rapidamente. Si è constatato che le tisane calde e le tinture diluite sono particolarmente utili per curare i disturbi lievi. Per le affezioni più semplici, è sufficiente curarsi per alcuni giorni. Problemi cutanei come ustioni lievi, escoriazioni ed eruzioni cutanee richiedono invece un trattamento topico un po' più lungo. 

Per quanto riguarda i problemi cronici, essendo disturbi che si protraggono da mesi o persino da anni, come ad esempio l'acidità di stomaco, la Fitoterapia si è rivelata efficace ma ovviamente si tratta di cure lunghe. Una delle regole degli erboristi è di seguire un mese di cura per ogni anno in cui il problema si è presentato. Non so se questa regola sia davvero efficace, però è sicuro che seguire una cura con regolarità porta in genere risultati migliori che non affidarsi ad essa occasionalmente, ovvero  quando si acutizzano i sintomi. 
I rimedi fitoterapici sono molto utili anche per prevenire malattie o per evitare il peggioramento di sintomi già esistenti. Milioni di persone, ad esempio, con ampia approvazione della ricerca scientifica, assumono quotidianamente il ginkgo per garantire un buon flusso sanguigno al cervello e agli arti e per prevenire la demenza. La notevole azione antiossidante di questa pianta aiuta, inoltre, a prevenire infiammazioni e allergie. 

Molte persone nutrono dubbi circa la sicurezza delle piante e si chiedono se la Fitoterapia sia davvero sicura. 

In merito possiamo dire che, tranne rare eccezioni, tutti i rimedi erboristici sono sicuri per uso casalingo. I pochi che non lo sono si trovano generalmente compresi in prodotti erboristici confezionati e sono sicuri se assunti seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. 

Non sempre è facile stabilire la sicurezza e l'efficacia terapeutica di un rimedio erboristico. In generale, possiamo dire che le conoscenze in merito al funzionamento delle piante derivano da quattro diverse fonti: l'uso come alimenti o integratori; la conoscenza tradizionale del loro impiego come medicine; l'esperienza erboristica e la ricerca scientifica

Per quanto concerne l'alimentazione, rimedi come l'aglio, il limone, il timo, la salvia, la cannella e tanti altri fanno in genere parte della dieta di molte persone, pertanto sono assunti sia come alimenti sia come medicine. L'uso prolungato come alimento ne conferma la sicurezza in quanto medicina, ma non aiuta a comprenderne l'efficacia. Ci sono poi alcuni rimedi erboristici che possiedono significativi livelli di nutrienti, quindi vengono assunti come integratori alimentari, è il caso ad esempio del fucus. Tale uso deriva da studi scientifici effettuati sui componenti della pianta. 

Per quanto riguarda la conoscenza, è appurato che la solidità dei sistemi della medicina tradizionale, come anche di quella ayurvedica, di quella cinese o della medicina erboristica occidentale, si fonda sul fatto che la conoscenza e l'esperienza dei rimedi si sono formate nel corso di migliaia di anni, compiendo quello che è stato definito il più lungo test clinico in assoluto. L'impiego prolungato di un rimedio erboristico può, dunque, essere considerato un indice rilevante del fatto che tale rimedio non sia tossico e sia efficace.

Un'altra fonte di conoscenza, in merito al funzionamento delle piante, è l'esperienza. Gli erboristi esperti hanno sviluppato, infatti, una particolare sensibilità nel comprendere come meglio usare un rimedio erboristico e sono attenti ai segnali di effetti collaterali. Proprio per questa loro sensibilità, sono in grado di selezionare e prescrivere le cure più appropriate per i loro pazienti. L'esperienza collettiva degli erboristi può, quindi, fornire indicatori importanti nel definire la sicurezza e l'efficacia delle cure con i rimedi fitoterapici. 

Altra fonte di conoscenza è la ricerca scientifica. Gli studi scientifici su una pianta medicinale comprendono diversi tipi di ricerche che, se messi insieme, offrono un quadro completo. I ricercatori possono analizzare: la composizione chimica della pianta, i suoi costituenti e le sue proprietà; l'intera pianta, le parti utilizzate, gli usi e l'eventuale tossicità; la trasformazione, ovvero come estrarre e trasformare il rimedio; ed infine le prove cliniche, ovvero l'uso terapeutico dell'estratto di una pianta, compresi i livelli di dosaggio, la tossicità e le prove di efficacia. Quando si conoscono i costituenti chimici chiave, è possibile individuarne il valore come medicina e anche il livello di tossicità. I dati raccolti rappresentano la prova più evidente di quanto il fitofarmaco sia sicuro e valido. 

Gli studi scientifici delle piante medicinali hanno approfondito le conoscenze sul funzionamento dei rimedi fitoterapici e sono in grado, dunque, di fornire informazioni precise sulla loro azione terapeutica e sul loro potenziale uso curativo. 

Per fidarsi dei rimedi naturali è importante capire come agiscono le piante. 

Le convinzioni diffuse sull'azione delle piante medicinali sono molto varie: in alcune culture tradizionali, si crede che siano gli spiriti i responsabili delle proprietà di una pianta; secondo altre culture invece sono l'aspetto e la struttura che ne indicano l'uso curativo. 

Un grande esempio ci arriva dal mondo degli animali. All'origine dell'utilizzo tradizionale di molte piante medicinali c'è senza dubbio l'osservazione dell'uso che ne fanno gli animali. In tutto il mondo, gli animali, da quelli selvatici a quelli addomesticati, si cibano di piante con particolari proprietà medicinali solo quando ne hanno bisogno, anche se comunque gradiscono molto le piante con effetti generici. 

Un fattore importantissimo di cui molti erboristi, e non solo, sono diventati consapevoli è rappresentato dal fatto che le piante medicinali agiscono in parte anche su un piano energetico, avendo ognuna una vitalità specifica, riflesso forse di una qualche forza elettromagnetica. Capire la forza vitale di un rimedio offre indicazioni su cui lavorare per meglio definire il suo uso curativo, in particolare aiutando ad abbinare rimedi specifici alle necessità di ciascun paziente. 

Gli studi scientifici delle piante medicinali hanno poi completato il lavoro, approfondendo le conoscenze sul funzionamento dei rimedi fitoterapici e fornendo informazioni precise sulla loro azione terapeutica e sul loro potenziale uso curativo.

La medicina erboristica può dunque essere considerata la risorsa più importante dell'umanità per il trattamento e la cura delle malattie

Mentre nei Paesi occidentali le cure mediche si basano per lo più sulla medicina biochimica convenzionale, in altre regioni del mondo non è così. In molte parti del mondo, in particolare in Africa, quasi tutti i farmaci sono erboristici. In Cina e in India, in particolare, la medicina tradizionale è diffusa al pari di quella convenzionale e i rimedi usati sono per lo più erboristici. In Cina le persone scelgono se ricevere cure tradizionali o biochimiche: la medicina biochimica è raccomandata per malattie acute o quando è a rischio la vita; mentre quella erboristica è consigliata per malattie croniche o prolungate. Se la Medicina Tradizionale Cinese ha un valore incontrastato è anche perché ricerca e sviluppo in Cina hanno prodotto nuove intuizioni sui rimedi erboristici. I centri di Medicina Tradizionale Cinese e le erboristerie sono ormai una presenza consueta in tutto il mondo. In Cina le erbe sono la forma più diffusa di cura per i problemi di tutti i giorni, come ad esempio il disturbo allo stomaco o l'emicrania. 

Per fortuna anche nei paesi occidentali, una discreta minoranza delle medicine è erboristica e le vendite dei rimedi erboristici da banco, negli ultimi anni, sono cresciute in modo esponenziale. E' importante che l'uso dei rimedi fitoterapici si diffonda ancora di più, soprattutto quando si tratta di curare malesseri passeggeri. 

Ho voluto scrivere un articolo sulla Fitoterapia perché credo che si debba tornare a curarsi in modo naturale, per purificare il nostro corpo dalle sostanze chimiche che purtroppo si introducono assumendo continuamente farmaci. Le piante ci sono state donate proprio perché ci possono aiutare a guarire su più piani, non solo su quello fisico ma anche sul piano dell'Anima. Esse, infatti, ci aiutano non solo grazie ai principi attivi che contengono, ma anche grazie alla vibrazione energetica che ognuna di loro è in grado di trasmettere. 

Madre Terra ci offre rimedi che con le loro vibrazioni sottili sono in grado di guarirci nel profondo. A differenza della medicina convenzionale, che cura utilizzando sostanze chimiche che creano tossine nei nostri corpi e che, pur aiutando ad eliminare il sintomo in poco tempo, non permettono di risolvere la causa alla radice, la medicina naturale, che Madre Terra ci offre, ci aiuta a guarire non solo il nostro corpo ma anche la nostra Anima. 

In Natura troviamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno, basta solo fidarsi e affidarsi tenendo il cuore aperto e mostrando un'infinita gratitudine.

N.b. Se si sta seguendo una cura medica, non va assolutamente interrotta l’assunzione delle medicine prescritte, per iniziare una cura di erbe. Vi consiglio, in questo caso, di chiedere al medico o all'erborista di fiducia quale può essere il miglior iter da seguire.

In caso di malattie gravi, è fondamentale consultare il medico e seguire le cure mediche indicate. I concetti espressi in questo post sono solo a titolo informativo e non si intende in alcun modo consigliare alcuna cura medica o sostituirsi a figure mediche. 




 


Commenti