Beech: il fiore dell'armonia, della tolleranza e della capacità di discernimento

 

Oggi vi voglio parlare di Beech, uno dei 38 rimedi floreali del dott. Edward Bach, inserito da quest'ultimo nella categoria "Preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri"

E’ il fiore dell’armonia, della tolleranza e della capacità di discernimento.

Cosa diceva Edward Bach: "Per coloro che sentono il bisogno di vedere più bontà e più bellezza in tutto quanto li circonda e, sebbene molte cose appaiono sbagliate, riescono a cogliere quello che di buono c'è in esse. Questo al fine di essere più tolleranti, più comprensivi e più miti nei confronti di ogni creatura e dei modi in cui essa sta lavorando per arrivare alla sua perfezione finale".

Per capire quali sono i tratti distintivi della personalità Beech, occorre prima analizzare la segnatura della pianta. 

La Fagus sylvatica (il Faggio) è una pianta che fa parte della famiglia delle Fagacee. La si trova prevalentemente nelle zone di montagna: è diffusa sulle Alpi e sugli Appennini. Cresce sia in boschi e foreste - perlopiù in gruppo, in quella che viene definita faggeta - sia come pianta solitaria, intollerante alla convivenza con altre piante negli stessi spazi, ad eccezione dell'agrifoglio e della primula. E' un albero maestoso, raffinato, fiero, che può raggiungere i 30 metri di altezza.

E' talmente forte da riuscire a tenere lontano sia le piante rampicanti sia i parassiti, grazie alle proprietà antisettiche dell'olio di creosoto, contenuto nel legno. Ha una corteccia sottile, liscia, di colore grigio-argentea, che tende a creparsi; il fusto imponente e le radici che si estendono su un'area ampia, negli strati superficiali del terreno, emergendo all'esterno in tortuosi costoni. Per queste sue caratteristiche, il Faggio sembra comunicare un senso di sufficienza e presupponenza, come se l'albero contasse sul solo fusto colonnare per mantenersi eretto. I rami, assenti nella parte bassa del fusto, tendono verso l'alto e formano ampie volte e una chioma massiccia e rotondeggiante. 

Beech non tollera un'esposizione intensa al sole proprio per la scarsa protezione offerta dalla sottile corteccia, che il sole estivo rode negli anni. Le foglie, di forma ovale e caduche, sono di un verde intenso e lucide, con una sottile peluria sulle nervature; in autunno assumono un intenso colore che va dal giallo-arancio al rosso-bruno. Le infiorescenze sono sobrie e poco appariscenti. I fiori si aprono da aprile a maggio, solo su piante ultra trentennali. Lo stesso albero porta fiori sia maschili sia femminili, in posizioni diverse: quelli femminili maturano per primi, sono corti, tondeggianti, a forma di corona rosso-verdastra; quelli maschili sono riuniti in amenti penduli e rotondeggianti, con un lungo picciolo e sono di colore giallastro. Il Faggio produce numerosi frutti, detti faggiole, racchiusi in un guscio legnoso debolmente spinoso. Le faggiole si possono paragonare a delle piccole castagne triangolari, racchiuse a due a due in un involucro legnoso, ricoperto da aculei morbidi. 

Il Faggio, oltre ad avere un aspetto severo e spigoloso, trasmette anche forza, rigore e tenacia. 

Dopo aver descritto le caratteristiche della pianta, vediamo ora quali sono i tratti caratteriali del tipo Beech. 

Come una lama sottile e precisa, Beech colpisce inesorabile e sicuro laddove scorge un punto debole dell'altro. Proprio come la pianta, l'individuo con i tratti caratteriali di Beech si presenta austero, ben eretto, quasi con un atteggiamento appuntito, scrutatore, pronto a cogliere nell'altro ogni minima stonatura ed imprecisione, che per lui sono in genere errori intollerabili. Ha un'andatura fiera, collo allungato, una forte tensione alle spalle e ai muscoli deputati alla parola, attento e pronto a cogliere e a marcare anche il più piccolo errore altrui. La sua rigidità tensiva lo porta a provare un certo fastidio, e a volte anche dolore, alla fascia muscolare superiore del corpo, ovvero alle vertebre cervicali.

La regione cervicale è la parte più nobile e delicata della colonna vertebrale, consta di sette vertebre e il conflitto che la riguarda è quello di svalutazione intellettiva, che dà origine alla necrosi delle vertebre cervicali. L'individuo Beech non si sente adeguato dal punto di vista intellettivo e, spesso, ha subito un'ingiustizia o un'umiliazione da parte di qualcuno che, gerarchicamente, è superiore a lui. Il comportamento di questo superiore è apparso ingiusto e punitivo nei suoi confronti. Il sentirsi schiacciati dall'autorità ha determinato in lui rabbia, insoddisfazione, mancanza di libertà, ma anche intolleranza, arroganza e presunzione. In situazioni del genere, l'individuo Beech avverte una mancanza di libertà a causa della presenza, a volte costante, di una persona che gli sta sopra, quale può essere il capoufficio, ma anche il marito o la moglie, chiunque venga da lui considerato superiore dal punto di vista intellettivo. Beech sente, quindi, il bisogno di innalzarsi al di sopra di questo soggetto, proprio come fa il Faggio, che gode della libertà di esprimersi in tutta la sua bellezza e la sua grandezza. 

La persona Beech, nello stato negativo, tende quindi ad innalzarsi al di sopra degli altri, screditando l'operato altrui. 

Le osteolisi, le lisi del tessuto osseo a carico delle vertebre cervicali, sono inevitabili, così come sono inevitabili i dolori di ricostruzione ossea a conflitto risolto. Durante la fase di soluzione, il gonfiore delle prime vertebre cervicali, che stanno riparando, può compromettere i nervi. Il dolore, dato dalla compressione della base dei nervi facciali, è irradiante e può arrivare anche alla fronte, all'occhio e ai denti. Cercando di contenere il dolore, la persona tende a contrarre i muscoli del collo, il risultato è che il dolore della contrattura antalgica (cervicalgia) si somma al dolore precedente, dando origine a mal di testa, ovvero a cefalea muscolo-tensiva. La compressione, se interessa anche il nervo vago, darà luogo anche a vomito e nausea. 

Per chi è destrimane, i sintomi che vengono avvertiti nella parte destra del corpo sono in relazione a conflitti che coinvolgono il proprio padre, il partner, il fratello, la sorella o i colleghi di lavoro, vale a dire chi, a parte il padre, è alla pari. Invece, se i sintomi vengono avvertiti nella parte sinistra del corpo, i conflitti sono in relazione alla madre o ai figli. Per i mancini vale l'opposto. 

Un altro tratto distintivo della personalità Beech è il narcisismo: la persona si sente unica, speciale, non tollera alcun tipo di critica che le si rivolga, il che tradisce in realtà una mancanza di autostima. Attribuisce un valore esagerato a ciò che fa e sminuisce ciò che fanno gli altri. Il suo focus è incentrato sui difetti altrui, manca totalmente di empatia e fatica a riconoscere i  bisogni e i sentimenti altrui.

E' vanitoso e orgoglioso, e proprio questi due aspetti del suo carattere lo portano verso l'arroganza, il pregiudizio e l'intolleranza, negando la presenza in lui di qualsiasi possibilità di compassione. 

L'intolleranza è una componente basilare e frequentemente riscontrabile nella persona Beech.

La convivenza con Beech è dunque una grande prova di tolleranza, comprensione e tenacia. La persona Beech critica ogni cosa in modo dettagliato e preciso: dall'alto del suo sapere stabilisce con voce chiara e tonante come tutto deve procedere. E' molto incisivo e rigido, talmente concentrato a manifestare il suo diktat perentorio ed assoluto, da non rendersi conto di trasferire ogni sua insoddisfazione o ansia di precisione su un'ipotetica mancanza dell'altro. Cerca di imporre sempre il proprio volere e la propria autorità sugli altri. Per questo motivo, con il tempo, tende a diventare fisicamente rigido e bloccato nella coordinazione dei movimenti. 

La rigidità è causata dalla disconnessione dalla propria sensibilità profonda, spesso per il dolore provato nella vita.

L'individuo Beech può soffrire anche di disturbi gastrointestinali, di spasmi, di coliche e di dolori reumatici, soprattutto alle spalle. Questi disturbi sono causati dalla poca flessibilità, sia mentale sia fisica. 

Beech, nella sua versione negativa, non è quindi per niente in sintonia con gli altri, né riesce ad immedesimarsi con il prossimo e non tollera di ammettere che possa esserci qualcosa di diverso da ciò che pensa lui. Per lui, ciò che conta è stare distante dall'altro, non farsi coinvolgere, il che lo porta a chiudersi sempre di più. Proprio come la pianta, Beech accetta di stare solo con persone "speciali" come lui.

L'individuo Beech analizza, critica e reagisce spesso in maniera eccessiva a tutti gli stimoli esterni, che finiscono per generare irritabilità e intolleranza. Poiché non sopporta le abitudini degli altri, le cose che fanno e ciò che dicono, può arrivare ad avere stati di grande nervosismo, che spesso sfoga sull'altro, mancando completamente di autoanalisi.

In tale condizione, non è più in grado di osservare gli altri e la realtà esterna con obiettività, lucidità di giudizio o comprensione razionale.

Quando il suo grado di insoddisfazione va a toccare rancori lontani, attacca le persone in modo quasi persecutorio. La sua ostilità verso il mondo nasce da ferite e umiliazioni antiche a cui ha imparato a rispondere proiettando tutto il suo disprezzo, il suo biasimo e la sua indignazione.

A Beech viene riconosciuto un carattere spigoloso, irritabile, nervoso e ipercritico. Quando è costretto a stare a contatto con un ambiente o con delle persone con cui non desidera avere alcuna relazione, Beech diventa suscettibile e si irrita facilmente per il comportamento altrui, che giudica con severità e intransigenza. Qui possiamo vedere la segnatura del Faggio, la cui corteccia è sensibile alle radiazioni del sole, dalle quali deve costantemente proteggersi. Anche l'individuo Beech ulcera la sua corteccia, vale a dire l'epidermide, con lo scopo di proteggersi, di percepire meno intensamente il contatto irritante e fastidioso con l'altro. Può infatti soffrire di dermatiti, orticarie, eczema e irritazioni cutanee. Quando si è costretti a stare in contatto con qualcosa o qualcuno e questo non ci piace, si attivano gli stessi processi di ulcerazione e necrosi del tessuto epiteliale. Questo consente di rendere più accettabile e sopportabile il contatto, visto che si è resa meno sensibile la zona del corpo interessata.

La persona che si trova nello stato Beech negativo non è in grado di dare e ricevere energia dal mondo esterno. 

Per comprendere la trama fitta e poco accogliente in cui si è rinchiuso Beech, occorre andare oltre le apparenze e vedere quale sofferenza si nasconde nella sua anima, attraverso quello stesso raggio sottile di luce che penetra magicamente nelle faggete. Solo così sarà possibile capire in quale mondo trincerato e auto-difeso vive Beech, il quale adotta una forma, a volte, esasperata di auto-protezione, da non essere quasi più visibile né a se stesso né agli altri. 

L'assunzione del rimedio floreale Beech porta alla risoluzione di tali conflittualità, aiutando l'individuo a riconnettersi con la capacità di giudizio e lucidità di visione che gli permette di comprendere e accettare gli altri. Quest'essenza aiuta a sviluppare la tolleranza, la compassione, la comprensione e la saggezza. 

E' importante comprendere che, dietro la sua polemica continua e la sua meticolosità, a volte soffocante, si nasconde una preoccupazione distorta verso il prossimo e un bisogno di rassicurazione attraverso la correzione dello sbaglio altrui. 

Il rimedio floreale Beech è molto utile per le persone che sono costantemente critiche ed intolleranti nei riguardi dei difetti e degli sbagli altrui.

Quest'essenza trasforma l’eccessivo criticismo in comprensione, la reattività nei confronti degli altri in sensibilità, l’arroganza in amore sincero e l’orgoglio in accettazione. Si ritrova la capacità e la volontà di immedesimarsi nelle situazioni prima di giudicarle; di staccarsi dagli avvenimenti e osservarli da diversi punti di vista, individuando il lato positivo; si sperimenta la capacità di osservare senza giudicare.

Questo rimedio floreale fa emergere nell'individuo la tolleranza e la compassione. Assumendo quest'essenza la persona ritroverà un sereno contatto con le proprie emozioni, che le permetterà di cogliere il meglio in ogni situazione e trasformare la critica da deplorevole a costruttiva.

Beech può aiutare molto in questo periodo, proprio perché aiuta a prendere coscienza di quanto di buono c'è nel mondo e di quanta bellezza c'è in ciò che ci circonda. E' un fiore che sviluppa e aiuta la comprensione delle differenze tra gli esseri, aiuta a riconnettersi con la propria vera essenza, dona tolleranza e comprensione, apertura mentale verso chi è diverso e verso chi pensa in modo diverso, dona rispetto per ciò che ci circonda, nonché la capacità di percepire le qualità e le doti di ogni persona e di cogliere il buono che c'è in ogni circostanza.



 

 



 

 

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