Amazzonite e Willow: Cristalli e Fiori di Bach per uscire dal ruolo di vittima


Molte persone fanno fatica a prendere qualunque tipo di decisione, ancora meno riescono a prendere decisioni che possano in qualche modo determinare un cambiamento radicale nella loro vita. Questo spesso succede perché esse pensano di essere in balia del caso o del fato, soggetti passivi della propria vita, senza alcun potere decisionale. Queste persone vivono sentendosi vittime delle situazioni che accadono nella loro esistenza, vittime di un destino che a volte definiscono particolarmente crudele. Sono individui che tendono sempre a dare la colpa di ciò che succede, nella loro vita, agli altri o a situazioni esterne su cui pensano di non avere alcun potere.

Quando la persona è intrappolata nel ruolo della vittima, non riesce a guardarsi dentro in quanto è proiettata completamente all'esterno, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da incolpare, al fine di giustificare ai propri occhi tutto ciò che non funziona nella propria esistenza. E' come se la persona rifiutasse di prendersi la responsabilità della propria vita, accettando passivamente qualunque cosa accade, rimanendo in balia degli eventi, con la convinzione di non avere alcun potere su di essi. 
Chi vive in questo schema vittimistico non è in grado di prendere alcuna decisione, neppure quelle che potrebbero cambiare il corso della loro esistenza. 

La persona che decide di giocare il ruolo della vittima non si dà il permesso di partecipare attivamente alla propria vita, anzi si limita a subire passivamente qualunque situazione o condizione che si verifica.

Questo atteggiamento vittimistico, ovviamente, porta ad un blocco interiore e fa si che la persona veda sempre reiterarsi le stesse situazioni e le stesse dinamiche. 
Il ritrovarsi a vivere sempre le stesse esperienze è un segno evidente, che la vita ci sta dando, per farci capire che forse è arrivato il momento di cambiare strada. Purtroppo, molte persone ignorano questi segni e perseverano sempre nello stesso atteggiamento, dando la colpa di ciò che accade a qualcuno o a qualcosa di esterno a loro.

Fino a quando incolperemo qualcun altro di ciò che accade nella nostra vita, rimarremo sempre fermi allo stesso punto, senza possibilità di crescita personale e senza possibilità di migliorare la propria esistenza. 

La parola chiave è responsabilità: solo se ci assumiamo la responsabilità di fare delle scelte, di prendere delle decisioni, potremo condurre la nostra esistenza nella direzione che desideriamo e solo così potremo raggiungere gli obiettivi che desideriamo realizzare.

Oggi molte persone stanno giocando il ruolo delle vittime per giustificare a loro stesse il fatto di sentirsi completamente bloccate nella vita. Fino a quando continueremo a dare la colpa alla classe politica dominante di quello che succede, fino a quando continueremo a dare la colpa alla crisi della nostra situazione lavorativa, fino a quando continueremo a dare la colpa al partner se la nostra relazione non funziona, fino a quando continueremo a dire che siamo sfortunati e ci capitano tutte a noi, non cambierà mai nulla e non riusciremo a fare un passo in avanti nell'evoluzione. 

Assumerci la responsabilità di chi siamo, di che cosa vogliamo, considerarci padroni della nostra vita, affermare il nostro potere personale, fare delle scelte, assumendoci anche il rischio di sbagliare, mettere in discussione le nostre decisioni e prenderne di nuove, è l'unica strada percorribile per poter fare della nostra vita un capolavoro. Solo così potremo davvero costruirci una vita libera e felice. 

Madre Natura ci offre due aiuti per guidarci fuori da questo schema ricorrente, con tutta la grazia e l'amore di cui è capace, e lo fa con un cristallo e un fiore che servono proprio a liberarci della parte vittimistica che c'è dentro di noi: l'Amazzonite, un meraviglioso cristallo di colore azzurro, Willow che rientra tra le 38 essenze di Bach. 

E' chiaro che, affinché un cambiamento possa davvero realizzarsi, è importante che ci impegniamo a correggerci ogni volta che ricadiamo nello schema della vittima. I cristalli e i fiori di Bach ci aiutano a trasformarci, ma noi dobbiamo essere parte attiva del processo di trasformazione. 

Vediamo ora quali sono le proprietà sottili ed energetiche dell'Amazzonite.

L'Amazzonite è un cristallo che lavora sia sul chakra del cuore sia sul chakra della gola. Questa pietra ci permette, attraverso il passaggio dal cuore, di esprimere anche la nostra visione del mondo in modo diverso da come siamo stati abituati a fare fino ad ora. 
E' la pietra della chiarezza e della trasformazione, in quanto aiuta ad analizzare con chiarezza i propri atteggiamenti e i propri comportamenti per poi poterli trasformare. E' una pietra di trasformazione perché eleva la frequenza vibrazionale delle emozioni. Favorisce una maggiore conoscenza di se stessi e una maggiore determinazione, stimola il coraggio e l'autocontrollo, aiuta ad aumentare la determinazione e la perseveranza. 
L'Amazzonite stimola il ragionamento e la capacità di prendere decisioni, liberando dall'idea di essere vittima di un destino crudele ed immodificabile. Oltre a stimolare la capacità di prendere decisioni, dona piena forza ed entusiasmo nel fare le scelte importanti: è quindi un valido aiuto nelle situazioni difficili.
Questa pietra aiuta, inoltre, a filtrare le informazioni che arrivano dall'esterno e a processarle con l'intuito e la saggezza interiore. 
E' una pietra che favorisce e facilita anche i rapporti interpersonali, in quanto migliora le capacità espressive, incoraggiando a parlare lasciandosi guidare dal Sé superiore ed esprimendo la propria verità interiore. Aumenta la sicurezza nelle proprie capacità, aiutando ad acquisire maggiore fiducia e sicurezza in se stessi. Infonde speranza, aiuta a risolvere i propri problemi, spingendo la persona ad utilizzare sia l'intuito sia la ragione. 
L'Amazzonite è un cristallo estremamente gentile, ci aiuta a sciogliere la tristezza e il dolore, trasmette gioia e sollievo, favorisce l'espressione creativa (emisfero destro), chiarisce la nostra visione della vita e ci aiuta a capire quali sono i nostri veri obiettivi e i nostri veri sogni, aiutandoci a fare le scelte giuste per realizzarli.
Questa pietra aiuta anche a ritrovare il proprio equilibrio quando si è esauriti psichicamente e ad aumentare la forza fisica e psichica; favorisce inoltre l'allineamento del corpo eterico, del corpo mentale e di tutti i chakra, aiutando a ritrovare non solo il proprio equilibrio ma anche la propria individualità. 
E' tra le pietre quella che più conferisce forza di volontà per uscire dalle situazioni di stress, dalla depressione e dai vizi. 

Vediamo ora quali sono le caratteristiche di Willow e perché è così utile per riuscire ad uscire dallo schema della vittima. 

Willow, il cui nome botanico è Salix vitellina (Salice), è il fiore dell'accettazione del proprio destino, della possibilità di essere flessibili nei confronti delle contrarietà della vita. 

Cosa diceva Bach a proposito di questo fiore: "Per coloro che hanno sofferto a causa delle avversità e della cattiva sorte e non riescono a farsene una ragione, si lamentano o sono risentiti perché giudicano il valore della vita in base al successo. Sentono di non aver meritato una prova così grande, lo trovano ingiusto e ne sono amareggiati".

La persona che vive stabilmente nello stato negativo di Willow ha una visione della vita non completa, non vede quella parte di missione terrena sostenuta dal "dono della responsabilità". Per lui, la vita e le possibilità che questa offre sono eventi già decisi dal destino, che lo escludono da ogni possibile scelta: pertanto, Willow nello stato negativo si considera vittima di "un destino infame".
Le frasi abituali che utilizza sono: "'è tutta colpa della malattia...", oppure "se non fosse stato per il licenziamento...", oppure "è facile parlare per te che....", o ancora "succedono tutte a me...".
Questo atteggiamento porta ad uno stato di amarezza velenosa, che non trova conforto nelle parole degli altri che - a suo dire - la fanno facile perché a loro la vita sorride. 
Ogni volta che l'interlocutore di un soggetto Willow cercherà di offrire soluzioni ai suoi problemi o motivi per essere ottimisti, Willow troverà un'obiezione che ne smonterà l'efficacia, fino a sfiancare e sfiduciare l'interlocutore stesso che finirà per sentirsi anche lui un fallito. In questo caso, il gioco avrà prodotto per Willow un sadico tornaconto "hai visto che non è facile come dicevi tu?"

Willow è consigliato per coloro che hanno una vita interiore molto sviluppata e che, nei momenti di disarmonia, vedono tutto nero e provano rancore per il mondo intero e per la vita che, dal loro punto di vista, li ha trattati male. E' quindi indicato per tutti coloro che vivono reiterando continuamente lo schema della vittima. Tali persone si chiedono spesso cosa abbiamo fatto per meritarsi un simile destino, paragonano la propria sfortuna alla buona sorte altrui e hanno la sensazione che la vita sia ingiusta nei loro confronti. Rimuginando continuamente su loro stessi, finiscono per autocommiserarsi e lamentarsi e, quando le cose vanno male, non riescono a coglierne il lato positivo, né a dimenticare o a perdonare. 
Quando le avversità lo colpiscono, Willow si chiude in se stesso, si inasprisce, diventa litigioso e assume l'atteggiamento di chi non fa altro che dire "povero me", "succedono tutte a me". Il soggetto Willow si sente continuamente trattato male e ritiene gli altri responsabili della propria infelicità, si compiange, non riesce ad essere allegro perché, secondo lui, non c'è nulla per cui rallegrarsi. Di ogni cosa vede solo il lato negativo, dimenticando che esiste anche quello positivo. 
Willow si può sentire a tal punto amareggiato da perdere interesse per le cose dalle quali un tempo traeva piacere. 

Nel rapporto di coppia, Willow spesso si mette con persone con le quali crea un rapporto che si regge tutto sulla donazione da parte dell'altro, in totale assenza di un paritario dare-avere, fino a quando, però, i partners compiacenti, generosi, autolesionisti si scompensano e scompaiono e lui non capisce, ancora una volta, come ciò sia potuto accadere. "Cosa ho fatto di male per meritarmi di essere abbandonato?": questo è ciò che si chiederà o penserà Willow.

Altra caratteristica di Willow, nella sua accezione negativa, è quella di appellarsi ad un avvenimento del passato: una malattia, un atteggiamento dei genitori, eventi che hanno scatenato il suo grande problema e così via. Questo rappresenta per lui una questione irrisolvibile, come se fosse ormai tardi per riprendere in mano la propria vita. 

Altro atteggiamento che manifesta con amarezza è la gelosia per la felicità altrui, che lo porta a nutrire insidiosi risentimenti.

Questi atteggiamenti rendono Willow una persona difficile da amare perché prende ma non dà, anzi spesso denigra anche ciò che riceve e la sua amarezza diventa un atteggiamento emotivo "da copione", che si autoalimenta e genera ulteriore solitudine. 

Quelli di Willow sono gli stati d'animo sperimentati dal dottor Bach quando venne a contatto con le energie sottili della pianta: la tristezza, l'insoddisfazione, l'amarezza e la convinzione che non ci potesse essere niente di positivo nel futuro. 
Non bisogna però dimenticare che, dopo la morte, c'è sempre la rinascita. Spesso, le possibilità di rinascita non si vedono e, per questo, si rimane intrappolati nella melma, lamentandosi per ogni cosa e attribuendo la colpa agli altri. Si continua a rimuginare sulle ferite del passato, lamentandosi per ogni cosa. 

Il tipo Willow può essere definito un soggetto di tipo gastrico, costantemente alle prese con i bocconi amari che la vita gli ha riservato e che gli capitano in maniera inaspettata, confermando così la sua mala sorte. 

Il rimedio floreale Willow aiuta tali persone a risollevarsi dall'autocommiserazione, spingendole ad adottare un atteggiamento più ottimista e a riacquistare maggiore positività nei confronti della vita. 

Quest'essenza ci aiuta ad acquisire la consapevolezza di poterci assumere la responsabilità delle nostre azioni e dei nostri stati d'animo: "non è ciò che viviamo che fa il nostro destino, ma come lo viviamo".

Quante volte abbiamo attribuito ad altri la responsabilità di ciò che accade, quante volte abbiamo detto che è colpa del sistema corrotto se le cose vanno in un determinato modo, che è colpa della crisi se non riusciamo a vivere dignitosamente e ad avere ciò che ci serve per vivere bene, che è colpa dei nostri genitori se non abbiamo realizzato il nostro sogno nel cassetto, che è colpa del partner se siamo infelici e così via. Fino a quando rimarremo imprigionati nel ruolo della vittima, fino a quando non ci assumeremo la responsabilità delle nostre scelte e delle nostre decisioni, fino a quando delegheremo ad altri il compito di scegliere e decidere al nostro posto, come se fossimo dei bambini piccoli non autosufficienti, non saremo mai in grado di cambiare la nostra vita e non saremo mai in grado di realizzare i nostri sogni. Solo noi sappiamo cosa desideriamo davvero, nessun altro può decidere per noi. Lasciando ad altri le scelte che spetterebbero a noi, ci condanniamo a vivere secondo le convinzioni e le aspettative altrui, sentendoci vittime di un destino crudele e condannandoci all'infelicità. Solo se comprendiamo che non ci sono né vittime né carnefici, potremo diventare i veri e unici protagonisti della nostra vita.

E' fondamentale abbandonare il ruolo di vittima se vogliamo che la nostra vita sia un capolavoro. Se vogliamo essere felici, dobbiamo prenderci la responsabilità di ciò che accade nella nostra esistenza e diventare soggetti attivi che sanno fare delle scelte e sanno prendere delle decisioni, pur correndo il rischio di sbagliare. 
Il responsabile di ciò che accade nella nostra vita non è mai da ricercare fuori di noi, ma sempre dentro di noi. Le risposte sono sempre dentro, il fuori è il risultato di ciò che noi proiettiamo all'esterno. Il mondo esterno riflette il nostro mondo interiore. 
Se capiamo questo e abbandoniamo ogni barlume di vittimismo, la nostra vita si trasformerà. 
Madre Natura ci offre ben due rimedi: un cristallo l'Amazzonite, che già solo per il suo meraviglioso colore azzurro ci aiuta ad aprire il nostro cuore alla vita, e Willow, un rimedio floreale in grado di farci uscire dall'autocommiserazione e di farci vivere la vita con un atteggiamento più positivo e ottimista. 


 


 




 

 

 


 




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