Calendula: conosciamo le sue proprietà
La Calendula è originaria dell'Egitto. Si rinviene allo stato selvatico nell'Italia Meridionale, in collina, nei prati e nei campi. La varietà con fiori grandi e colorati è coltivata anche nei giardini e utilizzata come pianta ornamentale.
I principali componenti della Calendula sono: caroteni, olio essenziale, flavonoidi, mucillagini, resine, calenduline, saponina, acido oleanolico, gomma, acido salicilico e vitamina C.
Le parti utilizzate sono i capolini, le sommità fiorite e le foglie. I fiori vengono raccolti nel periodo che va dalla primavera all'autunno, a seconda della varietà. Per non diminuirne le proprietà, devono essere essiccati rapidamente, all'ombra e in un ambiente areato. Più è rapida l'essiccazione, più si eviterà la perdita di importanti sostanze terapeutiche. Una volta essiccati, vanno conservati in vasetti ermetici di vetro o di porcellana e devono essere tenuti al buio, lontano da fonti di calore. Le foglie più tenere e i fiori possono essere consumati crudi in insalata. Le foglie possono essere aggiunte anche nelle minestre, a cui conferiscono un sapore amarognolo. I boccioli floreali, messi precedentemente sottaceto, sostituiscono i capperi e si usano per colorare zuppe e risotti al posto dello zafferano.
Vediamo quali sono le proprietà terapeutiche della Calendula.
La Calendula ha proprietà emmenagoghe, antinfiammatorie, decongestionanti, spasmolitiche, lenitive, idratanti, antisettiche, cicatrizzanti, espettoranti e leggermente diuretiche. E' coleretica, depurativa e aiuta la sudorazione.
Per le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, la pianta viene largamente impiegata per il trattamento delle infiammazioni del cavo orofaringeo e per favorire la guarigione di ferite e bruciature. L'attività antinfiammatoria è dovuta alla presenza dei triterpeni contenuti nella pianta. L'attività cicatrizzante è, invece, esercitata dall'estratto di Calendula che favorisce la formazione di tessuto di granulazione e l'incremento della produzione di collagene e fibrina.
La pianta ha anche proprietà coleretiche e antispasmodiche a livello del tubo digerente, nonché proprietà antivirali, antibatteriche e ipolipidemizzanti. Quest'ultima proprietà è dovuta ai saponosidi contenuti nella Calendula, che hanno dimostrato di essere in grado di ridurre sia i livelli elevati di colesterolo sia quelli di trigliceridi.
La Calendula è una pianta molto usata in fitoterapia e nel campo della cosmesi naturale. Il fiore essiccato è facilmente reperibile sul mercato, il quale offre numerosi preparati sia per uso interno sia per uso esterno tra i quali: tintura madre, estratto idroalcolico, acqua distillata, polvere, oleolito, crema, unguento e gel. I fiori vengono utilizzati per realizzare un oleolito, utile per produrre creme, oli da massaggio e unguenti.
In cosmesi, l'estratto di Calendula risulta molto utile per le sue proprietà lenitive e calmanti. Viene spesso utilizzato nelle creme per curare la pelle arrossata o irritata.
Per uso interno è indicato l'infuso dei fiori da prendere due o tre volte al giorno in caso di mestruazioni irregolari o dolorose, febbre, ulcere, irritazioni cutanee e infiammazione della mucosa gastrica. L'infuso è ottimo anche come colluttorio, sicuramente preferibile ai colluttori che troviamo in commercio. Il decotto è indicato contro stati influenzali, tosse e raffreddore.
Per uso esterno è indicato il decotto dei fiori che, una volta raffreddato, è utile per lavare piaghe di ogni specie, foruncoli, ascessi, eczemi, acne, tagli, escoriazioni e varie irritazioni della pelle. L'infuso, passato sulla pelle con un batuffolo di cotone, combatte i punti neri e ha azione tonificante. Aggiunto all'acqua del bagno, decongestiona e idrata. L'oleolito e la crema sono consigliati come idratante e antirughe per il viso, mentre il gel svolge un'ottima funzione cicatrizzante. La Calendula viene usata comunemente sotto forma di crema o unguento, con azione calmante e curativa, sulla pelle ulcerata, piagata o infiammata. E' consigliata in caso di piccole ferite, fuoco di Sant'Antonio, ragadi al seno, pelle secca, eritemi solari, scottature, dermatite da pannolino e in presenza di callosità.
Il vino alla Calendula è ottimo per fare risciacqui contro il mal di denti e le nevralgie.
Una curiosità: i contadini usano i fiori per prevedere il meteo che ci sarà in giornata. Se la mattina rimangono chiusi, probabilmente durante la giornata pioverà.
La Calendula è generalmente considerata una pianta sicura, va evitato l'uso solo in caso di allergia a questa pianta o più in generale alle Asteraceae.
Quando si utilizza questa pianta a fini terapeutici, è importante utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, in quanto solo così è possibile sapere la quantità esatta di sostanze attive che si stanno assumendo. Le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di sostanze attive contenuta. In tal caso, quindi, ci si deve attenere alle indicazioni riportate sul foglietto illustrativo o direttamente sulla confezione dall'azienda produttrice.
In ogni caso, prima di assumere per fini terapeutici qualsiasi preparazione contenente Calendula, è importante rivolgersi al proprio medico.
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