I cristalli possiedono una memoria e proprio per questo motivo è possibile canalizzare al loro interno l'energia del pensiero, mediante la tecnica della visualizzazione. Per questa loro capacità di memorizzare informazioni a livello energetico, per la loro capacità di ricevere e assorbire energia e di emetterla e trasmetterla, i cristalli possono essere programmati.
Anche i nostri pensieri sono energia e in quanto tali creano forme a livello energetico. Durante la programmazione, i cristalli entrano in sintonia con le forme del pensiero e le registrano al loro interno. Proprio perché li possiamo programmare, essi possono aiutarci a materializzare i nostri scopi, ovviamente è presupposto necessario essere disposti a lavorare con essi, trattandoli con amore e cura.
Prima di essere programmati, è necessario procedere alla loro purificazione e ricarica.
In questo post vediamo dunque come purificare, ricaricare e programmare i nostri cristalli.
PURIFICAZIONE
Poiché i cristalli possiedono la duplice funzione di emanare e assorbire energia, è indispensabile procedere prima di tutto alla loro purificazione sia prima che dopo aver effettuato il trattamento con essi. Operando con un cristallo non purificato, si corre il rischio di togliere, anziché apportare, energia sia a se stessi sia ad un'altra persona (se si opera sugli altri).
I cristalli devono essere purificati quotidianamente sia se li usiamo in una seduta di Cristalloterapia, sia se li indossiamo, in quanto vengono a contatto e ci proteggono dalle vibrazioni negative che possiamo assorbire inconsapevolmente dall'ambiente o dalle persone che ci circondano.
Inoltre, quando acquistiamo delle pietre per la prima volta, è fondamentale purificarle in modo da scaricare tutte le programmazioni preesistenti. Se si usano pietre e cristalli a livello ornamentale, sarà sufficiente una pulizia periodica. Se invece si impiegano a livello terapeutico, occorre porre un po' più di attenzione nella pulizia in quanto potrebbero rimanere nel cristallo residui di energia negativa della persona alla quale sono stati applicati in precedenza.
Esiste più di un modo per procedere alla purificazione. Il metodo più consueto consiste nella pulizia delle pietre con acqua e sale. La purificazione con il sale è un metodo efficace in quanto il sale è in grado di cancellare tutte le informazioni, le energie e le programmazioni di un cristallo. Sarà sufficiente immergere le pietre in una soluzione salina per almeno ventiquattro ore. Se le pietre sono state appena acquistate, il tempo di immersione consigliato è di tre giorni. Se la persona trattata presenta gravi malattie, le pietre usate vanno poste direttamente in una bacinella contenente sale grosso e tenute per almeno una settimana in immersione. Il contatto con il sale, sia puro sia sciolto in acqua, serve a liberare le pietre da tutte le radiazioni negative: questo grazie al fatto che i cristalli del sale possiedono un'elevatissima capacità di assorbire le negatività, liberando così gli elementi circostanti da energie nocive o impure.
Per la purificazione possiamo usare il sale marino grezzo, il sale rosa dell'Himalaya o il sale nero grosso. E' importante utilizzare un recipiente in materiale naturale, come il vetro, la ceramica o il legno, e non ad esempio la plastica o il materiale metallico, in quanto questi ultimi non consentono il passaggio delle energie e, come nel caso del metallo, possono anche compromettere la forza energetica delle pietre nonché le loro proprietà terapeutiche e spirituali. Il vetro, il legno e la ceramica invece permettono di scaricare le vibrazioni nel sale. Ovviamente dopo questa operazione, il sale non deve più essere utilizzato e va eliminato.
Ci sono pietre particolarmente delicate come la calcite, la fluorite, la selenite, lo zolfo per le quali vi sconsiglio la purificazione in acqua e sale per troppo tempo poiché potrebbero sciogliersi leggermente diminuendo di volume. In tali casi è meglio usare solo il sale marino grezzo senza l'acqua. Bisogna però tenere conto che ci sono cristalli che a contatto diretto con il sale si rovinano e quindi la soluzione in questi casi potrebbe essere quella di posizionare su un piattino del sale marino grosso e porre il recipiente contenente il cristallo sopra di esso. Il sale ha, infatti, la capacità di emettere una sorta di campo di energia elettrostatica che cattura le energie pesanti e nocive.
Alcuni, tra i cristalli più usati, che non devono assolutamente essere purificati con il sale a contatto diretto, sono: l'agata blu, l'ambra, l'apatite, l'aragonite, l'azzurrite, la malachite, la calcite, il turchese, la tormalina, la caroite, la crisocolla, il crisoprasio, l'eliotropio, l'ematite, la fluorite, la giada, la selenite, la rodocrosite, l'opale, l'occhio di tigre, la kunzite, la labradorite, il lapislazzuli, la magnesite, la magnetite, la moldavite, l'occhio di falco, la pietra di luna, la pirite e lo zolfo.
Altro metodo efficace per pulire i cristalli è la purificazione con l'acqua. L'acqua deve sempre essere fredda, in quanto l'acqua calda è estremamente dannosa per i cristalli. Questo metodo di purificazione è efficace per quei cristalli che sono venuti a contatto con energie poco pesanti, oppure per quei cristalli che sono stati esposti in ambienti affollati senza contatto diretto, o ancora per scaricare le pietre a fine giornata.
Per purificare le pietre con acqua, è sufficiente lasciarle sotto il getto d'acqua un minuto o, se possibile, nella corrente di un ruscello, di un torrente, di una cascata, in quanto i cristalli amano gli elementi naturali che sono ricchi di energie superiori e vibrazioni alte. Per purificare i cristalli, ci si può anche servire dell'acqua del mare, in quanto è già di per sé ricca di sale naturale, il quale possiede altissime qualità purificanti ed energizzanti. In questo caso, le pietre vanno poste in una bacinella bianca o trasparente contenente acqua di mare ed esposte al sole. L'opale è l'unica pietra che deve essere costantemente immersa in acqua fredda demineralizzata, affinché mantenga intatta la sua struttura fisica.
Occorre fare attenzione perché, mentre i quarzi possono essere tranquillamente sciacquati per qualche minuto sotto l'acqua del rubinetto, alcune pietre invece si rovinano. Tra le pietre che non vanno assolutamente purificate con l' acqua troviamo: l'agata blu, l'ambra, l'apatite, l'aragonite, l'azzurrite, la malachite, la calcite, la celestina, l'eliotropio, l'ematite, la fluorite, la caroite, la crisocolla, la giada, la labradorite, il lapislazzuli, la magnesite, la magnetite, la moldavite, l'occhio di tigre, l'occhio di falco, la pirite, l'opale, la pietra di luna, la rodocrosite, la selenite, la tormalina, il turchese e lo zolfo.
Un altro metodo di pulizia è la purificazione con l'incenso. Gli Indiani d'America procedevano alla purificazione delle pietre sottoponendole ai fumi di alcune erbe dall'azione purificante. Le più adatte allo scopo sono: la salvia, che toglie l'energia negativa; la lavanda, che attira le energie positive; l'incenso puro e il sandalo, che sono ottimi purificatori; il cedro, anch'esso ottimo purificante ed equilibrante; la verbena, che pulisce l'atmosfera rinfrescandola; ed infine il muschio, che grazie alle sue proprietà, è utile in meditazione per sintonizzarci con le energie superiori della natura. Il procedimento è molto semplice, basta tenere la pietra in mano girandola affinché tutti i lati del cristallo siano esposti uniformemente.
La fumigazione va effettuata con erbe secche, proprio perché la sostanza in questo caso non è stata trasformata o alterata, ma si può procedere anche con bastoncini di incenso oppure oli essenziali da bruciare disciolti in acqua in un contenitore di terracotta.
L'incenso che normalmente si trova in commercio non esplica un'azione purificatrice profonda, per ottenere maggiori risultati conviene acquistare un incenso naturale.
Questo tipo di purificazione non è adatta per l'ambra, l'azzurrite, il lapislazzuli, la crisocolla, la malachite e il turchese.
Un ottimo sistema per purificare i cristalli consiste nel trattarli con il Reiki, ma ciò può essere eseguito solo da coloro che abbiano ricevuto l'attivazione al Reiki anche di primo livello. Sarà sufficiente tenerli tra le mani sia per purificarli sia per ricaricarli con l'energia vitale universale. Il Reiki può essere utilizzato anche per purificare le pietre e i cristalli al momento dell'acquisto, al fine di scaricarli da eventuali energie pesanti.
L'utilizzo del Reiki su pietre e cristalli è in grado di dare uno stimolo molto forte sia alle energie sia alla luce delle pietre. Le mani di chi pratica Reiki emanano luce e amore. Se teniamo in mano un cristallo, come canali di Reiki, le energie del cristallo vibreranno immediatamente in sintonia con le nostre. Le energie delle pietre lavorano in cooperazione con quelle del Reiki, sprigionando una forza più pura in quanto vengono automaticamente purificate e ricaricate da Reiki.
La persona che riceve una terapia combinata beneficia sia della forza guaritrice del Reiki sia della forza guaritrice delle pietre. In tal modo il processo di guarigione viene accelerato. Quando il Reiki viene utilizzato in associazione ad una pietra, l'energia della pietra stessa aumenta fortemente.
Si può utilizzare il cristallo di rocca, più specificatamente quello di tipo generatore, per potenziare la forza curativa su determinate parti del corpo che ne abbiano particolarmente bisogno. Se viene utilizzato su un cristallo di rocca, il Reiki non
accrescerà la sua energia, bensì si unirà a quella del quarzo formando un
potente connubio.
Questo tipo di purificazione è adatto a tutti i cristalli.
Infine un validissimo metodo di purificazione, nonché un'ottima alternativa al sale, è la purificazione con l'argilla verde. E' sufficiente qualche ora per raggiungere un buon livello di pulizia. Per tale trattamento è indicata l'argilla verde ventilata, che si può acquistare presso qualunque erboristeria. Ha un elevato potere assorbente, quindi è in grado di purificare i cristalli in modo efficace. Il procedimento è molto semplice: basta versare dell'argilla verde ventilata in un recipiente asciutto di vetro, adagiare il cristallo sopra. e lasciarlo riposare per qualche ora o anche per tutta la notte. Possiamo porre la pietra direttamente a contatto con l'argilla, in tal caso però dobbiamo ricordarci di girarla dopo qualche ora, poiché l'argilla tende a purificare solo il lato a contatto con essa. In alternativa possiamo metterla dentro un sacchetto di cotone, al fine di proteggerla, e immergerla totalmente nell'argilla: in tal caso non dovremo girarla.
Ci sono delle pietre che non possono essere purificate a contatto diretto con l'argilla e sono: l'agata blu, l'azzurrite, la fluorite, la calcite, la celestina, la malachite, il turchese, la rodocrosite, la tormalina e la selenite.
RICARICA
Dopo aver purificato le pietre, è necessario ricaricarle. I cristalli devono essere ricaricati: dopo che sono stati utilizzati per un trattamento cristalloterapeutico; quando ci sentiamo spossati; quando indossiamo un cristallo per molto tempo; o quando lasciamo il cristallo in un ambiente affollato. Le pietre necessitano di essere ricaricate anche nei casi in cui siano rimaste inutilizzate per molto tempo.
La mancata carica della pietra può portare alla devitalizzazione della pietra stessa, all'abbassamento della sua potenza energetica e quindi della sua capacità di guarire, fino a determinare la frattura fisica della pietra stessa.
Per ricaricare di energia i cristalli, possiamo esporli alla luce solare (energia yang, maschile, forte) o alla luce lunare (energia yin, femminile, dolce) per circa un’ora, evitando di appoggiarli su materiali che non siano legno, terra o stoffe naturali.
E' sconsigliato esporre i cristalli alla luce diretta del sole nelle ore centrali, vale a dire dalle 11 alle 16, soprattutto in estate, in quanto i raggi ultravioletti rischiano di danneggiarli, facendo perdere loro la brillantezza tipica o il colore originale. Meglio scegliere le ore del primo mattino o del tardo pomeriggio.
La luce lunare carica le pietre di energia Yin, apportando ad esse grandi benefici. Esiste una grande differenza fra una pietra vitale e una pietra spenta e i suoi effetti si possono percepire utilizzando la pietra stessa o tenendola fra le mani. Coloro che possiedono un'affinità particolare con le pietre possono sentire istintivamente se la pietra possiede una forte carica energetica. Tenendola in mano, è facile percepirne le vibrazioni.
E' importante sapere che non tutte le pietre amano la luce del sole - che può talvolta rovinarle facendole sbiadire - o la luce lunare. Tra i cristalli che non possono essere caricati sotto la luce del sole abbiamo: l'agata blu, l'ametista, il quarzo rosa, il quarzo ialino, l'ambra, l'azzurrite, il calcedonio, la calcite, la celestina, il crisoprasio, la fluorite, la kunzite, la malachite, il lapislazzuli, l'opale, la pietra di luna, lo smeraldo, il turchese e lo zaffiro.
La regola prevede che i cristalli rossi, gialli e arancioni vadano ricaricati con la luce solare, mentre quelli verdi, blu, rosa, viola, trasparenti e neri con la luce lunare.
Se si decide di ricaricare i cristalli sotto la luce lunare, ricordiamoci che dobbiamo farlo o nelle fasi di luna crescente - questo perché
la luna crescente propaga un’energia molto più forte rispetto a quella calante - o nella fase di luna piena.
Anche dopo il trattamento di Cristalloterapia, le pietre necessitano oltre che di purificazione anche di ricarica energetica, operazioni che possono venire effettuate anche mediante il Reiki.
I cristalli di rocca, per loro natura, non necessitano di ricarica in quanto si auto-rigenerano.
Un altro metodo per ricaricare le pietre è la carica con la terra, ossia interrare le pietre, poiché la terra assorbe tutti gli elementi della natura.. La terra costituisce un efficace mezzo di purificazione per i cristalli, rappresenta per loro un ventre materno che li accoglie con amore. A contatto con la terra i cristalli si ricaricano completamente. E' importante che siano presenti delle piante, in quanto la terra, a contatto con le piante si rivitalizza e cede quest'energia alle pietre.
Poiché la terra svolge anche un'azione purificante nei confronti delle pietre, questo metodo non va utilizzato nel caso in cui siano presenti piante malate o esili in quanto, se troppo debilitate e se la pietra è troppo carica di energie negative, possono finire per morire più velocemente.
Un altro metodo di ricarica dei cristalli è rappresentato dalla carica con drusa di ametista o di quarzo ialino. In questo caso sarà sufficiente adagiare i cristalli sulla drusa, evitando di appoggiarli sulla parte in rilievo in cui si sono formati i cristalli più grandi, in quanto da essi sgorgano le energie autorigeneranti della drusa.
Possiamo lasciarli riposare una notte intera o due giorni di fila a seconda se il cristallo sia meno o più compromesso dal punto di vista energetico.
Un altro metodo di carica è quello con le punte di quarzo ialino: basterà disporre intorno al cristallo da caricare 4 punte di cristallo ialino biterminato, orientate verso la pietra da ricaricare e disposte secondo i 4 punti cardinali.
PROGRAMMAZIONE
Prima di programmare un cristallo è di fondamentale importanza scaricarlo da eventuali programmazioni estranee, vale a dire fatte da persone che non hanno nulla a che vedere con noi. Il cristallo, una volta programmato, non deve essere toccato da altri. Se dovesse succedere che altri lo tocchino, occorrerà riprogrammarlo.
Se si dovessero nutrire sentimenti particolarmente negativi e forti, come rabbia o altro, nel momento in cui lo teniamo in mano, dovremo scaricarlo nuovamente e riprogrammarlo. Questo è il motivo per cui, appena acquistato, va purificato, considerato che non possiamo sapere cosa è stato memorizzato al suo interno.
Per procedere alla programmazione occorre prima di tutto scegliere un cristallo, che diventerà il nostro cristallo personale. I più indicati allo scopo sono il quarzo ialino, l'ametista e il quarzo elestiale.
Ogni cristallo ha una determinata frequenza e una determinata struttura chimica e cristallina che gli permette di entrare in risonanza con alcuni aspetti del nostro essere e del Creato: è la cosiddetta legge di risonanza. Tramite la programmazione scegliamo quale aspetto del cristallo vogliamo far vibrare dentro di noi, quale vogliamo focalizzare e amplificare.
Dopo aver scelto quale cristallo programmare, occorre preparare la frase che deve essere inserita come programma. Sarà sufficiente esprimere mentalmente una frase affermativa breve, di senso compiuto, nel tempo presente. E' fondamentale non usare mai delle negazioni, il condizionale o il futuro. Quello che desideriamo avviene nel qui e ora.
A questo punto possiamo iniziare la nostra meditazione di programmazione per il cristallo (quella riportata è la meditazione di programmazione consigliata da Reto Vital nel suo libro "Il grande libro della cristalloterapia" ).
Trovate un posto dove nessuno vi disturberà, e mettetevi seduti con la schiena dritta in modo da respirare correttamente, tenete nella mano dominante il vostro cristallo e rilassatevi. Chiudete gli occhi e fate alcuni respiri profondi inspirando ed espirando dal naso. Purificate ed equilibrate la vostra aura passandoci sopra il cristallo diverse volte. Lasciate andare tutte le tensioni e le preoccupazioni. Non cercate di fermare i pensieri che passano nella mente. L'obiettivo è creare il vuoto mentale e liberarci di tutte le emozioni negative che ci possono disturbare
Quando vi sentite pronti, visualizzatevi mentre entrate nel cristallo e osservate l'evento desiderato nel momento in cui si verifica. Poi portate il cristallo al centro della fronte con la punta rivolta verso il terzo occhio e appoggiate l'altra mano sul chakra del cuore. Immaginate un raggio di luce bianca che esce dal terzo occhio ed entra nel cristallo. Su questo raggio di luce, scrivete il vostro messaggio in modo da imprimerlo al suo interno. Visualizzatelo quindi impresso al suo interno. Mantenete questa visualizzazione fino a quando saprete che il cristallo ha memorizzato il vostro messaggio.
Poi visualizzate l'evento desiderato al centro del cristallo, nel momento del suo compimento. Quando avete terminato, sempre tenendo la pietra tra le mani, portatela davanti al vostro ventre all'altezza dell'ombelico o qualche dito sopra. Respirate profondamente e godete di tutta la gioia che il cristallo vi ha donato, aiutandovi a visualizzare ciò che desiderate da tempo. Ringraziate il cristallo e lentamente riaprite gli occhi.
Questo tipo di meditazione-programmazione può durare una ventina di minuti.
Se questa meditazione vi sembra troppo complicata, potete anche procedere in un modo più semplice: tenete nella mano dominante il vostro cristallo, concentratevi sulla vostra intenzione, visualizzate e sentite dentro di voi quello che desiderate raggiungere e lasciate che tutto avvenga spontaneamente. Lasciate che sia la vostra volontà a guidare il cristallo.
Una volta terminata la programmazione, mandate energia di amore e gratitudine al cristallo per l'aiuto ricevuto.
I cristalli agiscono e ci aiutano anche nella cosiddetta legge di attrazione, facendo in modo che questa potente legge universale ed energetica agisca a nostro favore. E' importante ovviamente avere fiducia.
Ora sapete come purificare, ricaricare e programmare questi preziosi strumenti che la Natura ci ha donato. Per ogni azione da compiere, scegliere il metodo che preferite facendo attenzione alle poche regole che occorre seguire per non rovinare i vostri cristalli.
Il potere terapeutico dei cristalli è dato
dal contenuto minerale (ferro, sodio, calcio, silicio, manganese e molti altri
componenti ancora) presente in essi. E' proprio questo contenuto minerale che fa di ogni cristallo un rimedio naturale ed efficace. L'influsso dei
cristalli sulla nostra aura è determinato dal fatto che il campo energetico
all'interno e all'esterno del nostro corpo è regolato anche dal quarzo, di cui
il nostro corpo è in parte composto. Proprio perché il corpo umano si compone di molte sostanze cristalline, è facile per noi entrare in risonanza con i cristalli e ricevere aiuto da questi preziosi aiutanti. Come il mondo animale e vegetale, così anche il regno minerale vive e vibra di un proprio movimento energetico. Con la loro energia, i cristalli ci aiutano proprio perché sono delle forze universali che, portando luce nei pensieri, stimolano e favoriscono la guarigione.
Le pietre e i cristalli costituiscono una vera e propria fonte rigeneratrice
in quanto collegati con tutta l’energia presente nella Madre Terra e nel Cosmo. E' importante utilizzare le pietre sempre con profondo amore e con profonda gratitudine per l'aiuto che ci danno. I cristalli sono in grado di parlarci e ci possono aiutare a raggiungere gli obiettivi che desideriamo. L'unica azione che dobbiamo compiere è quella di abbandonarci con totale fiducia alla loro forza guaritrice.
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