La mappa della felicità e della salute




Possiamo davvero essere felici? Ha senso cercare la felicità ad ogni costo? La felicità esiste davvero?

Quante volte ci siamo posti queste domande? Almeno una volta nella vita tutti ci siamo domandati: "che cos'è la felicità?".

La felicità è lo stato d'animo positivo di chi è riuscito a soddisfare tutti i propri desideri. Questa è la definizione che viene data. 

E' davvero così? E' sufficiente soddisfare tutti i propri desideri per essere felici?

Nel mondo moderno siamo abituati a pensare che la felicità sia strettamente legata al denaro, al possesso di beni materiali, al successo che conseguiamo nel lavoro e al soddisfacimento di ogni nostro desiderio. Sicuramente tutte queste cose sono importanti, saremmo bugiardi a negarlo, ma il concetto di felicità non dipende solo da questi fattori. 

Voglio iniziare ricordando gli insegnamenti di Buddha proprio in merito alla felicità. 

Ecco i quattro principi che racchiudono, secondo questo grande Maestro, il segreto della felicità nella vita di tutti i giorni:

  1. Trasforma il negativo in positivo: secondo la filosofia buddhista, in ogni situazione negativa c'è sempre un risvolto positivo. Dobbiamo solo trovarlo. Qualsiasi evento negativo, qualsiasi esperienza dolorosa possono essere trasformati in un'opportunità di apprendimento e crescita, che ci aiutano a realizzare il cambiamento di cui abbiamo bisogno per vivere la nostra vita in modo pieno e soddisfacente. Se davanti alle difficoltà o ad eventi tristi ci abbattiamo, l'energia negativa che si diffonde dentro di noi non ha modo di trasformarsi. Solo ricercando l'insegnamento sotteso ad ogni evento negativo e doloroso che viviamo,  possiamo evolvere come esseri umani. 
  2. Tutto può succedere, tutto è transitorio: secondo la filosofia buddhista, non dobbiamo mai permettere alle difficoltà della vita di disturbarci. D'altronde, è inevitabile incorrere nel corso dell'esistenza in quelli che siamo soliti definire problemi. Se prendiamo consapevolezza che la natura delle cose è transitoria, che tutto scorre, che il mondo cambia continuamente, che le persone che ci circondano cambiano, che noi stessi cambiamo, potremo rimanere nel flusso della vita e vivere i momenti tristi e difficili come delle esperienze che ci porteranno a migliorare noi stessi e ad acquisire sempre più saggezza. Nella vita incontriamo sia la sofferenza sia la gioia, dobbiamo solo imparare a non farci travolgere né dalla prima né dalla seconda, ma viverle entrambe come istanti in flusso. 
  3. Sii responsabile di te stesso: le uniche persone responsabili del nostro destino siamo noi. Raggiungere uno stato di pace e serenità in questa vita non presuppone un'esistenza libera da qualsiasi avversità, ma significa essere pronti ad affrontare qualsiasi sfida. E' fondamentale imparare ad essere padroni della propria mente e a prendersi le proprie responsabilità.
  4. Cercare la vera felicità: nel buddhismo si parla di una felicità relativa che è l'estasi che sperimentiamo quando raggiungiamo qualcosa che desideriamo, per esempio un lavoro, una famiglia, uno stato di salute ottimale, il benessere finanziario etc. In realtà questo tipo di felicità è fugace, in quanto dipende sempre da qualcosa che è soggetto a cambiamento (i nostri familiari possono morire, possiamo perdere il lavoro, possiamo ammalarci e così via). Il buddhismo parla però anche di un'altra felicità, quella di tipo assoluto. Questo tipo di felicità (la vera felicità) presuppone uno stato interiore di pace e gioia spirituale, che nasce dalla consapevolezza di chi siamo realmente, vale a dire esseri spirituali, e che ci permette di affrontare le difficoltà della vita con serenità e forza interiore.
Dopo aver rispolverato gli insegnamenti di Buddha, desidero darvi un altro punto di vista, altrettanto valido, in merito al concetto di felicità.

Il Dott. Edward Bach, noto per aver donato al mondo i 38 rimedi floreali, conosciuti come i fiori di Bach, nel suo libro "Guarisci te stesso" enuncia cinque verità fondamentali con cui indica quale è la via maestra da seguire per vivere felicemente e in piena salute. Secondo Bach è fondamentale che ogni essere umano faccia coincidere il proprio cammino terreno con le direttive che vengono dal nostro Io superiore, il quale,  conoscendo il progetto evolutivo della nostra Anima, è in grado di guidarci al nostro bene supremo. 

In pratica, secondo Edward Bach, per ritrovare quello stato di benessere e di pace interiore, che può condurci a vivere una vita felice e gioiosa, è necessario sviluppare attitudini che ristabiliscano una forte connessione tra l'Io superiore  e l'Io inferiore.

Pur avendoci fornito dei rimedi floreali dall'indiscusso potere terapeutico, egli è chiaro nel precisare che, affinché il cambiamento abbia luogo, è fondamentale che ognuno si attivi interiormente per maturare l'atteggiamento che permetterà alla nostra Anima di risplendere. 

Vediamo quali sono le attitudini che secondo Bach dobbiamo sviluppare al fine di delineare la nostra mappa della felicità e della salute:

  1. Sviluppare il bene anziché combattere il male: secondo l'ottica di Edward Bach il male (un difetto, una malattia, un vizio) è un errore e non una colpa. E' importante sospendere qualsiasi giudizio o condanna sia verso se stessi sia verso gli altri, solo così potremo trovare la soluzione ad ogni problema che ci si presenterà davanti. Con la sua visione, Bach ha operato una vera e propria rivoluzione in ambito medico, nel quale generalmente si opera in assetto bellico per debellare le malattie e sconfiggere il male. In continuità con l'antica tradizione alchemica, Bach ci indica la via della trasformazione dall'oscurità alla luce, dalla guida dell'Io inferiore a quella dell'Io superiore. Ponendoci le giuste domande, vale a dire chiedendoci "Quale attitudine è la più giusta per ritrovare la retta via?", "Quale è la virtù che si è oscurata e che deve essere riportata alla luce?", potremo ritrovare la nostra Anima e far brillare quella scintilla divina che abbiamo dentro di noi. 
  2. Riflettere e meditare: meditare significa non consentire più al mentale di predominare, consentire alla mente di calmarsi, lasciare andare tutti i pensieri, i giudizi, le emozioni, in modo tale che nel silenzio l'Io inferiore possa connettersi all'Io superiore. Lo stato meditativo può essere mantenuto anche quando si parla con gli altri, in tal modo sarà possibile percepire la qualità animica di chi parla, piuttosto che ragionare analiticamente sui concetti espressi. Se prendiamo l'abitudine di mantenere questa attitudine meditativa quando comunichiamo con le altre persone, permettendo alla nostra Anima di ispirarci nel nostro operare, saremo in grado di orientare anche l'altra persona ad entrare nel medesimo atteggiamento e a trasmettere solo l'essenziale di sé, vale a dire ciò che proviene dalla voce interiore che parla in ognuno di noi e che conduce alla propria verità profonda.
  3. Liberare sé per poter liberare gli altri: Bach era orientato allo sviluppo della propria libertà interiore, attitudine per lui fondamentale per essere in salute e per vivere una vita felice e piena di gioia. Secondo lui, è necessario liberarsi di tutte quelle interferenze che non permettono all'Anima di comunicare con l'Io inferiore. Bach sosteneva che permettere che le idee altrui influenzino le nostre scelte rappresenta un freno alla nostra evoluzione. Questa liberazione interiore di cui parla avviene, per tutti, solo grazie ad un percorso di conoscenza di se stessi e di presa di coscienza di ciò che abitualmente è seppellito nell'inconscio. Si tratta di un processo in continuo divenire, è importante quindi che ognuno di noi rimanga nel flusso senza creare ostacoli.
  4. Imparare e insegnare con l'esempio: secondo Bach, spesso per riuscire a realizzare il bene occorre farne esperienza. Chi ha comportamenti negativi verso se stesso o verso altri ha bisogno di occasioni per sperimentare comportamenti orientati al bene e ad acquisire i più elevati valori umani. Diventa pertanto fondamentale trasformare le proprie ombre, conoscere le sottili dinamiche che governano la vita della propria Anima, connettere la propria Anima con l'Anima della Madre Terra attraverso i rimedi. Solo così potremo raggiungere quello stato di benessere interiore che porta a condurre una vita felice.
  5. Acquisire e offrire conoscenze: negli ultimi secoli il mentale ha preso il sopravvento su tutte le altre funzioni cognitive umane. Tutto ciò che una volta era sentito intuitivamente come sacro è stato in gran parte rimosso dal nostro vivere quotidiano. Purtroppo, viviamo in una profonda ignoranza delle leggi e dei valori che regolano l'esistenza dal punto di vista spirituale. Secondo Bach, occorre riscoprire i più autentici valori che ci rendono veramente umani e che restituiscono senso alla nostra vita ed è doveroso aiutare gli altri a riscoprire tali valori e a ritrovare il senso della propria vita. Una volta recuperato il nostro bagaglio di conoscenze scientifico-spirituali, è nostro dovere condividere tale tesoro con chiunque incontriamo sulla nostra strada, al fine di aiutare quante più persone ad avanzare sul cammino di crescita personale e spirituale.
  6. Risvegliare la speranza e infondere fiducia: se confidiamo nel fatto che ogni Anima custodisce dentro di sé un progetto di vita benevolo e se guardiamo a chi soffre come ad un essere che ha solo momentaneamente smarrito la via maestra, allora riusciremo a trasmettere la nostra aspettativa positiva a chi si sta impegnando nel proprio percorso di crescita spirituale e personale. Bach aveva un'incrollabile fiducia nell'essenziale bontà dell'uomo. Secondo lui, noi non siamo mai il male, ma abbiamo il male in noi per poter fare l'esperienza del libero arbitrio. Chi si impegna nel cambiamento, troverà sempre un sentiero che lo ricondurrà al bene supremo. Il Creatore ha infuso in ognuno di noi il potere di portare a compimento il proprio progetto evolutivo.. Dobbiamo imparare ad avere fiducia nelle nostre potenzialità. Ogni Anima è in grado di ritrovare la via che conduce al proprio Io superiore. In ognuno di noi ci sono delle potenti forze interiori che sono in grado di condurci con successo ad uno stato di benessere ottimale e ad uno stato di felicità mai provato prima.
  7. Coltivare il coraggio: ciò che conduce l'essere umano ad uno stato di profonda crisi è sicuramente un modello di comportamento disfunzionale. Il problema è che quasi tutti gli esseri umani sono imbrigliati in modelli comportamentali disfunzionali su cui hanno fondato la loro identità. Abbandonare le vecchie abitudini e convinzioni significa uscire dalla propria zona di comfort, dove ci si sente al sicuro, per andare verso un ignoto che fa paura. Spesso le persone che consciamente dicono di voler cambiare, inconsciamente rifiutano il vero cambiamento e tendono a conservare il loro vecchio equilibrio che, per quanto disfunzionale, gli permette di sentirsi al sicuro. E' in tal modo che si sviluppano le cosiddette "resistenze". Per poter affrontare un cambiamento radicale occorre attraversare il guado della sofferenza e delle paure con fermezza e coraggio, avendo la certezza nel cuore di possedere dentro di sé tutte le risorse per affrontare qualsiasi trasformazione. Solo così si potrà ritrovare un profondo stato di benessere e la tanto agognata felicità.
Ora desidero condividere con voi cosa mi ha insegnato il Reiki e come questi insegnamenti mi hanno permesso di delineare la mia mappa della felicità e della salute.

Faccio una piccola premessa: prima di diventare operatrice Reiki vivevo costantemente proiettata nel passato o nel futuro, alternavo momenti in cui pensavo ad eventi passati, che mi avevano fatto soffrire molto, a momenti in cui facevo progetti per il futuro, che immancabilmente saltavano. Un giorno, mentre guardavo il mare, per me grande fonte di ispirazione, mi sono resa conto che fino a quel momento non avevo vissuto la mia vita in modo consapevole. Avevo sprecato ben 35 anni a rimuginare su eventi passati che non potevo cambiare e a fare progetti inutili sul futuro, sapendo che non si sarebbero mai realizzati. Fu in quel periodo che decisi che era ora di cambiare qualcosa nella mia vita e fu lì che decisi di ricevere l'attivazione Reiki. Ed è al Reiki che devo dire grazie se oggi riesco a far risplendere in me quella scintilla divina che mi rende una meravigliosa creatura venuta a portare amore e luce su questo Pianeta. 

Ho fatto questa premessa perché ci tengo a trasmettervi quelli che sono i 5 principi del Reiki. Tutti e cinque iniziano con "Solo per oggi":

Solo per oggi: è un'esortazione a vivere il momento presente, l'unico tempo che esiste davvero. Il passato e il futuro non esistono, sono solo un'illusione. La nostra mente vaga continuamente pensando al passato e sognando e progettando il futuro. Se vogliamo davvero essere felici e vivere nella gioia è necessario prendere coscienza del presente. Ci sono vari modi per riuscirci, io vi consiglio di meditare concentrandovi sul respiro, oppure meditare chiedendovi "Cosa sta accadendo dentro di me in questo preciso momento?", "Cosa sto pensando?", "Che sentimenti sto provando?". Porvi queste domande o concentrarvi sul respiro vi aiuterà a rimanere nel qui ed ora e scoprirete che nel momento presente tutto va bene, non avete nessun problema, siete al sicuro e protetti e, quando prenderete coscienza di questo, sperimenterete dentro di voi uno stato di pace e di gioia profonda. 

Vediamo quali sono i cinque principi del Reiki:
  1. Solo per oggi non ti infuriare: la rabbia, l'ira è un'energia potente che non va mai usata in maniera distruttiva. Spesso reagiamo con rabbia quando le nostre aspettative non vengono soddisfatte o quando ci sentiamo feriti. Ho avuto modo di constatare, durante le sedute Reiki, che spesso l'ira viene scatenata da un incidente insignificante e che la ragione reale può essere inconscia. In pratica può accadere che coloro che ci fanno arrabbiare in realtà non siano la causa principale della nostra rabbia. Sotto ogni sentimento di ira, si nasconde una ferita più profonda. Il primo passo per liberarsene è ammettere che siamo arrabbiati e assumere il controllo del sentimento che proviamo. Il secondo passo è riconoscerne la causa. Il terzo è affrontarla e gestirla nella maniera più appropriata, senza causare danni. Bisogna concedere a se stessi di sfogare i propri sentimenti di ira. La meditazione aiuta ad acquisire la consapevolezza del momento presente  e aiuta ad affrontare e dissipare il potere distruttivo dell'ira. Solo dissipando tale potere distruttivo, potremo iniziare a costruire la nostra mappa della felicità e della salute.
  2. Solo per oggi non ti preoccupare: ci preoccupiamo continuamente per cose che potrebbero andare male in futuro o che sono andate male in passato. La preoccupazione è un modello di pensiero negativo che ci impedisce di fidarci di noi stessi, un'abitudine che deriva dal sentirci separati dagli altri e dall'Universo. Spesso è legata al timore di ciò che non si conosce. Preoccuparsi non porta da nessuna parte, se capiamo ciò possiamo liberarci definitivamente di ogni preoccupazione. Qualunque problema si debba affrontare, l'atteggiamento giusto è quello di fare del nostro meglio e di non preoccuparci. Il Reiki insegna ad abbandonarsi agli eventi con la certezza che tutto andrà per il meglio. Se riusciamo a far nostro questo modello di pensiero positivo, la mente si calmerà, il corpo si rilasserà e la fiducia in noi stessi si rafforzerà. Anche laddove dovessimo vivere delle situazioni spiacevoli, constateremo sempre di aver vissuto un'esperienza importante, che ci ha portato un insegnamento. L'evento indesiderato, in quest'ottica, si trasforma quindi in una benedizione camuffata. Il Reiki, la meditazione e la preghiera ci aiutano a fidarci del processo della vita e a capire che è la vita stessa che si prende cura di noi. Abbandonando ogni preoccupazione, smettendo di opporre resistenza, impareremo a rimanere nel flusso della vita con gioia.
  3. Onora i tuoi genitori, i tuoi insegnanti e gli anziani: siamo tutti insegnanti e allievi di qualcuno. Questo significa che dobbiamo rispettare tutti coloro che hanno un ruolo nella nostra vita. Condividiamo ogni giorno esperienze con qualcuno e apprendiamo gli uni dagli altri. Ogni situazione che viviamo ci insegna qualcosa. E' pertanto importante rispettare tutti coloro che incontriamo e apprezzare noi stessi in quanto siamo preziosi per gli altri. Impariamo anche dai nostri genitori e, anche quando non siamo d'accordo con loro o non condividiamo le loro azioni, i loro comportamenti, dobbiamo essere consapevoli che tali atteggiamenti sono stati a loro volta influenzati dai loro genitori e quindi che essi stessi stanno facendo il meglio che possono con gli strumenti che possiedono. Anziché biasimarli, occorre dunque mostrare comprensione e compassione. E' importante essere grati per il bene che ci hanno fatto e dimostrare loro che li amiamo e li rispettiamo. In tal modo possiamo guarire ferite e incomprensioni passate e manifestare il nostro amore alle persone importanti della nostra vita. Mostrare rispetto ai propri genitori e apprezzamento per tutto ciò che hanno fatto per noi, comunicare il nostro amore e la nostra attenzione per loro, fornisce una base solida per la guarigione e la felicità.
  4. Impara a vivere onestamente: questo principio significa essere onesti con se stessi e lavorare nel migliore dei modi, fare ciò che si desidera e trarne piacere. E' importante rispettare il proprio lavoro e permettere ai propri talenti di manifestarsi. Questo darà soddisfazione e si potrà amare e rispettare se stessi. Se facciamo un lavoro che non ci piace, alla lunga finiamo per danneggiare noi stessi e arriviamo ad ammalarci. Essere onesti con se stessi e con gli altri richiede coraggio, in quanto dobbiamo abbandonare ogni maschera e mostrarci per quello che siamo veramente. L'onestà porta chiarezza su cosa si desidera davvero nella vita e, solo quando capiamo questo e lo facciamo, possiamo raggiungere uno stato di felicità profonda perché finalmente la nostra Anima si può esprimere pienamente.
  5. Ringrazia ogni essere vivente: il segreto della felicità è la gratitudine. Impariamo ad essere grati in ogni momento per tutto ciò che la vita ci offre. In quanto esseri umani, tendiamo a dare la maggior parte delle cose per scontato. Siamo spesso incapaci di vedere le meraviglie che la vita ci mette davanti agli occhi. Se cambiamo atteggiamento, scopriamo che la vita è un'avventura entusiasmante che ci offre continue sorprese. Quando prendiamo atto di ciò, vibriamo di gioia e di energia. Dobbiamo essere aperti per ricevere i doni che la vita ci fa e credere che essa si prenderà cura di noi. Ogni mattina possiamo essere grati del nuovo giorno, del nostro corpo che si è svegliato e ci permette di continuare questa bellissima esperienza terrena, della meravigliosa giornata che ci attende, del sole, del cielo azzurro, del canto degli uccelli, del suono del mare, degli alberi che ci forniscono ogni giorno ossigeno, della nostra casa, di tutto il cibo che verrà messo sulla nostra tavola, nonché di tutto ciò che di materiale possediamo e che ci permette di vivere comodamente. Potrei andare avanti all'infinito, ci sono tantissimi motivi per ringraziare. Il Reiki ci insegna che con la gratitudine sviluppiamo l'umiltà, nel senso di "Sia fatta la tua volontà", siamo disposti ad arrenderci e la vita diventa preghiera. La meditazione e il Reiki ci aiutano a sviluppare un senso di meraviglia per il mondo che ci circonda e ad imparare ad apprezzare tutti i piaceri più semplici che la vita ci offre ogni giorno. 

Vi ho dato tre punti di vista differenti, che però convergono tutti nella stessa direzione. Possiamo essere felici: quando impariamo ad ascoltarci davvero; quando consentiamo alla nostra Anima di realizzare il suo scopo di vita; quando smettiamo di compiacere gli altri e ci assumiamo le nostre responsabilità su chi vogliamo essere e in che direzione vogliamo andare; quando mettiamo a tacere il nostro ego ed entriamo in comunicazione profonda con il nostro Io superiore, che sa cosa è meglio per noi; quando ci arrendiamo alla vita, vivendo ogni esperienza, ogni situazione, anche quelle apparentemente negative, come un'opportunità di crescita e di evoluzione; quando impariamo a lasciare andare ogni emozione negativa, con la certezza che non ci sono persone buone o cattive, ma solo persone con cui ci relazioniamo per imparare da loro e per insegnare a loro. 

Quando comprendiamo tutto questo, allora siamo davvero liberi di volare e di raggiungere quello stato di felicità e armonia che tanto desideriamo. 

 



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