Walnut: il fiore del cambiamento


Oggi ho deciso di scrivere un articolo su Walnut, il Noce (Juglans regia).
E' il rimedio che il dottor Edward Bach ha indicato per chi sta attraversando un periodo di transizione: è il fiore del cambiamento, della trasformazione, della protezione.
Lo ritengo adatto a questo periodo in cui tutti noi ci siamo ritrovati a dover cambiare le nostre abitudini di vita, a dover affrontare magari cambiamenti, anche a livello lavorativo, nonché in famiglia, ma anche a dover affrontare dei lutti improvvisi o a dover rivedere dei progetti di vita che avevamo programmato ma che purtroppo abbiamo dovuto temporaneamente accantonare. E' un rimedio che consiglio anche per aiutare i bambini e i ragazzi, in quanto hanno vissuto uno stravolgimento delle loro abitudini in ambito scolastico ma anche a livello sociale, non potendo più ritrovarsi per stare insieme, in un'età in cui socializzare e confrontarsi con gli altri è fondamentale.

Riguardo a questo fiore, Bach dice:“Per coloro che nella vita hanno ambizioni e ideali ben precisi da realizzare, ma che in occasioni sia pure non frequenti rischiano di perdere di vista le loro convinzioni o i loro obiettivi a causa dell'entusiasmo o di fronte alle convinzioni e alle opinioni forti degli altri. Il rimedio dona costanza e protezione dai condizionamenti esterni”.

Walnut, il noce, appartiene alla famiglia delle Juglandacee, la quale è composta da piante arboree e raramente arbustacee, vive nelle zone temperate dell’emisfero boreale. 
Il Juglans regia, originario dell'Asia Minore, può raggiungere i 30 metri di altezza. Si tratta di un albero di grandi dimensioni. Ha una chioma ampia, regolare, ramificata e tondeggiante, presenta una corteccia liscia, lucente, di colore grigio-argentata, che tende a scurirsi e a fessurarsi con l'età.
Questa pianta cresce spontanea nella penisola balcanica e nell'Asia Sud-occidentale, anche se si è ormai naturalizzata in molte regioni europee, Italia compresa.
In Italia questa famiglia è rappresentata dal solo noce che però non è autoctono. Vi è arrivato perché coltivato: l'uomo lo ha utilizzato fin dall'antichità per i suoi frutti e per il suo legno pregiato.
Cresce preferibilmente nei frutteti o vicino alle siepi, ama il sole e i terreni profondi ricchi di sostanze nutrienti e acqua. Teme, oltre il freddo rigido, anche l’influenza della luce lunare sulle sue foglie: la luce riflessa, indiretta, in termini umani, rappresenta l’influenza dell’inconscio altrui.

Molti generi della famiglia, compreso Juglans regia, sono comparsi in epoche antichissime della Terra. Essendo piante antiche, la loro impollinazione non avviene tramite insetti, ma è affidata al vento ed è proprio quando c'è il vento che il noce emana un odore particolare che risulta sgradevole a insetti, uccelli ed altri animali. Gli stessi insetti se ne tengono lontani, d’altra parte la radice a fittone e le stesse foglie contengono una sostanza velenosa (la juglandina) che non permette neanche ad altre piante di crescergli vicino.
Anche i suoi fiori polliniferi testimoniano l'antichità di questa pianta, infatti non hanno petali e sono raggruppati in infiorescenze lungo un asse allungato, sottile, pendulo, chiamato amento. Le sue gemme compaiono in tarda primavera, tra aprile e maggio. I fiori sono senza petali e si distinguono in maschili e femminili: quelli maschili sono più precoci, pendenti e verde brunastri, crescono sui ramoscelli dell'anno precedente e raggiungono una lunghezza di 10-15 cm; quelli femminili, sono più piccoli con due stimmi giallo-arancio, compaiono successivamente in gruppi di due o tre all'apice dei rami dell'anno in corso. Per la preparazione del rimedio sono da preferire quelli femminili. Le foglie sono caduche ed alterne. Ogni foglia è composta di 7 o 9 foglioline a seconda dell'età dell'albero e dei suoi rami: il 9 caratterizza la fase giovanile e il 7 la fase matura. 
Con la fruttificazione, che giunge qualche anno prima che la corteccia si fessuri verticalmente, l’albero comunica la segnatura. Il seme presenta due gherigli sovrapposti in un reciproco rispecchiamento, a simboleggiare i due emisferi del cervello fisico e i due emisferi del cervello eterico: il primo strumento di produzione del pensiero logico-analogico, il secondo strumento del pensiero vivente. Il mallo, verde e carnoso, fa da cuscinetto-mantice e riveste il duro guscio-cranio che racchiude i quattro emisferi.
Verso settembre, giunte a maturità, le noci cadono a terra e il mallo ormai secco si apre facendo apparire il nocciolo, la noce. Il gheriglio oleoso è un prezioso nutrimento invernale, è ricco di acidi grassi insaturi portatori di calore per l’essere umano e l’animale. Si conserva a lungo all'interno del guscio, ossidandosi pian piano per l’invecchiamento.
La carica energetica del noce si esprime nel bisogno di spazio che ricerca avidamente sia con i suoi rami, che si dipartono dal tronco e si estendono nell'aria, sia con le radici a fittone che, contenendo la juglandina, non consentono a nessun'altra pianta di crescergli vicino. 

Walnut è il fiore per le stagioni della vita, lo si può definire il fiore che ci accompagna in tutte le fasi dell’esistenza, dalla nascita lungo le tappe dei cambiamenti fisiologici ed emozionali.

Questo rimedio è importante: nella prima e nella seconda dentizione del bambino; nella delicata fase dall'infanzia all'adolescenza, la cosiddetta “età critica”; poi nella fase successiva, dall'adolescenza alla giovinezza; quando, diventati maggiorenni, la vita impone nuove responsabilità, con la fine degli studi e l’ingresso nel mondo del lavoro o con la responsabilità di creare una nuova famiglia; più avanti ancora quando nascono i figli e ancora una volta la vita cambia; per andare poi verso l’ingresso nella maturità, il passaggio alla fase di pensionamento, con l'inizio della terza età, la scomparsa fisiologica delle persone care, la vecchiaia che avanza, e  infine la morte, intesa come abbandono del proprio involucro di carne e ossa.
E' il rimedio adatto anche per coloro che nella vita hanno ambizioni e ideali ben precisi da realizzare, ma che qualche volta si lasciano distogliere dalle loro idee e dai loro obiettivi a causa delle forti opinioni e convinzioni di chi li circonda.

Ogni cambiamento che ci troviamo ad affrontare comporta sofferenze fisiche e un profondo stato di malessere per il fatto di dover spezzare vecchi legami, nonché per il fatto di dover abbandonare vecchie abitudini o pensieri. Walnut è dunque il rimedio giusto quando si è in una fase di cambiamento, in quanto facilita il passaggio dal vecchio al nuovo, sprona a scoprire dentro di noi nuove risorse per affrontare facilmente la nuova situazione. 

Il fiore del noce lenisce il dolore che le varie transizioni della vita comportano. 

Il fatto che questa pianta anticamente fosse consacrata a Zeus, fa capire la sua importanza attraverso un messaggio di “regalità”, come strumento utile per avere padronanza di sé nei momenti cruciali dell’esistenza. 
La personalità Walnut pura è abbastanza rara. Ha un'apparenza forte, ma una sensibilità che spesso viene fortemente influenzata da condizionamenti esterni ed interni. Sono spesso dei pionieri, guardano ad un futuro che devono ancora raggiungere, sono anticonvenzionali, ma proprio per questa spinta in avanti, possono lasciarsi facilmente condizionare da situazioni vecchie del passato che impediscono la realizzazione dei loro progetti. 
Solo quando prende coscienza della necessità di liberarsi da questi lacci, l'individuo può compiere un salto quantico verso una nuova dimensione dell’essere. Proprio per tale motivo, consiglio Walnut a chi desidera evolvere anche spiritualmente, in quanto aiuta a rafforzare le proprie convinzioni. 
E' dunque il rimedio adatto per coloro che hanno deciso di fare un passo in avanti nella vita, infrangendo vecchie regole e superando vecchi schemi mentali e convinzioni ormai obsolete, per imboccare una nuova direzione.

La segnatura ci parla di un"guscio di noce" che protegge il frutto: quest'ultimo va inteso come l'individuo il quale può essere messo a dura prova in determinati periodi della vita, facendo fatica ad adattarsi. La persona Walnut è intenzionata ad andare avanti nel suo cammino, tuttavia spesso si lascia influenzare dai problemi altrui. Il rimedio floreale, in questi casi, dona una grande capacità di vedere e seguire il proprio percorso, dona libertà di adeguamento ai cambiamenti radicali nella vita, aiutando la persona a rimanere fedele a se stessa e donandole la forza necessaria per proteggersi dall'esterno. D'altronde il dottor Bach ha definito le proprietà curative di Walnut in questo modo: "Il rimedio procura costanza e protezione da influenze esterne".

Walnut è dunque il fiore della protezione nei processi di trasformazione, aiuta a tenere fede alle scelte fatte, quando, pur avendo stabilito quale deve essere il proprio percorso di vita, ci si lascia distrarre dalle circostanze, dalle idee altrui e dalle influenze esterne. 

Nell'antichità, la pianta era inizialmente dedicata alla Dea Madre, con doppia valenza di vita e di morte, luminosa e cupa; successivamente fu consacrata a Zeus. Era uso lanciare le noci nelle cerimonie nuziali, come simbolo di fecondità e unione (come segnatura delle due parti della noce riunite insieme).
Il noce è una pianta che esprime con forza il legame tra la vita e la morte. In Oriente è considerato l'albero dei morti e viene piantato presso i cimiteri. Nonostante sia così strettamente connesso con la morte e con il passato, esso è nel contempo simbolo di un nuovo inizio e di una potenza generatrice, di una forza che rompe con il vecchio.

Sono tanti i momenti nella vita in cui ci si trova ad affrontare un cambiamento: ci sono dei cambiamenti che sono fisiologici come lo svezzamento di un neonato, la dentizione, la pubertà, la menopausa; nella sfera sociale il cambiamento può essere dovuto al fatto di dover cambiare lavoro, abitazione o paese; a livello sentimentale può essere determinato dalla fine di una relazione o se ci si trova a dover affrontare un lutto.
Walnut, in pratica, può essere utilizzato in tutte le situazioni in cui si rende necessario tagliare il cordone ombelicale con il passato, con le false credenze che ci sono state trasmesse, con le convinzioni e le regole dell'ambiente che ci circonda. Esso ci aiuta a liberarci dai vecchi schemi mentali che tendono a farci ricadere sempre nelle vecchie abitudini e nei vecchi comportamenti, ci aiuta inoltre a liberarci dalle influenze del pensiero altrui, che tende a costruire intorno a noi un'immagine che non ci appartiene, favorendo la distruzione dell'immagine mentale che gli altri si sono fatti di noi.

Edward Bach ha riunito i 37 fiori e l'acqua di roccia in sette categorie, che corrispondono ad altrettanti modi di porsi nei confronti di se stessi e degli altri. Walnut appartiene alla quinta categoria: Contro la tendenza a lasciarsi eccessivamente influenzare da idee e personalità estranee.
Le persone che attraversano lo stato Walnut negativo, dal punto di vista psicologico, sono estremamente influenzabili e sensibili, non sono in grado di rompere i legami che le imprigionano nel passato e la loro volontà è come se fosse addormentata. Il sintomo che viene ad evidenziarsi con maggior facilità è l’instabilità emozionale. Il carattere Walnut ha una forte paura di sbagliare e per evitare ciò lascia che siano gli altri a decidere per lui. La nostalgia, il rifiuto del cambiamento e una forte difficoltà di adattamento sono altre caratteristiche comuni della condizione Walnut negativa. 
Dal punto di vista prettamente fisico, lo stato Walnut negativo può scaturire dall'inizio del ciclo mestruale, dalla gravidanza, dalla menopausa, dalla vecchiaia e così via. Nelle problematiche femminili, questo rimedio floreale aiuta l'organismo femminile ad adattarsi alla gravidanza e ai cambiamenti che intervengono durante il ciclo mestruale o durante la menopausa.

Walnut è uno dei fiori di Bach con indicazioni universali, di cui ogni bambino può davvero avere bisogno almeno una volta nella vita. Quest'essenza floreale facilita al bambino il passaggio ad una nuova fase della vita, rendendo più semplice il processo di distacco emozionale. Può essere utile somministrarlo in determinate occasioni quali: l’inizio dell’asilo o della scuola, il cambiamento di un insegnante o di un istituto scolastico, un trasloco. Si tratta di trasformazioni radicali, che implicano la capacità di accettare nuove situazioni e di rinunciare all'ambiente familiare. Walnut è utile anche per i bambini che sono insicuri, sensibili e che si lasciano intimidire. Esso in sostanza rende meno duro il distacco emozionale, spesso inevitabile, e infonde al bambino sicurezza e fiducia che ogni nuovo inizio porterà sempre con sé anche cose belle.
Questo fiore stimola la capacità di adattamento alle nuove condizioni anche sotto il profilo fisico, ad esempio può alleviare i disturbi collegati alla dentizione e alla pubertà.

Walnut può essere messo in relazione anche con un conflitto di perdita, il quale riguarda qualsiasi esperienza in cui abbiamo subito una perdita: di un figlio, di un compagno, di un amico o di un animale al quale eravamo affezionati.
Vi consiglio di leggere, in merito a tale argomento, un libro molto interessante che si intitola "I fiori del Risveglio" di Michela Caelli, L'autrice, nel suo libro, mette in relazione le scoperte della Nuova Medicina del dott. Hamer con i Fiori di Bach, spiegando come sia possibile giungere alla risoluzione dei conflitti emotivi con la Nuova Medicina del dott. Hamer e la Floriterapia del dott. Bach.

Le parti dell'organismo umano interessate da un conflitto di perdita sono: il tessuto interstiziale di ovaio e testicolo, la guaina mielinica e i neurotrasmettitori. 
La dottrina delle segnature associava la noce, oltre che alla scatola cranica, anche ai testicoli. Il conflitto che riguarda le cellule interstiziali di ovaio e testicolo sono da riferirsi ad un conflitto di perdita, che riguarda le persone a noi più vicine e care: un familiare, un figlio, un amico, ma anche un animale che accudiamo amorevolmente. Un aborto spontaneo, la perdita di un figlio, la scomparsa di una persona cara o di un animale amato, può portare al cancro del testicolo o dell’ovaio. La fase di conflitto attivo prevede una necrosi delle cellule interstiziali che producono ormoni, le quali durante la fase di guarigione vengono di nuovo riempite dando luogo alla formazione di cisti ovariche e cisti testicolari, inizialmente liquide che si consolidano e induriscono nell'arco di nove mesi.
Il senso biologico di tale programma è quello di produrre più ormoni sessuali atti a garantire maggiori possibilità di riprodurre ciò che è andato perso. Nel conflitto di perdita, quando avvertiamo il vuoto che lascia una persona, in automatico proviamo un forte senso di disagio e la paura di ciò che ci aspetta nel futuro senza quella persona. Ci si sente di colpo fragili, insicuri, destabilizzati, vulnerabili, con una sensazione incolmabile di vuoto. Quando ci troviamo a vivere un lutto o comunque una perdita per noi importante, è utile usare Walnut in quanto dona protezione proprio nei momenti di passaggio, quando qualcosa si è interrotto. 
Per quanto riguarda la guaina mielinica, cerchiamo di capire prima di tutto che cos'è la mielina. Alla vista si presenta bianca-grigiastra, con sfumature paglierine. La mielina è una sostanza costituita da uno spesso strato di grassi e proteine che riveste esternamente i prolungamenti delle cellule nervose, dando origine ad una sorta di guaina con la funzione specifica di consentire la corretta conduzione degli impulsi nervosi, amplificandone la velocità di trasmissione.
La guaina di mielina serve come isolante, ha funzioni protettive nei confronti dell’impulso motorio, il quale per essere efficace deve raggiungere la sua destinazione in modo ottimale, senza subire nessun tipo di modificazione o interferenza esterna. La risposta di demielinizzazione nei nervi è dettata da una mancanza di necessità fisiologica funzionale.
Fino a quando a livello della corteccia permane il blocco motorio, l’impulso normalmente condotto dalla fibra nervosa viene inibito fino a scomparire del tutto. In tal caso la risposta sensata è la diminuzione progressiva della produzione della guaina mielinica. Essa viene prodotta in quanto serve ed è funzionale alla miglior conduzione possibile dello stimolo motorio. In mancanza di questa richiesta è logico pensare che la produzione diminuisca o cessi del tutto. La mancanza di impulso, da parte della corteccia, determina pertanto un arresto funzionale della produzione di mielina. 
Sono di pertinenza di Walnut anche i disturbi motori. Per capire pienamente il legame di Walnut con tali disturbi occorre indagare il suo comportamento. Di carattere difficile, il noce non sopporta di avere attorno altri alberi. Nelle vicinanze degli alberi di noce infatti non crescono altre piante: questa caratteristica ha la sua spiegazione logica nel fatto che le radici di questa pianta, come anche le sue foglie, contengono una sostanza tossica, la juglandina, che diffondendosi nel suolo a causa della pioggia, è capace di far morire tutto ciò che si trova nelle vicinanze. La juglandina, essendo tossica per altre specie di piante, non ne permette la crescita ed esercita i suoi effetti attraverso certi enzimi che inibiscono a loro volta l’attività enzimatica delle altre specie. Sostanzialmente, attraverso la fuoriuscita di tale sostanza chimica, essa crea una sinapsi di tipo inibitorio nei confronti delle altre piante (le sinapsi sono i punti di contatto tra due cellule nervose e servono per propagare gli impulsi nervosi).
Il comportamento di Walnut si riferisce all'interruzione di attività dei neurotrasmettitori, i quali possono essere eccitatori o inibitori, cioè possono rispettivamente promuovere la creazione di un impulso nervoso nel neurone ricevente o inibire l’impulso.
La juglandina non ha per l’uomo un effetto così tossico, però secondo la tradizione popolare è sempre sconsigliato appoggiarsi ad un noce o ancora peggio addormentarsi sotto i suoi rami, in quanto si rischia di risvegliarsi con un gran mal di testa e con la febbre.

Per comprendere l'importanza di Walnut, occorre parlare dell'ipersensibilità.
L'ipersensibilità alle influenze e alle idee altrui è uno stato d'animo negativo, in quanto è un eccesso di sensibilità che deriva da sentimenti devianti che portano la persona ad avere un atteggiamento di sottomissione, a tal punto da determinare in alcuni casi anche una perdita di identità. La persona ipersensibile si lascia condizionare molto dagli altri, in quanto è troppo aperta alle interferenze altrui, non riesce a sottrarsi agli agganci emozionali che gli altri rappresentano e finisce per mettere in atto comportamenti controproducenti e, in casi estremi, anche autolesionistici. Alcune persone sono condizionate in modo talmente marcato dalle idee e dalle influenze altrui da bloccare la propria evoluzione. Questo modo di rapportarsi a se stessi e agli altri determina stati continui di ansia, esaurimento nervoso e forti turbe emotive. Ciò può determinare dipendenza da alcool e psicofarmaci, un rapporto sbagliato con il cibo, come bulimia o anoressia, e ogni sorta di tic nervosi.  
Il soggetto Walnut negativo, proprio perché eccessivamente sensibile, è disorientato di fronte ai cambiamenti, ha atteggiamenti di incostanza, si sente confuso, indeciso, instabile, si lascia facilmente influenzare dall'ambiente che lo circonda, è incapace di adeguarsi al cambiamento e ha legami karmici che non si risolvono.
L'incapacità di cambiare è spesso legata a difficoltà che ci trattengono nella situazione in cui ci troviamo. Spesso tali difficoltà sono di natura karmica o relazionale, per via dell'immagine che gli altri costruiscono di noi e che tendiamo inconsciamente ad accettare.
Questo fiore ha un grande potenziale nascosto che è quello di tagliare i legami con il passato. Edward Bach non per niente lo chiamava "spezza incantesimi". Esso ci aiuta a rompere i vecchi schemi cui siamo legati, per aprirci al nostro vero Sé. Walnut è il fiore che ci permette di abbracciare la nostra vera natura interiore, totalmente svincolata dalle influenze esterne. 
Ogni persona nasce con un proprio scopo da perseguire e ha nei confronti della propria Anima il dovere di esprimere al meglio i propri talenti. Il fatto di nascere in famiglie che non sono in grado di supportarci adeguatamente nella nostra crescita emozionale e spirituale è dovuto ad una scelta dell'Anima, la quale ha deciso volontariamente di evolvere attraverso la sofferenza. Tale scelta, dunque, fa parte di un disegno, più grande, dell'Anima. La responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti della propria vita è quella di recidere il legame di dipendenza con la famiglia di origine qualora esso sia bloccante, al fine di poter esprimere consapevolmente noi stessi. In tali casi, Walnut protegge dalle influenze familiari che non sostengono la persona nel perseguimento del proprio scopo di vita. Il rimedio floreale crea, con la sua vibrazione energetica, una sorta di barriera protettiva intorno alla persona, allontanando da essa le influenze psichiche esterne. 

E' un rimedio consigliato anche ai terapeuti, agli psicologi, agli psicoterapeuti e così via, al fine di reintegrare le energie interiori che sono molto sollecitate. Questo permetterà loro di aiutare più facilmente i pazienti.
Walnut può essere utilizzato anche in floriterapia per aiutare una pianta che è stata travasata o spostata.
E' indicato anche per gli animali che hanno subito un trauma come un abbandono o il passaggio da una casa ad un canile, o da una famiglia ad un'altra. 
E'dunque un rimedio adatto a tutti!

Definito da Bach “lo spezza incantesimi”, il fiore del noce libera dai vincoli del passato e ci sostiene nel nostro processo evolutivo, aiutandoci a superare con facilità gli eventuali momenti di ripensamento e di resistenza che si presentano. Esso permette di essere “Il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo” (Gandhi).

 

 

 

 


 



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