La ritenzione idrica: che sfida! La Natura ci aiuta

Alzi la mano, tra le donne, chi non si è trovata almeno una volta nella vita a lanciare una sfida alla ritenzione idrica, a fissare le proprie gambe davanti allo specchio con la convinzione di poter riuscire a combattere questa battaglia con tutte le proprie energie. Qualche persona fortunata sicuramente c'è, perché non tutte soffrono di ritenzione idrica.

Per tutte le altre, il consiglio è di non disperare. Con questo post, l'inguaribile ottimista che è in me, convinta di poter debellare qualunque disturbo fisico ed emotivo, vi spiegherà come sconfiggere la ritenzione idrica. Vi anticipo che non è così facile né tanto meno così immediato ma, se sarete costanti, i risultati non mancheranno di farsi vedere.

Prima di tutto cerchiamo di capire che cos'è la ritenzione idrica

In ambito medico, la si definisce come la tendenza a trattenere liquidi nell'organismo. Il ristagno di questi liquidi è maggiore nelle parti del corpo più predisposte all'accumulo di grasso, vale a dire addome, cosce e glutei. In presenza di ritenzione idrica, si forma l'edema, in quanto l'accumulo di liquidi nei tessuti causa un anomalo rigonfiamento. A seguito di ciò, il metabolismo cellulare viene compromesso dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti. 

All'origine del problema possono esistere diverse patologie come: disfunzioni renali o disfunzioni epatiche, infiammazioni o reazioni allergiche. Se gli organi deputati allo smaltimento dei liquidi e delle tossine non lavorano bene, è inevitabile che gli scarti metabolici finiscano per accumularsi. Reni, fegato e intestino sono gli organi predisposti alla depurazione del nostro organismo. Risolvere problemi come stipsi e disbiosi, che comportano un'alterazione della composizione della flora batterica intestinale, ridurre l'eccesso di grassi nel sangue e bere molta acqua, al fine di favorire la diuresi, sicuramente porteranno ad una riduzione evidente della ritenzione, favorendo nel contempo una riattivazione dei processi metabolici. 

Alla base della ritenzione idrica, possono esserci anche disturbi circolatori e disfunzioni cardiache. Chi soffre di ritenzione idrica ha spesso anche problemi legati alla circolazione venosa e linfatica, il cui cattivo funzionamento determina un ristagno, insieme a questi liquidi, anche di molte tossine che alterano ulteriormente il metabolismo cellulare. Se il sistema venoso è incapace di compiere il proprio lavoro, si verificherà nei tessuti un accumulo di materiali di scarto, che poi si infiltreranno e ristagneranno nel connettivo. Il sistema linfatico, a sua volta, è un complesso sistema di vasi che recupera dagli spazi interstiziali liquidi e materiale di scarto, che non sono stati recuperati dal flusso venoso, per poi veicolarli agli organi di depurazione (fegato, reni, intestino, polmoni, linfonodi). La linfa è il fluido che circola in questi vasi e che può diventare più denso se le tossine di cui si fa carico sono in eccesso. Quando la circolazione linfatica presenta delle anomalie, l'accumulo di liquidi non viene più drenato. In seguito a ciò, i liquidi iniziano ad accumularsi nei tessuti, determinando una condizione patologica definita linfedema. Il sistema linfatico garantisce dunque il drenaggio. Poiché la risalita della linfa dai distretti periferici avviene grazie ai muscoli, in presenza di stasi linfatica fare movimento è il miglior modo per favorire il drenaggio.

E' importante ricordare che un efficiente sistema circolatorio, compreso il cuore, è fondamentale affinché il nutrimento arrivi ai muscoli, che sono il nostro miglior bruciagrassi.

Un'altra causa di ritenzione idrica è legata al sistema ormonale. Gli estrogeni favoriscono la ritenzione dei liquidi e il progesterone favorisce il rilassamento dei vasi che perdono elasticità. Non dimentichiamo poi gli ormoni tiroidei che, se non prodotti in quantità sufficiente, determinano un rallentamento metabolico.

Un'altra causa della ritenzione idrica sono i farmaci. Sono molti i farmaci che tra le controindicazioni hanno la ritenzione idrica. Quelli che causano più danni sono i cortisonici, gli antinfiammatori, i contraccettivi e le terapie ormonali, come quelle a cui ci si sottopone in caso di infertilità o quelle che vengono prescritte durante la menopausa. Anche l'assunzione di antibiotici, i quali sovraccaricano gli organi deputati allo smaltimento delle tossine, può rendere più difficoltoso il drenaggio del corpo, determinando gonfiori. In tali casi, se non vi sono altre cause alla base della ritenzione idrica, il problema si risolverà sospendendo l'assunzione di tali farmaci.

Un'alimentazione scorretta può creare ritenzione idrica, così come anche una dieta ipocalorica. Regimi alimentari troppo restrittivi mettono in allarme il metabolismo, il quale reagisce andando in modalità risparmio. Brucerà di meno e tenderà ad accumulare grasso. 

Ovviamente anche il sovrappeso e l'obesità costituiscono una causa di ritenzione idrica, in quanto entrambi sono spesso responsabili dell'insorgere di un'insufficienza veno-linfatica che contribuisce a peggiorare la situazione.

Altro elemento  che gioca un ruolo determinante nel fenomeno della ritenzione idrica è lo stress. Gli ormoni dello stress, cortisolo e aldosterone, possono determinare un aumento della massa grassa nell'organismo e possono influenzare la ritenzione, agendo anche sul metabolismo del sodio a livello cellulare.

Escludendo i casi più gravi, che ovviamente necessitano di un consulto medico, si può tranquillamente risolvere il problema della ritenzione idrica correggendo il proprio stile di vita e aiutandoci con le erbe che Madre Natura ci ha donato.

Soffrire di ritenzione idrica occasionalmente è abbastanza comune. Solitamente nei dieci giorni che precedono l'arrivo del ciclo mestruale, per le donne è normale riscontrare un aumento della ritenzione idrica. Se però tale fenomeno si rivela essere cronico, con la conseguenza di avere sempre le gambe gonfie o di soffrire di un eccessivo aumento di peso, allora è il caso di indagarne le cause.

Dal punto di vista dell'organismo, la ritenzione idrica è la miglior risposta che il corpo sia in grado di dare davanti ad una situazione di stress metabolico. Il primo passo da compiere è dunque far ripartire il metabolismo. Per fare ciò, dobbiamo prima comprendere che cosa impedisce al nostro organismo di eliminare le scorie dei suoi processi fisiologici. Se il nostro organismo per qualche motivo è indotto ad accumulare liquidi e scorie e se noi con il nostro stile di vita aumentiamo la quantità dei rifiuti metabolici, allora il fenomeno della ritenzione idrica non sarà solo più occasionale ma si aggraverà sempre di più fino a diventare cronico.

E adesso vediamo che cosa possiamo fare per debellare questo antipatico disturbo

Ci sono delle abitudini poco salutari che contribuiscono ad aggravare la situazione e che devono quindi essere eliminate. Vediamo quali sono! Ve le elenco senza un ordine preciso, tanto se volete sconfiggere la ritenzione idrica, dovete eliminare tutti i vizietti: fumo, alcolici, abuso di caffè, abuso di farmaci, bere poca acqua, sovrappeso, cibi salati, tacchi alti, abiti troppo stretti, mancanza di attività fisica, stare troppo in piedi senza muoversi e stress. 

Andiamo con ordine. 

Il fumo: questa pessima abitudine! Forza, togliamoci dalla bocca questa sigaretta che danneggia i vasi sanguigni e rende difficile la circolazione. Non ne abbiamo bisogno! E non sostituiamola con la sigaretta elettronica, altra invenzione diabolica del mercato. Se siamo nervosi anziché fumare, passeggiamo in mezzo ad un bosco e, se non possiamo, perché siamo in orario di lavoro e ci sentiamo stanchi e in tensione, in pausa anziché ricorrere alla sigaretta per scaricare la tensione, respiriamo, concentriamoci sul respiro e dopo qualche minuto scopriremo che la nostra mente si è calmata e le nostre cellule ci ringrazieranno per averle ossigenate. 

Lo stress: il cancro vero della nostra società! Come già detto, quando si è stressati, le ghiandole surrenali non funzionano correttamente ed aumentano i livelli del cortisolo, l'ormone dello stress definito anche l'ormone antidiuretico. La conseguenza è che si ha un accumulo eccessivo di liquidi. Nelle fasi di stress acuto, ricordiamoci di respirare e troviamo un modo salutare per scaricare la tensione. Possiamo per esempio passeggiare in mezzo alla natura, correre, andare in bici, fare meditazione o yoga. Lo stress è davvero dannoso, non solo per la nostra circolazione, ma anche per le cellule del nostro corpo. Quando siamo stressati, non respiriamo in modo corretto e questo non consente ai nostri tessuti di ossigenarsi bene. Il risultato, a lungo andare, non può che essere la malattia. 

Alcolici e caffè: ne abbiamo davvero bisogno? Non credo proprio. Per carità uno/due caffè al giorno non uccidono nessuno né tanto meno causano tutti questi danni alla nostra circolazione, il problema è quando si esagera con la quantità. Però gli alcolici proprio no! Possiamo evitarli e sostituirli con un buon succo di mirtillo, il quale aiuta la nostra circolazione a funzionare meglio e ha un sapore delizioso. 

I farmaci: vogliamo smettere di girare con il beauty case dei medicinali appresso? Rimango basita quando vedo giovani ragazze estrarre dalla borsetta aspirina, oki, moment e chi ne ha più ne metta. I medicinali, quando non vengono completamente rimossi dall'organismo, possono aumentare la ritenzione idrica. Piuttosto che ricorrere alla pastiglia di turno, cerchiamo di capire da dove arriva il mal di testa, il mal di stomaco e ogni altro disturbo e, se non riusciamo ad individuare la causa psicosomatica che è all'origine del disturbo, rivolgiamoci a qualche terapeuta che ci può aiutare a capire, e in ogni caso anziché ricorrere ai farmaci, ricorriamo ai rimedi naturali. Non sono contro le medicine, quando è necessario vanno prese. Però i piccoli disturbi possono essere curati grazie all'aiuto di Madre Natura. Entriamo in erboristeria e chiediamo quali erbe ci possono aiutare a guarire, scoprirete in breve tempo quanto è benefico per il vostro corpo non assumere medicinali.

Il cibo è un altro cruccio, sembra impossibile riuscire a rinunciare a tutte quelle buone schifezze che si trovano sugli scaffali del supermercato. Per combattere la ritenzione idrica, è fondamentale eliminare i cibi troppo salati e troppo zuccherati. Evitiamo anche di usare il sale e limitiamo lo zucchero a qualche cucchiaino al giorno. Lo zucchero crea dipendenza, ma basta limitarlo per due settimane per non sentirne più la necessità, idem per il sale. E sapete quanto sarà proficuo per le vostre gambe? Vi accorgerete di quanti liquidi avete trattenuto fino ad ora solo per l'abitudine malsana di usare troppo zucchero e sale. Poi tenete conto che i condimenti e gli alimenti in generale già contengono sale, quindi il nostro corpo non ne necessita proprio. Un altro consiglio che vi do è quello di mangiare meno proteine animali, che fanno trattenere più liquidi; bere molta acqua lontano dai pasti; e consumare alimenti ricchi di potassio. Quest'ultimo punto è importante in quanto, quando il sodio è in quantità maggiore del potassio, il corpo tende a trattenere più acqua. Se si mangiano abitudinariamente cibi salati, tende ovviamente ad aumentare la quantità di sodio nel sangue e si crea un disequilibrio con i livelli di potassio, ciò provoca un innalzamento della pressione sanguigna, il che porta anche ad un maggiore rischio di essere colpiti da infarto o da ictus. Tra l'altro, per chi non lo sapesse, il sale provoca un indurimento delle arterie. Un altro alimento assolutamente da eliminare è la tanto amata liquirizia che ha lo stesso effetto del sale, fa trattenere i liquidi e fa aumentare la pressione. 

Nella lotta alla ritenzione idrica, è fondamentale bere molta acqua. Molte persone sostengono che, quando bevono troppa acqua, gonfiano. In realtà è vero il contrario. Se beviamo poca acqua, essendo che il nostro organismo ne ha bisogno ed essendo il corpo una macchina perfetta, esso tenderà a trattenere l'acqua per crearsi una scorta di sopravvivenza, onde evitare di rimanere senza. Vedremo quindi che la ritenzione idrica farà la sua comparsa o, nel caso sia già presente, peggiorerà. Se invece beviamo almeno due litri di acqua al giorno, il nostro cervello darà l'informazione al corpo di non trattenere più liquidi perché ne sta ricevendo a sufficienza. Che dire: abbiamo un corpo che è di un'intelligenza straordinaria.

Altre due abitudini da correggere sono l'uso di abiti stretti e scarpe con i tacchi troppo alti. Non è che non ci si possa mai "tirare" un po', per le occasioni speciali fatelo, però non deve diventare un'abitudine. La pelle strizzata dentro i jeans stretti o altri abiti stretti non respira. La compressione ostacola il flusso del sangue, impedendo il drenaggio dei liquidi e di conseguenza renderà ancora più visibile la ritenzione idrica. Il piede, sottoposto ad una posizione innaturale per i centimetri di troppo delle scarpe, costringe il corpo, ed in particolare la spina dorsale, ad una postura sbagliata e di sicuro non aiuta la circolazione venosa. 

Altro problema è la quantità di tempo che trascorriamo seduti. Mi direte: "eh certo se devo lavorare davanti ad un computer, di sicuro non posso passeggiare per l'ufficio". Giusto! Però possiamo comunque fare dei piccoli gesti che possono aiutare la nostra circolazione. Ad esempio: possiamo evitare di accavallare le gambe, in modo da non compromettere il fluire della circolazione; magari possiamo ogni tanto allontanarci dalla scrivania e stendere le gambe oppure alzarci in piedi sulle punte ripetendo il movimento più volte, in modo da riattivare la circolazione. In tal modo la riattiverete e le vostre gambe a fine giornata non saranno gonfie. E poi, una volta usciti dall'ufficio, che ne dite di fare una bella camminata veloce fino a casa? Evitiamo di prendere la macchina o i mezzi di trasporto, piuttosto optiamo per la bici o utilizziamo le nostre gambe. Per drenare naturalmente i liquidi e le tossine, è necessario fare una vita attiva, camminare, praticare sport, in pratica muoversi. Il movimento è un vero e proprio attivatore metabolico, in quanto consente di bruciare le riserve di grasso, di ridurre le infiammazioni a livello dei tessuti e di stimolare la circolazione. Se non avete soldi o tempo per andare in palestra, fate come me, andate a camminare a passo sostenuto a fine giornata, magari in mezzo ai boschi, così non solo le vostre gambe ne gioveranno ma anche i vostri polmoni, e fate a casa degli esercizi di tonificazione. Un consiglio: non esagerate con gli esercizi aerobici, in quanto il problema della ritenzione potrebbe peggiorare, determinando ipercortisolemia. Il cortisolo è l'ormone di risposta allo stress. Viene prodotto in seguito all'allenamento e consente di reagire positivamente agli stimoli a cui sottoponiamo il corpo. Se però si eccede con  questo stress, la quantità di cortisolo potrebbe rimanere alta in modo costante nell'organismo, determinando un aumento della ritenzione dei liquidi. Pertanto, se si esagera con l'attività cardiovascolare, è molto probabile che lo stato di ritenzione idrica peggiori. Per avere delle gambe asciutte e belle basta camminare e fare esercizi di tonificazione. In alternativa vi consiglio di praticare yoga: qualche esercizio al mattino e qualche esercizio alla sera vi faranno vedere ottimi risultati dopo qualche settimana. L'aspetto positivo dello yoga è che ci insegna a respirare, il che ci permette di ossigenare bene le cellule e i tessuti del nostro corpo.

E' importante che sappiate una cosa che ho sperimentato sulla mia pelle: le intolleranze e le allergie, oltre a causare le comuni reazioni fisiche, portano anche ad un aumento della ritenzione idrica. Questo succede perché, quando si innesca un'intolleranza alimentare o un'allergia, il nostro corpo rilascia le istamine che aumentano automaticamente la ritenzione dei liquidi. Quindi, se vi accorgete che c'è qualche cosa che non va nella vostra alimentazione, non fate finta di nulla solo perché quel particolare alimento vi piace molto, rivolgetevi ad un bravo nutrizionista e vedrete che basterà eliminare dalla dieta quel particolare alimento che il corpo non tollera per risolvere il problema. 

Dopo avervi detto quali sono le principali cause e le cattive abitudini che causano l'insorgere della ritenzione idrica, vi voglio dire quali sono i rimedi che Madre Natura ci mette a disposizione per aiutarci a curare questo fastidioso disturbo. Ci sono, infatti, delle erbe che aiutano moltissimo ad eliminare i liquidi che il nostro corpo tende a trattenere. Queste stesse erbe hanno anche proprietà depurative che migliorano il sistema renale. Tra queste le migliori sono: la linfa di betulla, l'equiseto, la pilosella, i peduncoli di ciliegia, gli stimmi di mais e l'ortosiphon (o tè di Giava). Vi potete fare preparare dall'erborista un etto di tisana contenente, in parti uguali, le seguenti piante: ortosiphon, stimmi di mais, peduncoli di ciliegia, betulla ed equiseto. Mettete in un litro e mezzo di acqua bollente 4 cucchiai di preparato, lasciate in infusione per 10 minuti, e bevete l'infuso nell'arco della giornata, possibilmente lontano dai pasti. In alternativa, se non avete il tempo di prepararvi l'infuso, potete assumere un cucchiaio di succo di betulla e un cucchiaio di succo di equiseto tre volte al giorno, lontano dai pasti, oppure potete mettere tre cucchiai di succo di betulla e tre cucchiai di succo di equiseto in un litro e mezzo di acqua, da bere lontano dai pasti nell'arco della giornata. Se odiate i succhi e gli infusi, vi do una terza soluzione: potete assumere una compressa di pilosella al mattino e una al pomeriggio più la tintura madre di betulla (una goccia per kg di peso corporeo) da mettere in un litro e mezzo di acqua, da bere lontano dai pasti nell'arco della giornata. 

Se soffrite anche di cattiva circolazione venosa e linfatica, vi consiglio di prendere anche la vite rossa che è una delle piante più efficaci per curare i disturbi venosi. A scopo fitoterapico si utilizzano le foglie, in quanto svolgono un'azione protettrice e tonica dei capillari e delle vene e sono indicate nel trattamento dei disturbi circolatori a carico degli arti inferiori. Tra l'altro aiutano anche in caso di fragilità capillare. Vi consiglio di usare la tintura madre di vite rossa (una goccia per kg di peso corporeo) da prendere due volte al giorno. Questa pianta svolge la sua azione tonico-venosa anche esternamente. La si trova in numerose creme e gel da spalmare sulle gambe stanche, gonfie, con varici e capillari fragili.

Le tisane drenanti sono anche molto efficaci se la ritenzione idrica è dovuta a cause ormonali, vale a dire a sindrome premestruale e menopausa. La maggior parte delle donne infatti, durante il ciclo mestruale, è colpita da dolore e gonfiore addominali, irritabilità e nevralgia. In questi casi, assumere infusi drenanti è utile a sentirsi più leggere e a rilassare i nervi tesi. Alle erbe drenanti, in caso di sindrome premestruale e disordini del ciclo mestruale (in particolare in caso di flusso troppo abbondante e di emorragie uterine), si possono associare le erbe con fitormoni tipo l'agnocasto. Dovete però tenere presente che l'agnocasto ha come possibile effetto quello di far saltare il ciclo mestruale, quindi è da interrompere almeno una settimana prima dell'inizio del ciclo. Pertanto, un rimedio naturale efficace in caso di ritenzione idrica dovuta a sindrome premestruale potrebbe essere un infuso drenante - composto da: ortosiphon, mais, ciliegia, betulla ed equiseto in parti uguali - da assumere tre volte al giorno, e una capsula di agnocasto al giorno (da assumere per tre mesi consecutivi). In caso di menopausa, un rimedio efficace potrebbe essere l'infuso drenante per tre volte al giorno, durante i giorni in cui si presentano i disturbi, e due opercoli al giorno di angelica sinensis (mattina e pomeriggio) da assumere da due a sei mesi, in caso sia presente un po' di depressione. Quest'ultima pianta è un tonico energetico molto efficace.

Un'avvertenza importante per chi soffre di ipotensione è di assumere con cautela i drenanti in quanto ovviamente tendono ad abbassare la pressione.

Spero che sia chiaro che, affinché le erbe drenanti possano sortire il loro effetto, è necessario seguire comunque un'alimentazione sana e uno stile di vita salutare. Se non eliminate le cattive abitudini, i risultati non si faranno vedere.

Ci sono anche degli oli essenziali e dei cristalli che ci possono aiutare tantissimo a risolvere il problema della ritenzione idrica. 

Un rimedio utilissimo in presenza di ritenzione idrica è fare dei bagni aggiungendo nell'acqua, di volta in volta, 10 gocce di olio essenziale di rosmarino, di limone o di ginepro. L'acqua non deve essere troppo calda, onde evitare di danneggiare i capillari. E' sufficiente rimanere immersi nell'acqua per una ventina di minuti, massaggiandosi con una spugna ruvida o con un guanto da massaggio. Dopo il bagno, possiamo applicare un olio o una lozione alla quale avremo aggiunto olio essenziale di rosmarino, geranio, cipresso, ginepro, arancio o limone.

Molto utili in presenza di ritenzione idrica sono anche i cristalli, in particolare la magnesite e l'acquamarina che facilitano l'eliminazione dei liquidi: prepariamo un elisir e beviamolo regolarmente. Sono molto utili anche il diaspro verde e l'ematite in quanto aiutano a combattere i problemi relativi alla circolazione sanguigna, nonché la malachite, che rafforza il sistema circolatorio in generale, e la corniola, che agisce principalmente sulla funzionalità dell'apparato circolatorio.

Poiché sono convinta che ogni disturbo fisico abbia un'origine psicosomatica, proviamo a capire dal punto di vista dell'Anima perché soffriamo di ritenzione idrica

La ritenzione idrica si traduce in un edema o gonfiore, ovvero un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali. Sul piano emozionale, una ritenzione di liquidi sta ad indicare una ritenzione emotiva: la persona si gonfia per proteggersi. Claudia Rainville, nel suo libro "Ogni sintomo è un messaggio. La guarigione è a portata di mano", ci spiega a cosa è dovuta la ritenzione idrica, nella sezione dedicata all'edema alle gambe, essendo esso la conseguenza della ritenzione di liquidi. Ci dice che, in generale, l'edema è originato dalla sensazione di sentirsi limitati nel proprio desiderio di procedere: ad esempio perché vorremmo cambiare lavoro ma riteniamo di non avere gli strumenti necessari per farlo; oppure ci sentiamo limitati da una persona, dall'ambiente in cui viviamo o addirittura dal tempo. In particolare potremmo ritrovarci a fine giornata con le gambe gonfie perché non riusciamo a smettere di pensare a tutto quello che ci resta da fare e che è già arrivata l' ora di andare a dormire. Per capire se abbiamo un problema di questo tipo, secondo la Rainville dobbiamo porci le seguenti domande: ci sentiamo forse limitati nel nostro desiderio di libertà? Ci sentiamo limitati dal tempo e pensiamo di non poter riuscire a fare quello che desideriamo fare?

La zona colpita da questo disturbo sta ad indicarci in quale campo viene trattenuta l'emozione. Se ad essere colpite dalla ritenzione idrica sono le gambe, allora il messaggio che la persona sta ricevendo è che essa si trattiene dall'avanzare verso un qualsiasi scopo, anche se sa come procedere. 

E' importante che la persona capisca che si sta trattenendo per mancanza di fiducia nelle proprie capacità e nei propri talenti, creando così barriere e limiti. Il messaggio è, dunque, quello di mollare la presa e assumere qualche rischio in più, seguendo quello che dice il cuore. 

Quando seguiamo il nostro cuore, non sbagliamo mai.

Vi ho dato uno spunto su cui riflettere. Buona riflessione!

Commenti